L’isopensione è una prestazione a sostegno del reddito, e non una pensione anticipata, anche se corrisponde all’importo della pensione, tranne i contributi figurativi versati dal datore di lavoro per il periodo di esodo. Previsto anche l’accreditamento dei contributi previdenziali spettanti sino alla data di maturazione dei requisiti per la pensione.
Requisiti per l’isopensione
I requisiti per beneficiare dell’isopensione sono:
- essere occupato in azienda con più di 15 dipendenti,
- essere a 7 anni dal raggiungimento dei requisiti per la pensione,
- presente un accordo sindacale aziendale in materia,
- conclusione di un ulteriore accordo con l’impresa, con cui si fornisce il consenso alla cessazione del rapporto.
La conferma dei requisiti va richiesta all’Inps, facendo domanda dell’Ecocert, l’estratto conto certificativo che illustra tutti i contributi accreditati a favore del lavoratore e gli anni dei versamenti contributivi.
Come fare per ottenere l’isopensione
Un iter specifico accompagna l’isopensione. L’azienda individua i dipendenti in esuberi e dichiara il numero ai sindacati con i quali viene siglato un accordo.
L’azienda propone la pre-adesione ai lavoratori interessati e presenta le pre-adesioni e l’accordo sindacale all’Inpsil quale invia un documento con la stima della spesa del periodo di prepensionamento.
Una volta informati sul conteggio i lavoratori decidono o meno se accettare l’isopensione. Dopo che l’azienda ha versato all’Inps gli importi previsti (in una soluzione unica o a rate) con fideiussione bancaria, l’Ente previdenziale eroga la prestazione al lavoratore
Per andare in pensione 7 anni in anticipo un’altra via può essere quella dell’assegno straordinario, un’altra prestazione, come l’isopensione, che rientra nelle procedure di esodo dei lavoratori, in particolare quelli di imprese che aderiscono ai fondi bilaterali.
Può essere ottenuto dai dipendenti che maturano i requisiti per la pensione di vecchiaia o anticipata entro 7 anni ed è pari all’importo della pensione che spetterà alla cessazione del rapporto di lavoro, compresa la quota calcolata sulla base della contribuzione mancante per il diritto alla pensione di vecchiaia. Questa prestazione può cessare nel caso in cui il lavoratore trovi un nuovo impiego in un’azienda in concorrenza con la precedente.
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