Ape social per il caregiver lavoratore autonomo
Tra le categorie che possono avere accesso all’Ape social ci sono anche i caregiver che però devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
- maturare il diritto alla pensione di vecchiaia (pari a 66 anni e 7 mesi nel 2018, 67 anni dal 2019) entro 3 anni e 7 mesi;
- essere iscritti presso una gestione Inps (fondo pensione lavoratori dipendenti, gestione artigiani, commercianti, ex Inpdap, ex Enpals, gestione Separata…);
- possedere almeno 30 anni di contributi non coincidenti, anche cumulabili presso casse differenti (ad esclusione delle casse dei liberi professionisti);
- assistere, almeno da 6 mesi alla data di presentazione della domanda, un familiare convivente entro il secondo grado, portatore di handicap in situazione di gravità.
- per le donne è possibile ottenere uno sconto contributivo pari a 1 anno per ogni figlio, fino ad un massimo di 2, e quindi ottenere l’Ape sociale con 28 anni di contributi.
Ricordiamo che l’Ape social è una misura di anticipo pensionistico che viene erogata nel periodo tra l’uscita dal lavoro e la maturazione dei requisiti per la pensione di vecchiaia. L’assegno è pari alla futura pensione, ma non può superare 1.500 euro mensili.
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Agevolazioni fiscali per il caregiver lavoratore autonomo
Se il caregiver è lavoratore autonomo può accedere ad alcune agevolazioni fiscali nel caso in cui il familiare assistito sia fiscalmente a suo carico:
- detrazione per chi ha figli disabili a carico: per il figlio minore di 3 anni, è pari a 1.620, se di età pari o superiore a 3 anni, è di 1.350 euro;
- deduzione delle spese mediche generiche come l’acquisto di medicinali e di assistenza specifica sostenute per i disabili come l’assistenza infermieristica e riabilitativa, l’assistenza di base, ecc;
- detrazione del 19% dall’Irpef sulle spese mediche specialistiche sostenute per il disabile, sull’acquisto di mezzi d’ausilio alla deambulazione, sull’acquisto di poltrone per inabili e minorati, di apparecchi correttivi e di ulteriori ausili specifici;
- detrazione dei costi per l’abbattimento delle barriere architettoniche pari al 36% per ristrutturazione edilizia;
- detrazione pari al 19% delle spese per l’assistenza, sino ad un massimo di 100 euro l’anno, se il reddito del contribuente non supera 40mila euro.
Sull’argomento segnaliamo
La nuova figura del caregiver familiare: come si evolve l’assistenza familiare
Questo nuovissimo ebook affronta la nuova figura del caregiver che si inserisce nel più ampio quadro dell’assistenza familiare, nel tentativo di rispondere al meglio alle esigenze del singolo individuo, personalizzando l’aiuto e il sostegno necessari.Il testo intende chiarire i rapporti tra questa figura e gli altri istituti di assistenza già presenti, prima fra tutti l’amministrazione di sostegno, esaminando i diversi disegni di legge oggi in discussione.L’utilità pratica per il professionista consiste nell’aiuto a identificare le competenze e le attività che possono essere affidate al caregiver, con probabile erosione dei compiti dell’amministratore di sostegno, figura spesso rivestita dall’Avvocato, in forza di nomina giurisdizionale.
Monia Dottorini | 2018 Maggioli Editore
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