Qualche indicazione la fornisce direttamente l’ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, che in occasione della Giornata internazionale del risparmio energetico ha stilato una lista di 20 consigli su come risparmiare, aiutando anche l’ambiente.
È stato inoltre potenziato il bonus sociale, quell’insieme di agevolazioni relative alle tariffe per la fornitura di energia elettrica riconosciute ai clienti domestici economicamente svantaggiati e ai clienti domestici in gravi condizioni di salute.
Vediamo quindi nei prossimi paragrafi qualche indicazione su come risparmiare sulle bollette.
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Come risparmiare sulle bollette:
Come risparmiare sulle bollette: isolamento
Per ridurre in maniera considerevole il fabbisogno energetico è importante migliorare la coibentazione della casa. Questo si può fare in diversi modi:
- installazione del cappotto termico;
- isolamento di tetto e soffitto (es. con controsoffitto);
- utilizzo di serramenti a doppi vetri;
- coibentazione dei cassonetti delle tapparelle.
Ovviamente si parla di misure che possono comportare un costo notevole, ma con i bonus per l’efficientamento energetico e il successivo impatto sulle bollette potrebbe essere un costo da prendere in considerazione. Inoltre, un maggior isolamento permetterebbe di scegliere una caldaia meno potente e quindi di ridurre i consumi su ogni aspetto.
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Come risparmiare sulle bollette: riscaldamenti
Uno degli errori più comuni che normalmente si fanno è quello di mettere ostacoli davanti ai termosifoni: tende, mobili ma anche stendibiancheria contribuiscono a ostacolare la diffusione del calore e quindi a sprecare energia. ENEA consiglia di inserire un pannello riflettente tra parete e termosifone, specie nei casi in cui il calorifero è incassato nella parete riducendone spessore e grado di isolamento. Anche un semplice foglio di carta stagnola contribuisce a ridurre le dispersioni verso l’esterno.
Un altro consiglio è quello di utilizzare valvole termostatiche, con le quali è possibile regolare il flusso dell’acqua calda nei termosifoni per non superare, negli ambienti dove sono installate, la temperatura media dell’intero appartamento.
È utile inoltre chiudere persiane e tapparelle o mettere tende pesanti alle finestre durante la notte per ridurre le dispersioni di calore verso l’esterno.
Infine sarebbe opportuno regolare la temperatura del riscaldamento, un’abitazione ha una temperatura ottimale anche a 20 gradi.
Come risparmiare sulle bollette: energia elettrica
La bolletta elettrica è tra quelle che ha visto i propri costi aumentare vertiginosamente nell’ultimo anno. Un primo consiglio per risparmiare è quello di acquistare elettrodomestici con un’elevata classe energetica. Un esempio fornito da ENEA aiuta a capire l’entità dei consumi: sostituire una lavatrice di 20 anni fa con una di classe A potrebbe far risparmiare fino al 35%, risparmio che sale al 40% con un nuovo frigorifero.
Si dovrebbe inoltre sostituire le lampadine di casa con lampadine a LED, che non solo emettono a parità di potenza una luce 5 volte superiore alle vecchie lampadine, ma hanno anche una durata maggiore. Insomma, il risparmio è sia sulla manutenzione che sui consumi. Inoltre, sarebbe opportuno non lasciare luci accese quando non servono ed evitare di accenderle durante il giorno sfruttando il più possibile la luce del sole.
Un altro consiglio per risparmiare sulla luce è quello di utilizzare ciabatte multipresa con interruttore per i nostri dispositivi. La luce di stand-by degli elettrodomestici produce un grande spreco, se utilizzassimo una ciabatta per collegare tv, lettore dvd e stereo e spegnessimo l’interruttore quando non si usa otterremmo un risparmio non indifferente in termini di energia e costi.
Fondamentale è inoltre sbrinare regolarmente frigorifero e congelatore. Occorre prestare attenzione anche alla posizione di questi elettrodomestici, poiché se si trovano vicino a un forno o in stanze calde consumano fino al 10% in più.
Come risparmiare sulle bollette: acqua calda
Un bagno caldo implica un consumo di acqua fino a 4 volte superiore a quello di una doccia. Alla vasca è quindi preferibile la doccia, risparmiando ulteriormente chiudendo l’acqua quando ci si insapona. Un altro consiglio per risparmiare acqua è quello di sostituire i rubinetti con miscelatori di nuova generazione con riduttori del flusso o con frangi-getto.
Per gli acquisiti di questi tipi di miscelatori avvenuti nel 2021 è possibile richiedere il Bonus idrico (o bonus rubinetti), un rimborso fino a 1.000 euro erogato dal Ministero della Transizione ecologica.
Sostituendo una caldaia classica con una caldaia a condensazione i costi per riscaldare l’acqua si riducono significativamente.
Come risparmiare sulle bollette: bonus sociali
I bonus sociali elettrico, gas e idrico sono una misura volta a ridurre la spesa sostenuta per la fornitura di energia elettrica, di gas naturale e idrica dai nuclei familiari in condizioni di disagio economico o fisico.
Dal 1° gennaio 2021 i bonus per disagio economico vengono riconosciuti automaticamente senza necessità di fare domanda. per essere in una condizione di disagio economico il richiedente deve alternativamente:
- appartenere ad un nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore a 8.265 euro;
- appartenere ad un nucleo familiare con almeno 4 figli a carico (famiglia numerosa) e indicatore ISEE non superiore a 20.000 euro;
- appartenere ad un nucleo familiare titolare di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza.
Il bonus elettrico per disagio fisico è invece una misura volta a ridurre la spesa sostenuta per la fornitura di energia elettrica dai nuclei familiari in cui è presente un componente che si trova in condizioni di disagio fisico. La domanda va presentata presso il Comune di residenza del titolare della fornitura elettrica (anche se diverso dal malato) utilizzando gli appositi moduli o presso un altro ente designato dal Comune (CAF, Comunità montane). Occorre in questo caso un certificato ASL che attesti:
- la situazione di grave condizione di salute;
- la necessità di utilizzare le apparecchiature elettromedicali per supporto vitale;
- il tipo di apparecchiatura utilizzata e le ore di utilizzo giornaliero;
- l’indirizzo presso il quale l’apparecchiatura è installata.
Non è richiesto ISEE in questo caso. Per ulteriori informazioni rimandiamo a questo articolo.
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