L’adeguamento è figlio del Decreto del 27 settembre 2022 numero 78065 del Ministero dell’Economia e delle finanze – Dipartimento del Tesoro che ha indicato i tassi effettivi globali medi (TEGM) praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari, rilevati dalla Banca d’Italia ed in vigore appunto per il quarto trimestre 2022.
Analizziamo la novità in dettaglio.
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Cessione quinto pensione: la norma
La Legge 7 marzo 1996 numero 108, recante disposizioni in materia di usura, prevede all’articolo 2, comma 1, che “il Ministro del Tesoro, sentiti la Banca d’Italia e l’Ufficio italiano dei cambi, rileva trimestralmente il tasso effettivo globale medio, comprensivo di commissioni, di remunerazioni a qualsiasi titolo e spese, escluse quelle per imposte e tasse, riferito ad anno degli interessi praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari iscritti negli elenchi tenuti dall’Ufficio italiano dei cambi e dalla Banca d’Italia” nel corso del “trimestre precedente per operazioni della stessa natura”.
I valori medi derivanti da tale rilevazione, prosegue la norma, corretti in ragione delle eventuali variazioni del tasso ufficiale di sconto “successive al trimestre di riferimento, sono pubblicati senza ritardo nella Gazzetta Ufficiale”.
Cessione quinto pensione: il Decreto
Il Decreto del 27 settembre 2022 numero 78065 del Ministero dell’Economia e delle finanze – Dipartimento del Tesoro, vista la rilevazione dei valori medi dei tassi effettivi globali, segnalati dalle banche e dagli intermediari finanziari, con riferimento al periodo 1° aprile 2022 – 30 giugno 2022, ha fissato per il quarto trimestre dell’anno corrente i nuovi “tassi soglia”.
Tali si intendono i tassi oltre i quali gli interessi sono considerati sempre usurari, a norma dell’articolo 644, comma 3, del Codice penale.
Cessione quinto pensione: Codice Penale
Ai sensi dell’articolo 2, comma 4, della Legge numero 108/1996 il limite oltre il quale si applicano le disposizioni del Codice penale (articolo 644, comma 3) è stabilito nel tasso medio risultante dall’ultima rilevazione pubblicata in Gazzetta Ufficiale, aumentato di un quarto, cui si aggiunge un margine di ulteriori quattro punti percentuali.
In ogni caso, la differenza tra il limite ed il tasso medio non può essere superiore a otto punti percentuali.
La pena prevista dall’articolo 644 comporta la reclusione da due a dieci anni e la multa da 5 mila a 30 mila euro. Viene altresì contemplato un aumento delle pene stesse da un terzo alla metà, in presenza di determinate casistiche, ad esempio coloro che agiscono nell’esercizio di un’attività professionale, bancaria o di intermediazione finanziaria mobiliare.
Cessione quinto pensione: tassi soglia usura
Come reso noto dall’Inps nel Messaggio dello scorso 30 settembre, tenuto conto dei tassi medi comunicati dal Mef e rilevati dalla Banca d’Italia, per i prestiti da estinguersi dietro cessione del quinto dello stipendio e della pensione, il valore dei tassi soglia usura per il periodo 1° ottobre 2022 – 31 dicembre 2022 è pari a:
Importi | Tassi medi | Tassi soglia usura |
Fino a 15.000 euro | 11,42 | 18,2750 |
Oltre i 15.000 euro | 7,57 | 13,4625 |
Cessione quinto pensione: tassi per i prestiti convenzionati
Il Messaggio Inps fornisce anche i tassi soglia TAEG da applicare per i prestiti estinguibili con cessione del quinto della pensione, concessi da banche ed intermediari finanziari in regime di convenzionamento con l’Istituto:
Importo del prestito | ||
Età (*) (**) | Fino a 15.000 euro | Oltre 15.000 euro |
Fino a 59 anni | 8,49 | 6,45 |
60 – 64 | 9,29 | 7,25 |
65 – 69 | 10,09 | 8,05 |
70 – 74 | 10,79 | 8,75 |
75 – 79 | 11,59 | 9,55 |
Maggiore di 79 anni | 18,27 | 13,46 |
(*) Ciascuna fascia comprende il compleanno dell’età minima. (**) L’età di riferimento deve intendersi come quella maturata al termine del piano di ammortamento. |
La procedura Inps per la gestione dei prestiti denominata “Quote Quinto”, effettua un controllo bloccante sui nuovi tassi applicati. Tale funzionalità, ricorda il Messaggio numero 3571, “inibisce, pertanto, la notifica telematica, da parte delle banche / intermediari finanziari, dei piani di cessione del quinto della pensione qualora i tassi applicati risultino superiori a quelli convenzionali”.
Per quanto riguarda, da ultimo, la classe di età superiore a 79 anni, i tassi soglia coincidono, conclude l’Inps, con “i tassi soglia usura di cui al decreto sopra citato”. Il riferimento è al Decreto numero 78065 del Ministro dell’Economia e delle finanze, che ha previsto appunto, per i prestiti da estinguersi dietro cessione del quinto dello stipendio e della pensione, l’applicazione per il periodo 1° ottobre 2022 – 31 dicembre 2022 dei tassi soglia usura pari, rispettivamente al:
– 18,2750 per le classi di importo fino a 15 mila euro;
– 13,4625 per le classi di importo oltre i 15 mila euro.
