Il Canone Rai 2024 resta in bolletta, se pur con un importo ridotto. La misura è contenuta al comma 19 dell’articolo 1 della Legge di Bilancio 2024. Il canone passerà da 90 a 70 euro, 7 euro al mese per 10 mesi anziché i 9 euro attuali, una riduzione di 20 euro totali.
Le mancate entrate per la televisione nazionale saranno però bilanciate da un finanziamento da 430 milioni di euro che sarà erogato alla Rai nel corso del 2024 in tre rate, così come previsto dal successivo comma 20. Il governo aveva preso negli scorsi mesi l’impegno di scorporare l’imposta dalle bollette, anche se non sono chiare le modalità con cui questo avverrà.
Impegno preso sia con i cittadini – l’eliminazione del canone Rai dalla bolletta era uno dei punti del programma della Lega – sia con l’Unione europea, che nell’ottica del PNRR aveva accettato la richiesta di cancellazione degli “oneri impropri” dai costi dell’energia. Questo ritardo potrebbe portare a nuove sanzioni da parte dell’UE nei confronti del nostro Paese.
Sulla riduzione del Canone Rai per il 2024 è incentrata la Risoluzione numero 1/E dell’Agenzia delle Entrate, che rende noti i diversi importi in base alle varie casistiche che possono presentarsi. Per i cittadini per i quali l’addebito del canone avviene nella bolletta dell’energia elettrica o per i pensionati che in alternativa hanno scelto che le trattenute di pagamento avvengano direttamente sulla pensione, spetterà alle imprese elettriche e gli enti previdenziali addebitare i nuovi importi ridotti e quindi i diretti interessati non dovranno far nulla. Gli altri contribuenti già titolari di abbonamento Tv per i quali invece non è stato possibile l’inserimento nella fattura di fornitura elettrica, devono effettuare entro il 31 gennaio 2024 il versamento del canone dovuto per l’intera annualità, pari a 70 euro, tramite modello F24.
Indice
Canone Rai 2024: la Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate
Come anticipato, l’Agenzia delle Entrate ha emanato la Risoluzione 1/E del 4 gennaio 2024 che recepisce le modifiche al Canone Rai arrivate con la Legge di Bilancio, e rende noti i nuovi importi. La risoluzione contiene le tabelle con l’importo delle rate da addebitare ai titolari di utenza elettrica residenziale, per le utenze già attive al 1° gennaio 2024 e per le nuove attivazioni che avverranno nel corso del 2024, in funzione del mese di attivazione.
A queste si aggiungono le tabelle in cui sono indicati l’importo del canone complessivo per il rinnovo degli abbonamenti e per i nuovi abbonamenti, nonché l’importo delle rate, sia per le utenze già attive che per le nuove attivazioni, nell’ipotesi in cui il canone sia dovuto per il solo primo semestre del
2024.
Canone Rai: l’impegno del Governo con l’UE
Il governo si è impegnato, nell’ambito delle leggi annuali sulla concorrenza, a eliminare “eliminare l’obbligo per i fornitori di riscuotere oneri non collegati al settore dell’energia“. Questo è quanto scritto è infatti scritto nell’allegato di esecuzione al Consiglio Europeo sull’approvazione del PNRR italiano.
In sostanza, nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), l’Italia ha promesso all’Ue l’abolizione dell’obbligo per i venditori di elettricità di raccogliere tramite le bollette somme che non sono direttamente correlate con l’energia, o cosiddetti oneri impropri.
“Quest’anno io mi sono preso la responsabilità enorme, e ho preso un sacco di critiche chiaramente da tutti, perché siamo arrivati ed è rimasto in bolletta, se no saltava tutto, ma diventa chiaro che dalla bolletta il canone Rai dovrà uscire e quindi l’anno prossimo bisognerà trovare un altro strumento“. Queste erano state le parole usate di Giorgetti lo scorso febbraio, che però non si sono tradotte in realtà. Tuttavia, questa riduzione dovrebbe essere parte di un piano per eliminare progressivamente dalla bolletta della luce il canone Rai.
Dopo le crisi attuali e il conseguente rincaro dei costi dell’energia, anche nell’ottica di una maggiore trasparenza nella spesa per le bollette, trovare un metodo alternativo di riscossione del canone Rai diventa quasi un obbligo nei confronti dei cittadini. Resta il problema del contrasto all’evasione: il canone Rai è stata una delle imposte più evase prima della sua introduzione nella bolletta della luce.
Per lo scorporo promesso all’Europa e che era stato confermato dal ministro Giorgetti si dovrà quindi attendere un altro anno, e si dovrà lavorare sull’introduzione di una nuova modalità di riscossione. Il governo, nella conferenza stampa del 16 ottobre 2023, aveva anticipato che è al lavoro proprio per una revisione dell’imposta, si attendono quindi nuovi sviluppi.
La riforma Renzi sul Canone Rai in bolletta
La tassa sul possesso di un apparecchio tv e radio diffusione era stata rivista nel 2015 dall’allora premier Matteo Renzi, che aveva promosso e varato una riforma sul suo pagamento. Venne stabilito l’accorpamento del canone nella bolletta dell’elettricità secondo questi importi: 9 euro al mese per 10 mesi, per un totale di 90 euro. La norma è stata inserita nella Legge di stabilità 2016 (Legge 28 dicembre 2015, n. 208, commi da 152 a 164).
Nel 2016, anno in cui fu introdotto del canone in bolletta, il 41% in più delle famiglie versò l’imposta. L’incasso totale aggiuntivo (rispetto all’anno precedente) fu di oltre 420 milioni di euro. Ora, con le misure che saranno introdotte nei prossimi anni, si dovrebbe tornare al versamento autonomo dell’imposta sul possesso dell’apparecchio radio-televisivo.
Di fatto quei 90 euro, che nel 2024 saranno 70, dovranno uscire dalla bolletta dell’elettricità e torneranno a essere riscossi a parte, come era stato prima del 2016. Resta da capire con quali strumenti: potrebbe essere necessaria una nuova modalità di riscossione volta a prevenire l’evasione.
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