Codice CIN affitti brevi: piattaforma attiva dal 3 giugno. Il decreto

Si parte con la Puglia

Redazione 10/06/24
Allegati

Pubblicato il Decreto del 6 giugno 2024, con le istruzioni applicative per l’interoperabilità dei Codici Identificativi Nazionali CIN affitti brevi.

Vengono individuate le modalità per l’individuazione delle modalità di interoperabilità tra la banca dati nazionale delle strutture ricettive (BDSR) e degli immobili destinati a locazione breve o per finalità turistiche e le banche dati regionali e delle Province autonome delle strutture ricettive e degli immobili destinati a locazione breve o per finalità turistiche. 


Questo decreto, emanato dal Ministero del Turismo, mira a creare un sistema integrato tra la banca dati nazionale e le banche dati regionali delle strutture ricettive e degli immobili destinati a locazione breve.

Mediante la piattaforma BDSR è possibile richiedere il Codice identificativo nazionale (CIN), da utilizzare per la pubblicazione degli annunci e l’esposizione all’esterno delle strutture ricettive e degli immobili in locazione breve o turistica.

Ecco le prime istruzioni.

Indice

Il decreto 6 giugno sul codice CIN affitti brevi

Il decreto 6 giugno 2024, pubblicato sul sito del Ministero del turismo, stabilisce le modalità di interoperabilità tra la banca dati nazionale (BDSR) e le banche dati regionali e delle Province autonome, permettendo una gestione centralizzata e coordinata delle informazioni.

E’ prevista una fase sperimentale e una di messa a regime del tutto, con piattaforma online attiva dallo scorso 3 giugno in Puglia.

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Decreto CIN affitti brevi – piattaforma BDSR 555 KB

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Fase 1 – Pilota:
– Popolamento iniziale della BDSR: la piattaforma online)
– Sperimentazione dell’interoperabilità con le Regioni e le Province autonome.
– Trasmissione dei dati tramite file CSV standardizzati.

Fase 2 – Messa in Esercizio:
– Pubblicazione dell’Avviso ufficiale per l’entrata in funzione della BDSR.
– I titolari delle strutture e gli affittuari devono completare i dati mancanti per ottenere il CIN.

I proprietari di case che vogliono affittare i loro immobili per brevi periodi dovranno adeguarsi a queste nuove disposizioni.

Leggi anche > Cedolare secca sugli affitti brevi: regole fiscali e vantaggi

Cos’è il codice identificativo CIN affitti brevi

Il CIN per gli affitti brevi è un codice alfanumerico che identifica univocamente ogni struttura ricettiva o immobile destinato a locazione breve. Questo codice è fondamentale per garantire la trasparenza e la regolamentazione del settore.

Il formato del CIN è specifico e standardizzato, e le Regioni e le Province autonome devono adeguarsi a questo formato.

La legge n 191 di conversione del DL n 145/2023, collegato alla legge di bilancio 2024, aveva previsto queste novità sul codice CIN per affitti brevi e locazioni turistiche.

In sostanza, è stato introdotto un codice identificativo nazionale (CIN) per:

– locazioni turistiche,
– locazioni brevi,
– attività turistico ricettive.

Il CIN deve essere assegnato, tramite apposita procedura automatizzata, dal ministero del Turismo, alle unità immobiliari ad uso abitativo oggetto di locazione per finalità turistiche, a quelle destinate alle locazioni brevi, oltre che alle strutture turistico-ricettive alberghiere ed extralberghiere.
Al ministero è affidata anche la gestione della relativa banca dati nazionale.

Piattaforma BDSR online al via

In merito alle nuove regole sugli affitti brevi, dallo scorso 3 giugno è entrata in vigore in via sperimentale, in Puglia, la BDSR: la piattaforma digitale realizzata dal Ministero del Turismo in collaborazione con le Regioni e le Province Autonome, mediante cui è possibile richiedere il Codice identificativo nazionale (CIN), da utilizzare per:

– pubblicare gli annunci di affitti brevi;
– esporlo all’esterno delle strutture ricettive e degli immobili in locazione breve o turistica.

La Banca Dati Nazionale delle Strutture Ricettive e degli Immobili Destinati a Locazione Breve (BDSR) è un sistema centralizzato progettato per gestire le informazioni relative alle strutture ricettive e agli immobili affittati per brevi periodi in Italia.

Chi deve richiedere il CIN affitti brevi deve entrare nella piattaforma online.

Come funziona la piattaforma BDSR affitti brevi

La BDSR è consultabile da diverse parti interessate: sia i cittadini sia le autorità regionali e provinciali che devono effettuare verifiche sugli immobili utilizzati per affitti brevi. E soprattutto, è utilizzabile per richiedere o gestire il CIN affitti brevi.

L’accesso alla piattaforma della Banca Dati Nazionale delle Strutture Ricettive e degli Immobili Destinati a Locazione Breve (BDSR) è un processo strutturato per garantire la sicurezza e l’autenticità delle informazioni inserite. Ecco i passaggi principali per effettuare l’accesso:

1. Identificazione SPID
Per accedere alla BDSR, è necessario utilizzare lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale). Lo SPID è un sistema di autenticazione che consente ai cittadini italiani di accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione con un’unica identità digitale.

2. Accesso alla Piattaforma BDSR

Accedere al sito ufficiale della BDSR, accessibile dal portale del Ministero del Turismo;
Selezionare l’Opzione di Accesso: cliccare sull’opzione per l’accesso tramite SPID;
Autenticazione: si viene reindirizzati alla pagina di login SPID del tuo provider. Inserire le credenziali SPID (nome utente e password) e conferma l’autenticazione attraverso il metodo previsto (es. codice OTP sul cellulare);
Accesso al Sistema: dopo aver effettuato con successo l’autenticazione, si verrà reindirizzati alla piattaforma BDSR.

3. Inserimento e Gestione dei Dati

Inserimento dei Dati:
Profilo Utente: Una volta autenticato, completare il profilo utente se richiesto. Questo potrebbe includere informazioni di contatto e dettagli personali.
Gestione delle Strutture: Accedere alla sezione per la gestione delle strutture ricettive o degli immobili in locazione breve.


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