Per questo motivo, e nonostante la proroga per la trasmissione telematica delle CU prevista dal nuovo Decreto Sostegno in arrivo e annunciata dal MEF tramite comunicato stampa, a partire dal 16 marzo l’Istituto ha reso disponibile ai contribuenti la Certificazione Unica 2021, e ha descritto nella Circolare n. 44 del 15 marzo 2021 le modalità attraverso le quali gli utenti possono ottenerla.
Vediamo quindi quali sono queste modalità nel dettaglio, con le istruzioni per l’ottenimento della Certificazione Unica anche per soggetti non titolari e cosa fare in caso di errori.
Certificazione unica 2021 disponibile sul sito Inps: come consultarla
Certificazione Unica 2021: come ottenerla in via telematica
Il canale principale attraverso il quale poter scaricare la Certificazione Unica 2021 è sicuramente attraverso l’apposito servizio online presente all’interno del portale telematico dell’INPS, partendo dalla scheda “Prestazioni e servizi”> “Servizi”> “Certificazione unica 2021 (Cittadino)”. In alternativa si può accedere anche all’Area Riservata MyINPS.
L’accesso al servizio è possibile attraverso diverse modalità di autenticazione:
- PIN e codice fiscale (per i possessori di PIN, che non viene rilasciato a nuovi utenti dal 1° ottobre 2020);
- SPID di secondo livello o superiore;
- Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
- Carta di Identità Elettronica (CIE) 3.0.
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In alternativa è possibile, sempre in via telematica, accedere alla Certificazione Unica dal proprio smartphone scaricando l’app INPS mobile, disponibile gratuitamente sia per Android che per iOS.
Certificazione Unica 2021: rilascio cartaceo
La Certificazione Unica può essere ottenuta tramite rilascio cartaceo presso la Struttura Inps territorialmente competente. Tuttavia, per ragioni legate al contenimento dei contagi da Covid-19, l’accesso a queste strutture è possibile solamente previa prenotazione.
Per la prenotazione è possibile procedere attraverso diversi canali, in particolare:
- tramite il portale telematico INPS;
- tramite app INPS mobile;
- attraverso il Contact Center dell’Istituto (803 164 da telefono fisso e 06 164 164 da cellulare).
Certificazione Unica 2021: invio per posta
La Circolare numero 44 specifica che è possibile ricevere la Certificazione Unica anche presso il proprio domicilio attraverso spedizione postale. In questo caso il titolare può contattare l’Istituto:
- attraverso il Contact Center;
- tramite apposito numero verde 800 434320;
I soggetti non titolari, delegati o eredi del titolare, possono richiedere l’invio per posta attraverso l’indirizzo di posta elettronica dedicato, richiestacertificazioneunica@inps.it.
Anche i pensionati residenti all’estero possono richiedere l’invio per posta, telefonando al numero 0039-06 164164.
Certificazione Unica 2021: Posta Elettronica Certificata e ordinaria
Chi possiede un indirizzo di Posta Elettronica Certificata può richiedere la Certificazione Unica all’indirizzo PEC richiestacertificazioneunica@postacert.inps.gov.it, allegando alla richiesta anche un documento di identità valido.
Per quanto riguarda la posta elettronica ordinaria invece, può essere richiesta dai titolari di pensione attraverso l’Area Riservata MyINPS.
Certificazione Unica 2021: “Sportello mobile”
Alcune particolari categorie di contribuenti, impossibilitate a richiedere la certificazione tramite canali fisici o telematici, possono usufruire del cosiddetto “Sportello mobile“.
L’iniziativa, attivata appunto solo per alcune categorie di soggetti come ultrasettantacinquenni con indennità di accompagnamento, di comunicazione, indennità speciale – Categoria: Ciechi civili, permette a questi contribuenti di contattare lo sportello territoriale di riferimento tramite i canali a loro dedicati.
Certificazione Unica 2021: Patronati, CAF, professionisti
Come sempre, per l’ottenimento della Certificazione Unica è possibile rivolgersi anche agli Istituti di Patronato, ai Centri di assistenza fiscale (CAF) o ai professionisti in possesso di certificato Entratel.
Presso questi intermediari la CU può essere richiesta anche da soggetti non titolari, presentando contestualmente la delega.
Certificazione Unica 2021: Comuni e PA abilitate
Alcuni Comuni e pubbliche Amministrazioni italiane hanno sottoscritto un protocollo con l’Inps per attivare uno sportello clienti all’interno dei propri uffici. In questo caso la procedura per l’ottenimento è la stessa di quella svolta da un intermediario.
Certificazione Unica 2021: soggetti non titolari
Come visto nei paragrafi precedenti, la CU può essere richiesta anche da soggetti non titolari, tramite intermediari o posta elettronica. Un soggetto terzo può richiedere la CU di un contribuente:
- se delegato da quest’ultimo;
- se erede del titolare.
Nel primo caso, il soggetto terzo dovrà presentare una delega scritta dal titolare e un documento di identità valido, nel secondo caso l’erede deve presentare una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, ai sensi dell’articolo 47 del D.P.R. n. 445/2000, con la quale si attesti la propria qualità di erede, insieme alla fotocopia del proprio documento di riconoscimento in corso di validità.
Certificazione Unica 2021: cosa fare in caso di errori
Nel caso in cui il contribuente rilevi errori o informazioni non corrette all’interno della Certificazione Unica, allora occorre comunicare la presenza di questi errori al sostituto d’imposta che provvederà a correggere i dati in questione. Le strutture territoriali competenti, a partire dal 29 marzo 2021 provvederanno a rettificare la CU.
La notifica dell’avvenuta rettifica sarà comunicata all’utente:
- tramite posta;
- tramite PEC;
- tramite notifica inviata al “Cassetto fiscale” del contribuente presente nel portale telematico.
Certificazione Unica 2021: la proroga del Decreto “Sostegno”
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha comunicato, nel comunicato stampa n. 49 del 13 marzo scorso, il differimento del termine per la trasmissione telematica e per la consegna della Certificazione Unica 2021, che passa dal 16 al 31 marzo 2021.
La stessa proroga sarà prevista anche per l’invio da parte degli enti esterni (banche, assicurazioni, enti previdenziali, amministratori di condominio, università, asili nido, veterinari, ecc.) all’Amministrazione finanziaria dei dati utili per la predisposizione della dichiarazione precompilata.
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