Scarica il Messaggio INPS numero 3571 in pdf
Cos’è la cessione del quinto della pensione
La cessione del quinto della pensione si sostanzia in un prestito che il pensionato ottiene da banche o intermediari finanziari, rimborsabile grazie ad un addebito automatico che l’Inps effettua mensilmente sul cedolino della pensione.
La somma trattenuta non può, in ogni caso, superiore un quinto dell’importo mensile della pensione stessa.
Cessione quinto pensione: chi può richiederla
Qualsiasi titolare di un trattamento pensionistico può ricorrere alla cessione del quinto, eccezion fatta per quanti percepiscono:
- Assegni e pensioni sociali;
- Invalidità civili;
- Assegni mensili per l’assistenza ai pensionati per inabilità;
- Assegni di sostegno al reddito (codici VOCRED, VOCOOP, VOESO, CRED27, COOP28);
- Assegni al nucleo familiare;
- Pensioni con contitolarità, relativamente alla quota – parte non riguardante il soggetto richiedente la cessione;
- Prestazioni di esodo ai sensi dell’articolo 4, commi 1 – 7 ter della Legge 28 giugno 2012 numero 92;
- APE Sociale.
Cessione quinto pensione: come si accede
Comunicazione INPS di cedibilità della pensione
Il pensionato che intende ricorrere ad un prestito con cessione del quinto della pensione è innanzitutto tenuto a richiedere personalmente, presso una sede territoriale INPS, la “comunicazione di cedibilità della pensione”. Il documento, da consegnare alla banca – società finanziaria con cui sarà siglato il contratto di finanziamento, riporta l’importo massimo della rata mensile da trattenere all’interessato. Per le sole realtà convenzionate con l’INPS, è la finanziaria stessa ad elaborare direttamente la comunicazione di cedibilità, grazie ad un collegamento diretto con l’Istituto. In queste ipotesi, i tassi applicati nel prestito saranno quelli stabiliti in convenzione.
Stipula del contratto
Una volta trasmessa all’ente creditore la comunicazione di cedibilità, non resta che completare le attività riguardanti la stipula del contratto di finanziamento. Quest’ultimo, in particolare:
- Non può avere durata superiore a dieci anni;
- Dev’essere obbligatoriamente coperto, a livello assicurativo, contro il rischio di premorienza del debitore.
Notifica all’INPS e inizio delle trattenute
Il contratto siglato tra pensionato e banca – società finanziaria è notificato all’INPS, la quale provvede a versare la quota mensile al creditore, trattenendola direttamente dalla pensione. Prima di definire il piano di ammortamento del prestito, in considerazione della durata e dell’ammontare delle rate, l’INPS, a tutela della posizione del pensionato, verifica che:
- Il soggetto creditore possieda tutti i requisiti richiesti dalla legge;
- Il tasso applicato al prestito non sia superiore al tasso soglia anti – usura (per gli intermediari finanziari accreditati) o al tasso convenzionale stabilito per fascia di età (per gli intermediari finanziari convenzionati);
- La rata prevista nel contratto non ecceda un quinto dell’importo cedibile della pensione;
- Nel contratto siano indicate tutte le spese di istruttoria, estinzione anticipata, premio assicurativo per premorienza, oltre naturalmente a commissioni ed interessi.
Quanto si può cedere della pensione?
Il principio generale è quello per cui la trattenuta non può superare il quinto della pensione. Di conseguenza, la somma ceduta dipende dall’importo della pensione stessa. La quota cedibile si calcola al netto delle trattenute fiscali e previdenziali, nei limiti comunque del trattamento minimo stabilito annualmente, per legge, nei confronti dell’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO). Nei confronti dei soggetti titolari di più pensioni, a carico della medesima gestione pensionistica, il calcolo del quinto si effettua sull’insieme delle pensioni percepite.
Cessione quinto pensione: chi può concedere prestiti ai pensionati
Banche e società finanziarie che si occupano di concedere prestiti con cessione del quinto della pensione, devono innanzitutto accreditarsi presso l’INPS (l’obbligo si estende anche alle società di cartolarizzazione, la cui attività è quella di acquisire crediti relativi a finanziamenti già in corso). L’accreditamento deve in ogni caso avvenire prima della stipula dei contratti di finanziamento. Un passo ulteriore rispetto all’accreditamento è la convenzione con l’INPS, introdotta con l’obiettivo di permettere ai pensionati di accedere a prestiti con tassi di interessi contenuti e migliori rispetto a quelli di mercato.
Cessione quinto pensione: servizio telematico INPS
Collegandosi al portale “inps.it – Prestazioni e Servizi – Prestazioni – La cessione del quinto della pensione” è possibile accedere ad una serie di servizi, a beneficio di pensionati, banche ed intermediari finanziari. Nello specifico:
- Per i pensionati, il servizio “Cessione Quinto Pensioni – Servizi informativi” che permette di consultare i servizi informativi sulla cessione del quinto della pensione;
- Sempre per i pensionati, la procedura, utilizzabile con dispositivi mobili, per calcolare la quota massima cedibile della propria pensione;
- Per banche ed intermediari finanziari, la procedura che permette di visualizzare e gestire i servizi di cessione del quinto della pensione.
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