Tuttavia, previo accordo tra le parti, eventualmente raggiunto in sede di contrattazione collettiva, è ammesso il lavoro nelle festività.
A fronte del disagio patito dal dipendente, i contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL) prevedono specifiche compensazioni economiche che, a seconda dei casi, possono concretizzarsi in:
- Maggiorazione per lavoro festivo;
- Straordinario per lavoro festivo.
Qual è la differenza tra i due importi e quando spettano? Come si calcolano in busta paga?
Analizziamo la questione in dettaglio.
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Busta paga: calcolo straordinari e maggiorazioni per lavoro festivo
Retribuzione oraria
Per determinare l’importo spettante a titolo di maggiorazione / straordinario festivo si assume innanzitutto la cosiddetta “retribuzione oraria lorda”.
Questa è pari agli elementi fissi della paga mensile previsti dal CCNL applicato (ad esempio minimi tabellari, contingenza, scatti di anzianità) e dal contratto di assunzione (o dalle intese successivamente intercorse tra le parti) come superminimi, indennità o assegni ad personam, il tutto da dividersi per l’apposito coefficiente imposto dal contratto collettivo.
Ipotizziamo che gli elementi della paga ammontino a 2.000,00 euro lordi mensili e che il coefficiente orario sia 173.
In tal caso la retribuzione oraria corrisponderà a 2.000,00 / 173 = 11,56 euro lordi.
Aliquota
Una volta ottenuta la retribuzione oraria, il passaggio successivo è applicare l’aliquota percentuale che, come vedremo, è prevista dal contratto collettivo.
Consideriamo che questa sia pari al 20%.
Pertanto, la quota – parte di maggiorazione per lavoro festivo sarà:
11,56 * 20% = 2,31.
Calcolo della maggiorazione per lavoro festivo
A questo punto le strade di maggiorazione e straordinario si dividono.
La maggiorazione per lavoro festivo è infatti ottenuta moltiplicando le ore prestate (ad esempio 11) per la sola maggiorazione, come poc’anzi calcolata:
2,31 * 11 = 25,41 euro lordi a titolo di maggiorazione per lavoro festivo da indicare in busta paga.
Calcolo dello straordinario per lavoro festivo
Per determinare lo straordinario lavoro festivo si dovrà sommare la retribuzione oraria (11,56) alla quota – parte di maggiorazione (2,31). Il risultato sarà poi moltiplicato per le ore (11) prestate nel giorno festivo.
Pertanto il risultato sarà (11,56 + 2,31) * 11 = 152,57 euro lordi a titolo di straordinario lavoro festivo.
Chi stabilisce quanto spetta in busta paga per il lavoro festivo
Le percentuali da applicare alla retribuzione oraria, necessarie per determinare quanto spetta a titolo di maggiorazione o straordinario per lavoro festivo, sono fissate dai singoli contratti collettivi.
Questi ultimi possono differenziare le aliquote a seconda che si tratti di straordinario festivo diurno o notturno ed altresì in base alla qualifica del lavoratore.
Consideriamo ad esempio il CCNL Legno e arredamento – Industria.
Tipologia straordinario | Operai | Intermedi | Impiegati |
Straordinario festivo | 50% | 50% | 60% |
Straordinario festivo notturno | 60% | 70% | 70% |
Al contrario, lo stesso CCNL riconosce per il lavoro festivo (anche a turni avvicendati, compreso il ciclo continuo) compiuto nelle domeniche, nei giorni di riposo compensativo o nelle festività una maggiorazione pari al 40% per operai e intermedi, elevata al 50% per gli impiegati.
Busta paga: quali giorni sono considerati festivi
Oltre alla domenica e alle giornate previste dai contratti collettivi (ad esempio il sabato, la ricorrenza del Santo Patrono o il giorno di riposo compensativo per chi lavora la domenica) si considerano festive le seguenti ricorrenze civili e religiose:
- Primo giorno dell’anno;
- Epifania (6 gennaio);
- Liberazione (25 aprile);
- Lunedì dopo Pasqua;
- Festa del lavoro (1° maggio);
- Fondazione della Repubblica italiana (2 giugno);
- Assunzione (15 agosto);
- Ognissanti (1° novembre);
- Immacolata (8 dicembre);
- Natale (25 dicembre);
- Santo Stefano (26 dicembre).
Quando riconoscere la maggiorazione per lavoro festivo in busta paga
La maggiorazione per lavoro festivo dev’essere riconosciuta nei casi in cui:
- L’orario normale di lavoro (quello previsto nella lettera di assunzione o nelle intese successivamente intervenute) contempli la prestazione nella giornata della domenica, con riposo in altro giorno della settimana;
- Il lavoratore ha prestato l’attività di domenica, nonostante l’orario di lavoro contempli la prestazione nei soli giorni feriali e l’azienda, pertanto, gli ha riconosciuto un giorno di riposo compensativo (retribuito);
- Il dipendente ha comunque lavorato nel giorno festivo (diverso dalla domenica) e l’azienda gli ha riconosciuto un giorno di riposo compensativo retribuito.
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Quando riconoscere lo straordinario per lavoro festivo in busta paga
Lo straordinario festivo, al contrario, spetta al lavoratore che, in base all’orario normale, non avrebbe dovuto rendere la prestazione la domenica o il giorno festivo e il datore di lavoro, da parte sua, non gli riconosce un giorno di riposo compensativo.
I contratti collettivi nazionali di lavoro hanno peraltro la possibilità di fissare un tetto alle ore di straordinario ammesse nell’anno per il singolo lavoratore. E’ il caso ad esempio di:
- 250 ore annue imposte dal CCNL Commercio e terziario – Confcommercio;
- 2 ore giornaliere ed 8 settimanali, sino ad un massimo di 200 ore all’anno, secondo il CCNL Metalmeccanica – Industria;
- 200 ore annue, ad opera del CCNL Pulizia – Artigianato;
- 260 ore annue, secondo il CCNL Turismo – Confesercenti.
Maggiorazioni e straordinari in busta paga per lavoro festivo: contributi e tasse
Gli importi riconosciuti in busta paga a titolo di maggiorazione o straordinario per lavoro festivo sono a tutti gli effetti soggetti alle trattenute per contributi INPS carico dipendente e tassazione IRPEF.
Le somme, peraltro, concorrono alla formazione del reddito complessivo ai fini fiscali del percipiente.
Maggiorazioni e straordinari per lavoro festivo: si indicano in busta paga?
Il calcolo delle somme riconosciute per il lavoro prestato nei giorni festivi dev’essere indicato nella busta paga, documento da consegnare al lavoratore all’atto dell’erogazione del compenso.
Gli importi in parola saranno riportati nella parte centrale della busta paga, quella che ospita le voci variabili di mese in mese, all’interno della colonna relativa alle competenze.
È importante precisare che le somme corrisposte a titolo di straordinario per lavoro festivo devono essere separate da quelle relative alla sola maggiorazione.
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