Le spese dovranno essere sostenute dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021. Per la domanda verrà messa a disposizione un’apposita piattaforma sul sito del Ministero della Transizione Ecologica che sarà disponibile entro 60 giorni dalla registrazione del decreto ministeriale.
Per la misura sono stati stanziati 20 milioni di euro, e i rimborsi saranno emessi secondo l’ordine temporale di arrivo delle domande e fino ad esaurimento delle risorse, per cui si prevede una corsa al click al momento della partenza delle domande.
Vediamo nel dettaglio chi può beneficiare del Bonus idrico 2021 e come fare domanda.
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Bonus idrico 2021: beneficiari
Possono richiedere il bonus i maggiorenni residenti in Italia, titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale, nonché di diritti personali di godimento già registrati alla data di presentazione della domanda, su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari.
In caso di cointestatari è possibile richiedere il bonus solo previa dichiarazione di avvenuta comunicazione al proprietario/comproprietario dell’immobile della volontà di fruirne, che dovrà essere compilata sulla piattaforma anche con i dati del proprietario.
Bonus idrico 2021: come fare domanda
Come anticipato in precedenza, per fare domanda occorrerà utilizzare un’apposita piattaforma del Ministero della Transizione Ecologica, ancora non attiva ma che verrà resa operativa entro 60 giorni dalla registrazione del decreto ministeriale da parte degli organi competenti.
Il Bonus può essere richiesto una sola volta per un solo immobile, e per accedere alla domanda è necessario il possesso di credenziali digitali:
- Spid;
- CIE;
- CNS.
Nella domanda dovranno essere indicati:
- nome, cognome, codice fiscale del beneficiario;
- importo della spesa sostenuta, per cui si richiede il rimborso;
- quantità del bene e specifiche della posa in opera o istallazione;
- specifiche tecniche, per ogni bene sostituito da apparecchi a limitazione di flusso d’acqua, oltre a specifica della portata massima d’acqua (in l/min) del prodotto acquistato;
- identificativo catastale dell’immobile (Comune, Sezione, Sezione Urbana, Foglio, Particella, Subalterno) per cui è stata presentata istanza di rimborso;
- dichiarazione di non avere fruito di altre agevolazioni fiscali per la fornitura, posa in opera e installazione dei medesimi beni;
- coordinate del conto corrente bancario/postale (Iban) del beneficiario su cui accreditare il rimborso;
- indicazione del titolo giuridico per il quale si richiede il bonus (proprietario, cointestatario, locatario, usufruttuario ecc.);
- attestazione del richiedente ove non proprietario o comproprietario, ai sensi del DPR 445/2000, degli estremi del contratto da cui trae titolo;
- attestazione, ai sensi del DPR 445/2000, di avvenuta comunicazione al cointestatario/proprietario, identificato altresì con nome, cognome e codice fiscale, della volontà di fruire del predetto bonus;
- copia della fattura elettronica o del documento commerciale in cui è riportato il codice fiscale del soggetto richiedente il credito. Per i soggetti non tenuti ad emettere fattura elettronica, si considera valida anche l’emissione di una fattura o di un documento commerciale, attestante l’acquisto del bene, copia del versamento bancario o postale, documentazione del venditore idonea a ricondurre la transazione allo specifico prodotto acquistato.
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Bonus idrico 2021: spese ammesse
Le spese ammesse per il rimborso sono quelle sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021 e debitamente documentate, per:
- la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti;
- la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.
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