Cassa integrazione straordinaria e mobilità in deroga, aree di crisi: 12 mesi di proroga

Redazione 21/06/24
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Lo scorso 20 giugno l’Inps ha pubblicato Messaggio n. 2304 che introduce aggiornamenti sulle misure di sostegno per i lavoratori delle aree di crisi industriale complessa: in sintesi proroga le misure di sostegno per i lavoratori delle aree di crisi industriale complessa, focalizzandosi sugli strumenti di integrazione salariale come cassa integrazione straordinaria e mobilità in deroga.

Indice

Il messaggio Inps sulla cassa integrazione straordinaria 2024

Il messaggio dell’Inps si rivolge in sostanza ai beneficiari delle misure di integrazione salariale, come la cassa integrazione straordinaria e mobilità in deroga. Queste misure sono destinate a sostenere i lavoratori delle aree di crisi industriale complessa, aiutandoli a superare periodi di difficoltà economica e facilitando il loro reinserimento nel mercato del lavoro.

Proroga di 11 mesi dei sussidi di integrazione salariale 2024

Sulla base della legge n. 213 del 2023, sono prorogati per il 2024 i trattamenti di integrazione salariale straordinaria (cassa integrazione straordinaria) e di mobilità in deroga previsti dal decreto legislativo n. 148 del 2015 e dal decreto-legge n. 119 del 2018. Questa proroga consente ai lavoratori di beneficiare di ulteriori 12 mesi di mobilità in deroga e integrazione salariale, a condizione che partecipino a misure di politica attiva definite in piani regionali.

L’integrazione salariale straordinaria – cassa integrazione

L’integrazione salariale straordinaria è una misura di supporto economico destinata ai lavoratori dipendenti che si trovano temporaneamente senza lavoro a causa di crisi aziendali, riorganizzazioni o altre difficoltà economiche. Questa misura è particolarmente rilevante per le aree di crisi industriale complessa, dove interi settori possono essere colpiti da cali di produzione e chiusure.

Il comma 170 dell’articolo 1 della legge 30 dicembre 2023, n. 213, ha stanziato 70 milioni di euro per il 2024 per sostenere queste misure.

Questi fondi, provenienti dal Fondo sociale per occupazione e formazione, sono destinati a completare i piani di recupero occupazionale e a finanziare ulteriori 12 mesi di integrazione salariale straordinaria per i lavoratori già beneficiari di questa misura.

La mobilità in deroga

La mobilità in deroga è un’altra misura di sostegno, pensata per i lavoratori che perdono il lavoro in contesti di crisi economica e che non possono beneficiare della mobilità ordinaria.

Prevede un’indennità economica per un periodo massimo di 12 mesi, durante il quale i lavoratori devono partecipare a misure di politica attiva del lavoro, come la formazione e la riqualificazione professionale, definite in appositi piani regionali.

Grazie alla proroga introdotta dalla legge n. 213 del 2023, anche i trattamenti di mobilità in deroga sono stati estesi per il 2024. Questo significa che i lavoratori che avevano già ricevuto un periodo di mobilità in deroga potranno beneficiare di ulteriori 12 mesi di sostegno, a condizione che mantengano la continuità nella partecipazione alle politiche attive.

Risorse stanziate per la proroga

Il comma 170 dell’articolo 1 della legge n. 213 del 2023 ha stanziato 70 milioni di euro per l’anno 2024. Queste risorse sono allocate al Fondo sociale per occupazione e formazione, come specificato nel decreto-legge del 29 novembre 2008, n. 185. I fondi sono destinati al completamento dei piani di recupero occupazionale e possono essere utilizzati dalle Regioni anche in aggiunta ai residui dei finanziamenti precedenti.

Le risorse stanziate sono state distribuite tra le Regioni interessate in base alle richieste di fabbisogno comunicate al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Il decreto n. 886 dell’11 aprile 2024 ha specificato la ripartizione dei 70 milioni di euro come segue:


Abruzzo: € 1.427.763,72
Campania: € 7.018.729,40
Lazio: € 13.794.810,36
Molise: € 5.639.666,70
Piemonte: € 3.569.409,31
Puglia: € 3.569.409,31
Sardegna: € 9.637.405,13
Sicilia: € 3.212.468,38
Toscana: € 22.130.337,69

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