I CAAF segnalano il grave disappunto dei contribuenti che, oltre a dover fare non poco piacevoli conti con la rivalutazione del 5% delle rendite catastali, si vedono anche vittime delle incertezze della burocrazia.
D’altra parte, la grande importanza che il Governo attribuisce al gettito derivante dall’Imu, in questa fase di grave crisi economica e con notizie non del tutto positive sulle entrate fiscali (3,44 miliardi in meno rispetto a quanto stimato nel Documento di economia e finanza del 18 aprile 2012), è sottolineata anche dal fatto che la data per il versamento della prima rata dell’Imu è rimasta saldamente ancorata al 18 giugno 2012. Questo mentre, invece, Palazzo Chigi ha dato il via libera alla proroga dei versamenti delle altre tasse fino al 9 luglio (attraverso il Modello Unico 2012).
Dall’Imu il Governo si aspetta un gettito fiscale pari a 21 miliardi di euro, 9 in più di quanti ricavati dall’ultima Ici applicata anche alle prime case, per una copertura complessiva di oltre la metà della manovra correttiva dei conti pubblici di fine 2011 (“Salva Italia”).
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