Codice fiscale: sapete esattamente a cosa serve? La guida

Redazione 01/05/15
Su Comuni.it lo potete calcolare in pochi secondi, ma sapete tutte le potenzialità e le prerogative del codice fiscale italiano? Molti lo conoscono a memoria, altri non se lo ricordano mai e se non hanno ‘dietro’ la tessera sanitaria (che lo riporta), a volte sono fregati.

Cos’è

Il codice fiscale è un codice di identificazione attribuito a ogni cittadino, a fini fiscali. Serve all’anagrafe tributaria per registrare e controllare dati rilevanti per il fisco. Esiste infatti una banca dati in cui sono registrate le informazioni relative a ogni codice fiscale e quindi a ogni singolo contribuente: tutti i cittadini italiani devono avere un codice fiscale sin dalla nascita.

Il codice, che può essere richiesto negli uffici delle imposte dirette, è dato alle società e ai singoli cittadini. Per le imprese è un codice numerico che spesso coincide con la partita Iva, per le persone è composto da 16 numeri e lettere.

A cosa serve

Dobbiamo indicare il nostro codice fiscale su diversi atti: apertura di un conto corrente, riscossione di un pagamento, compravendita di immobili o di un auto, atti di accertamento, riscossione, rimborso delle tasse.

Cosa indicano le 16 cifre

Le prime sei lettere sono le consonanti del cognome e del nome, poi ci sono le due cifre dell’anno di nascita, una lettera che corrisponde al mese di nascita, due per il giorno di nascita, quello reale per gli uomini, mentre per le donne è quello reale sommato a 40. L’ultima parte del codice fiscale è composto da una lettera seguita da tre numeri che identifica il comune di nascita (F205 è Milano, H294 è Rimini) e una lettera finale scelta in base a un codice matematico, che serve a distinguere nel caso in cui ci siano due codici uguali.

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