Il Messaggio Inps del 9 maggio 2024 numero 1772 ha fornito le indicazioni relative al certificato di pensione 2024, disponibile ai pensionati scaricando il modello ObisM.
Il certificato ha l’obiettivo di riepilogare le caratteristiche principali delle pensioni in pagamento, compresi gli effetti delle principali novità normative, tra cui la rivalutazione annuale degli importi.
Ecco in breve cos’è il certificato di pensione, quando serve, come scaricarlo online con l’utilizzo del modello ObisM.
Leggi anche > Pensioni 2024: le nuove regole su vecchiaia, Quota 103, Opzione Donna e Ape
Indice
Chi può richiedere il certificato di pensione 2024
Il certificato di pensione per l’anno corrente è a disposizione dei pensionati di tutte le gestioni, inclusa la gestione ex INPGI 1 che, ricordiamolo, è confluita nell’Inps con effetto dal 1° luglio 2022, a norma dell’articolo 1, comma 103, Legge 30 dicembre 2021 numero 234 (Manovra 2022).
Categorie escluse
Il modello ObisM non è disponibile per le prestazioni di accompagnamento a pensione (si pensi ad esempio all’APE sociale) posto che, non avendo natura prettamente pensionistica, non vengono annualmente rivalutate e continuano ad essere corrisposte nella stessa misura per tutta la loro durata.
Ecco di seguito l’elenco delle prestazioni interessate dall’esclusione:
- 027-VOCRED;
- 028-VOCOOP;
- 029-VOESO;
- 143-APESOCIAL;
- 127-CRED27;
- 128-COOP28;
- 129-VESO29;
- 198-VESO33;
- 199-VESO92;
- 200-ESPA.
Un’eccezione alla regola generale è rappresentata dall’indennizzo commercianti, corrisposto annualmente in misura pari al trattamento minimo e, di conseguenza, rivalutato.
Per i soggetti titolari sia di prestazioni previdenziali / assistenziali che di accompagnamento alla pensione, l’ObisM “contiene le sole informazioni relative alla prestazione previdenziale e/o assistenziale”.
Il certificato e la rivalutazione delle pensioni
La copia del certificato di pensione, essendo pubblicata annualmente, tiene conto della rivalutazione delle pensioni e delle prestazioni assistenziali.
Con riguardo all’anno corrente, l’indice di rivalutazione applicato è pari, in via previsionale, al 5,4%.
Le altre novità 2024
Oltre alla rivalutazione delle pensioni, l’ObisM 2024 è stato implementato per ospitare le seguenti novità:
- Incremento delle pensioni di importo pari o inferiore al trattamento minimo, corrispondente, per l’anno corrente, al 2,7%, senza distinzione di età del percipiente, diretto ai titolari di un trattamento pensionistico lordo complessivo in pagamento di importo inferiore o pari alla pensione minima per ciascuna delle mensilità fino a dicembre 2024, compresa la tredicesima;
- Pensione anticipata flessibile (a norma della Legge 29 dicembre 2022 numero 197) riconosciuta, in via sperimentale per l’anno 2023 al raggiungimento di un’età anagrafica di 62 anni ed un’anzianità contributiva di almeno 41 anni, con perfezionamento dei requisiti entro il 31 dicembre 2023;
- Applicazione del nuovo sistema di calcolo per scaglioni e aliquote ai fini Irpef, di cui al Decreto legislativo 30 dicembre 2022 numero 216.
Leggi anche > Nuova Irpef Pensioni 2024: al via da Marzo. Importi e simulazioni
Nel certificato di pensione sono riportati innanzitutto i dati anagrafici del pensionato, la sede Inps di gestione, oltre alla categoria e al numero identificativo del modello.
Il documento riepiloga poi quelle che sono le caratteristiche principali della pensione in pagamento, come:
- L’aumento calcolato ad inizio anno (perequazione automatica);
- Gli importi mensili lordi delle rate di gennaio e l’eventuale tredicesima;
- Eventuali ulteriori due mensilità, se si verificano delle variazioni nelle condizioni che determinano gli importi (per esempio trattamenti di famiglia e addizionali che cessano);
- Gli importi mensili netti;
- Le ritenute erariali e le eventuali addizionali regionali e comunali;
- Le eventuali detrazioni di imposta applicate;
- Le eventuali quote associative;
- La trattenuta per incumulabilità con l’attività lavorativa.
Come scaricare l’ObisM?
Il certificato di pensione è disponibile online collegandosi al portale inps.it e, successivamente, alla piattaforma “Fascicolo previdenziale del cittadino” accessibile con le seguenti credenziali:
- SPID di secondo livello (Sistema Pubblico di Identità Digitale);
- CIE 3.0 (Carta di Identità Elettronica);
- CNS (Carta Nazionale dei Servizi);
- PIN dispositivo rilasciato dall’Inps solo per i residenti all’estero non in possesso di un documento di riconoscimento italiano e, pertanto, impossibilitati a richiedere le credenziali SPID;
- eIDAS (electronic IDentification Authentication and Signature).
La stessa piattaforma è raggiungibile collegandosi sempre al sito “inps.it – Pensione e Previdenza – Il certificato di pensione (modello ObisM)” in possesso delle credenziali citate.
Una volta effettuato l’accesso compare nella pagina iniziale il seguente messaggio: “Per visualizzare e scaricare la Certificazione Unica / ObisM (Certificato di pensione) è sufficiente cliccare sulla voce Modelli presente nel menù a sinistra”.
In effetti, una volta selezionata la voce “Modelli”, si apre il menù a tendina con le seguenti opzioni:
- Certificazione Unica;
- Certificato pensione Obis M.
Cliccando sulla seconda voce l’utente può a questo prelevare il modello, selezionandone l’anno di riferimento dal 2019 al 2024 (compreso).
Dal 2021 disponibile il certificato dinamico
L’ObisM è disponibile a partire dal 2021 in modalità dinamica e viene pertanto aggiornato in funzione della data in cui l’interessato avanza la richiesta. Di conseguenza, è possibile ottenere il modello anche per le prestazioni liquidate in corso d’anno.
L’Inps mette altresì a disposizione una versione storica, riguardante i certificati emessi negli ultimi 5 anni.
Foto copertina: istock/Ton Photograph