Per finanziare le prestazioni citate, il datore di lavoro è tenuto a versare i contributi trimestralmente, secondo importi fissi o legati alla retribuzione effettivamente corrisposta al dipendente.
Vediamo nel dettaglio cosa fare per assumere colf e badanti e come versare correttamente i contributi previdenziali e assicurativi.
Pagamento contributi colf e badanti: scadenze, importo, modalità
Colf e Badanti: assunzione e comunicazioni obbligatorie
Colf e badanti possono essere assunti con contratto:
- a tempo indeterminato;
- a termine;
- in somministrazione.
L’instaurazione del rapporto deve essere comunicata all’Inps entro le ore 24 del giorno precedente (anche se festivo) a quello di inizio.
La comunicazione di assunzione deve avvenire tramite:
- il portale INPS se in possesso di PIN dispositivo, credenziali SPID o CNS;
- Contact Center Inps;
- avvalendosi di professionisti o intermediari abilitati.
Lettera di assunzione
Prima dell’inizio dell’attività lavorativa il datore di lavoro deve consegnare la lettera di assunzione, in cui sono riportati:
- data di avvio del rapporto;
- livello di inquadramento e mansione;
- previsione o meno della convivenza;
- residenza del lavoratore ed eventuale domicilio se diverso, nei casi in cui sia prevista la convivenza;
- durata e distribuzione dell’orario di lavoro;
- trattamento economico;
- luogo di effettuazione della prestazione lavorativa;
- periodo di ferie annuali;
- indumenti forniti dal datore di lavoro;
- luogo in cui il lavoratore può custodire i propri effetti personali.
Documenti del lavoratore
Il neo assunto deve fornire al datore di lavoro una copia di:
- documento d’identità;
- tesserino sanitario con indicato il codice fiscale;
- documenti previdenziali e assicurativi.
Il lavoratore può consegnare anche eventuali diplomi o attestati professionali.
Colf e Badanti: Contributi INPS
Il datore di lavoro è tenuto a versare trimestralmente i contributi previdenziali all’Inps sia per la quota a suo carico che per quella trattenuta al lavoratore.
Il versamento può avvenire con:
- bollettini MAV inviati dall’Inps;
- tramite i soggetti aderenti al circuito “Reti Amiche”;
- online, tramite il Portale dei Pagamenti;
- avviso di pagamento “PagoPA”.
Le scadenze per il versamento sono:
- dal 1° al 10 aprile per il trimestre gennaio – marzo;
- dal 1° al 10 luglio per il trimestre aprile – giugno;
- dal 1° al 10 ottobre per il trimestre luglio – settembre;
- dal 1° al 10 gennaio per il trimestre ottobre – dicembre.
I contributi versati finanziano le prestazioni garantite al verificarsi degli eventi di:
- invalidità, vecchiaia e superstiti;
- indennità antitubercolare;
- assegno nucleo familiare;
- disoccupazione involontaria;
- maternità;
- infortuni sul lavoro e malattie professionali.
E’ la stessa INPS che provvede a versare all’Inail gli importi destinati all’assicurazione contro infortuni e malattie professionali.
Da ultimo, l’Istituto ha reso disponibile un apposito software per calcolare correttamente i contributi previdenziali.
Importo dei contributi
L’ammontare dei contributi per il lavoratore domestico (in ciascun trimestre) si determina moltiplicando il numero delle ore lavorate fino all’ultimo sabato del trimestre per il contributo orario. Questo è fisso se l’orario di lavoro supera le 24 ore settimanali.
In caso contrario, i contributi variano in base a quella che è la retribuzione oraria effettiva corrisposta al lavoratore, comprensiva del valore dell’eventuale vitto e alloggio oltre alla tredicesima mensilità.
E’ l’Inps stessa a pubblicare con apposita circolare gli importi di riferimento per il calcolo dei contributi. Per l’anno 2019 i valori sono riportati nella circolare n. 16 del 1° febbraio.
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