Il Decreto legge 78 del 31 maggio 2010 consente gli enti che corrispondono redditi di pensione di trattenere l’importo del canone RAI in un numero massimo di undici rate senza applicazione di interessi.
L’addebito sul cedolino, per poter essere applicato, necessita di un’apposita domanda del beneficiario la pensione da trasmettere al proprio ente pensionistico entro il 15 novembre dell’anno precedente quello cui si riferisce il canone.
Analizziamo in dettaglio la procedura da seguire per ottenere l’addebito mensile del canone RAI sulla pensione.
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Indice
Come avere la trattenuta del Canone Rai sulla pensione
Quanti intendono ottenere la trattenuta del canone RAI sulla pensione devono trasmettere apposita domanda telematica all’INPS, collegandosi alla piattaforma online disponibile su “inps.it – Pensione e Previdenza – Domanda per addebitare il canone RAI sulla pensione”, in possesso delle credenziali SPID, CIE o CNS.
Accesso alla piattaforma INPS
Una volta collegatosi alla piattaforma “Domanda per addebitare il canone RAI sulla pensione” l’utente clicca su “Utilizza il servizio” e, a seguire, su “Rateizzazione canone RAI su pensione – Domanda”.
Dall’homepage è poi necessario selezionare “Compila domanda”.
A seguire il portale riporta la compilazione della domanda, con il seguente testo: “Il sottoscritto ______, Codice Fiscale ______, titolare di pensione erogata dall’INPS con pagamento mensile, ai sensi dell’articolo 38, comma 8, del decreto – legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, autorizza il suddetto Ente ad effettuare le trattenute mensili per il canone RAI da me dovuto nell’anno 2025”.
Nella stessa pagina l’interessato dichiara, sotto la propria responsabilità, di essere il titolare intestatario del canone RAI identificato con i dati:
- Codice RAI;
- CIN.
Le fasi successive prevedono la verifica, da parte del sistema, dei dati inseriti, nonché la conferma dell’invio della domanda e l’esito della stessa.
Entro quando trasmettere la domanda di dilazione?
La domanda di dilazione dev’essere trasmessa all’INPS entro il 15 novembre dell’anno precedente quello del pagamento del canone.
La richiesta del pensionato ha validità annuale.
Altri canali di invio domanda
In alternativa all’istanza telematica è possibile trasmettere la domanda di trattenuta sulla pensione:
- chiamando il Contact center al numero 803.164 (gratuito da rete fissa) o lo 06.164.164 (da rete mobile);
- avvalendosi dei servizi offerti da enti di patronato e intermediari INPS.
Pensionati con enti diversi dall’INPS
La trattenuta del canone sulla pensione può essere richiesta anche da quanti ricevono le somme da enti pensionistici diversi dall’INPS. In tal caso è comunque necessario presentare apposita istanza all’ente:
- entro il 15 novembre dell’anno precedente quello cui si riferisce l’abbonamento;
- nel rispetto delle modalità di presentazione della domanda, definite da ciascun ente.
Chi può rateizzare il canone RAI
La dilazione del canone è riservata a coloro che, congiuntamente, sono:
- titolari di una prestazione pensionistica o assistenziale a carico dell’INPS (inclusi assegni sociali e di invalidità) con pagamento mensile;
- intestatari dell’abbonamento RAI;
- con un reddito da pensione, totalizzato nell’anno precedente quello di invio della domanda, inferiore a 18 mila euro.
Come funziona la dilazione
Una volta trasmessa la domanda di dilazione le trattenute sulla pensione decorrono dal gennaio successivo alla presentazione dell’istanza e, in ogni caso, non oltre il mese di novembre, relativamente al quale le ritenute fiscali vengono versate a dicembre.
Come ricorda l’INPS sulla pagina dedicata al servizio su “inps.it” tenuto conto che a “decorrere dal 1° gennaio 2016, secondo quanto stabilito dall’articolo 1, commi 152 e seguenti, legge 28 dicembre 2015, n. 208, il canone deve essere pagato mediante addebito in fattura per i titolari di utenza di fornitura di energia elettrica, la facoltà di rateizzare mediante trattenute su pensione è alternativa all’addebito del canone sulla fattura di fornitura di energia elettrica”.
In particolare l’ente pensionistico comunica all’interessato, entro il giorno 15 del mese di gennaio se la richiesta per l’effettuazione del pagamento rateale è stata accolta o, al contrario, se la stessa è stata respinta. In quest’ultimo caso il pensionato deve provvedere direttamente al pagamento del canone secondo le modalità e i tempi ordinariamente previsti.
In quante rate è trattenuto il canone
Il canone RAI è recuperato in un massimo di undici rate mensili senza aggravio di interessi. Come riporta l’Agenzia entrate sulla pagina online dedicata al canone (“agenziaentrate.gov.it – Aree tematiche – Canone TV – Come e quando si paga – Addebito sulla pensione”) l’ente pensionistico è chiamato a “certificare successivamente che l’intero importo dovuto per il canone di abbonamento alla televisione è stato pagato”.
Cessazione del trattamento pensionistico
Stando a quanto precisa il Provvedimento del Direttore dell’Agenzia entrate del 29 settembre 2010 numero 133729 in caso di cessazione di erogazione del trattamento pensionistico, al pensionato o ai suoi eredi viene comunicato:
- dall’ente l’importo delle rate trattenute fino al momento della cessazione stessa e la somma residua;
- dall’Agenzia entrate – SAT Sportello abbonamenti TV le modalità di versamento.
Pensione incapiente
Se l’importo della pensione risulta insufficiente l’ente pensionistico deve suddividere la somma residua da trattenere nel numero di rate ancora utilizzabili. Qualora entro il mese di novembre non sia stato possibile recuperare l’intero importo dovuto per il canone di abbonamento annuale, al pensionato viene comunicato dall’ente “l’importo delle rate trattenute e l’importo residuo, e dall’Agenzia delle entrate – SAT Sportello abbonamenti TV le modalità di versamento” (Provvedimento Agenzia entrate numero 133729/2010).
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Foto copertina: istock/gilaxia
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