Bonus Renzi, 80 € a forze dell’ordine, 500 € a 18enni: da dove piovono i soldi?

Redazione 25/11/15
E’ dalla prestigiosa sala degli Orazi e dei Curiazi, in Campidoglio, durante l’evento “Italia, Europa: una risposta al terrore”, che il premier Matteo Renzi ha annunciato il cambio di rotta dell’Italia in materia di sicurezza, dopo l’escalation di terrore derivata dagli attacchi di Parigi.

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Si tratta di un cambio in corsa della legge di Stabilità 2016 che vale 2 miliardi: 1 miliardo è previsto appunto per le misure di sicurezza, l’altro invece per periferie ed educazione. Le novità del piano antiterrorismo troveranno così posto nel testo di Stabilità.

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Tra le misure elencate dal premier anche l’estensione del bonus da 80 euro alle forze dell’ordine impegnate in prima linea sul territorio, in maniera svincolata dal reddito; mezzo miliardo di euro per il rafforzamento della difesa e altrettanto, come detto, per progetti di intervento sulle periferie; 200 milioni infine per potenziare equipaggiamenti e cyber security al fine di integrare le banche dati e così facilitare l’identificazione dei potenziali sospetti.

Tra le proposte sul tavolo si affaccia anche la possibilità di portare “entro l’anno a quattro le forze di polizia” (confluendo la Forestale nei Carabinieri) insieme ad una maggiore presenza in strada.

Specificando come la risposta dello Stato al terrorismo non debba essere unicamente securitaria, Renzi ha ribadito come “Per ogni euro in più investito sulla sicurezza ci deve essere un euro in più investito sulla cultura. Per ogni intervento sulla cyber security deve crescere una startup “.

Ecco dunque piovere dal cielo anche il nuovo bonus da 500 euro per 550mila neomaggiorenni da investire in musei, teatri e concerti, congiuntamente allo stanziamento di circa 1 miliardo che andrà a coprire una serie di misure specificatamente destinate al settore dell’educazione. “Stanzieremo 150 milioni di euro per poter donare il due per mille a una specifica associazione culturale, – ha specificato Renzi – 50 milioni di euro vanno alle borse di studio, chi è meritevole di studiare non può essere fermato per questioni di reddito, anche questo è un pezzo della risposta al terrore”.

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Complessivamente lo stanziamento ammonterà a circa 2 miliardi di euro che deriveranno dalla flessibilità aggiuntiva richiesta alla Ue per l’emergenza migranti.  Tali risorse, secondo le previsioni iniziali, sarebbero dovute servire a consentire l’anticipo del taglio dell’Ires per il quale ora si dovrà invece attendere il 2017.

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