Canone Rai 2016: un modo legale per evitare di pagare

Redazione 17/03/16
Con l’approvazione della legge di Stabilità 2016 in materia di revisione delle modalità di pagamento del canone Rai (che a partire dal 1° gennaio 2016 verrà automaticamente addebitato nella bolletta della luce) si è venuta a creare una sorta di situazione di pregiudizio per il contribuente.

CANONE RAI 2016 IN BOLLETTA: COME RICHIEDERE L’ESONERO? 

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Quest’ultimo, infatti, non ha più la possibilità di contestare l’accertamento per il mancato pagamento dell’imposta sulla detenzione della televisione, in quanto il solo modo per vincere la presunzione di detenzione della tv è inviare, come ampiamente anticipato dalla nostra Redazione, con una cadenza che è pari ad una volta all’anno, un’apposita autocertificazione con cui comunicare che nessun apparecchio (atto o adattabile alla ricezione delle radioaudizioni) si trova nella propria abitazione.

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CANONE RAI 2016: COSA SUCCEDE SE SI INVIA L’AUTOCERTIFICAZIONE IN RITARDO?

Qualora non si provveda ad inviare per tempo la menzionata autocertificazione, non sarà più possibile farlo entro tempistiche successive. Questa disposizione fa sì che, nel caso il contribuente dovesse vedersi recapitare l’avviso di accertamento per il mancato pagamento del tributo, non avrà più alcuna possibilità di impugnarlo comprovando di non essere detentore di alcun apparecchio televisivo, dal momento che è ormai considerato “scaduto dai termini”.

La conseguenza diretta, quindi, pare l’impossibilità a poter esercitare il rispettivo diritto di difesa costituzionale, in quanto contro le sanzioni per omesso versamento del canone Rai non sembrano prospettarsi strada utili ad opporsi.

CANONE RAI 2016: COSA SI RISCHIA SE NON SI PAGA?

E’ la stessa normativa a precisare che la sola via che consente al contribuente di vincere la presunzione di detenzione della televisione è quella di inviare, come detto, l’apposita autocertificazione. Chi non provvederà a farlo, non pagando comunque l’imposta verrà punito penalmente.

Ne deriva, quindi, che chi comunica di non detenere la televisione mentre invece ne possiede una, in aggiunta alla sanzione prevista per l’evasione fiscale (che risulta pari a 5 volte il canone Rai), verrà anche imputato in un processo penale.

Tuttavia, la legge al riguardo ha una lacuna, quale?

CANONE RAI 2016: COME EVITARE DI PAGARE?

Attenzione, infatti, in quanto la legge non vieta di comunicare che, ad una determinata data, non si detenga alcuna tv andando, invece, magari qualche giorno dopo, ad acquistarne una nuova. In questo modo, infatti, non si sarà comunicato il falso nell’autodichiarazione e sarà raro imbattersi in un ulteriore, consecutivo accertamento.

Stesso discorso per il contribuente che già detiene la televisione, il quale potrebbe, il giorno prima di trasmettere la rispettiva autodichiarazione, decidere di donarla o darla in comodato ad un amico o ad un parente di un altro nucleo familiare, e successivamente, dopo aver provveduto ad inoltrare la dichiarazione all’Agenzia delle Entrate, farsela restituire.

Con riferimento ai beni mobili, infatti, la proprietà si trasferisce senza necessità di formalità di sorta o atti notarili, potendo il tutto tranquillamente avvenire per via orale. Analogamente semplice è la procedura che vede spostare la detenzione di un bene su un altro soggetto.

Attenzione, però, ad avere l’avvedutezza, nel qual caso la controparte sia rappresentata dal Fisco, di munirsi di una data certa quale prova del passaggio di proprietà ad una determinata data. Questa data, che come detto deve essere certa, può essere fornita mediante il timbro di qualsiasi ufficio postale con il timbro apposto sul contratto spedito ad uno dei due contraenti.

In sintesi, quindi, tramite l’invio dell’autocertificazione prima dell’acquisto della televisione o dopo averla ceduta o donata ad un altro soggetto, ad esempio un amico, il contribuente non potrà essere accusato di aver detto il falso, potendo così evitare di di dover pagare il canone.

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