Bonus genitori separati fino a 800 euro, decreto in Gazzetta: come richiederlo

Durante la conversione in legge del Decreto Fiscale (Decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146), le Commissioni Finanze e Lavoro, riunite, avevano approvato un emendamento a firma Lega che istituisce il Bonus genitori separati, un assegno mensile fino a 800 euro che aiuterà i genitori separati in difficoltà economiche a pagare gli assegni di mantenimento per ex coniugi e figli.

Nella Gazzetta Ufficiale del 26 ottobre è stato finalmente pubblicato, con diversi mesi di ritardo rispetto alla scadenza prevista, il Decreto del Presidente del Consiglio contenente tutte le istruzioni per poter accedere alla misura.

Il Bonus per genitori separati, tra l’altro, non era una novità. Durante la conversione in legge del Decreto Sostegni era stato approvato un emendamento analogo, ma il Fondo per genitori separati e il conseguente bonus si erano arenati a causa delle difficoltà presentate dal testo, che si prestava a troppe interpretazioni rendendolo di fatto poco chiaro.

Vediamo quindi tutte le novità sul bonus per genitori separati, alla luce della pubblicazione del decreto attuativo in Gazzetta Ufficiale.

Decreto Aiuti Bis: bonus 200 euro, decontribuzione, pensioni. Ultime novità

Bonus genitori separati: cos’è

L’emendamento presentato dalla Lega va a sostituire l’articolo 12-bis del Decreto Sostegni convertito in legge, con alcune importanti modifiche. Si legge nel nuovo testo che:

Al fine di garantire al genitore in stato di bisogno di provvedere al mantenimento proprio e dei figli minori, oltre che dei figli maggiorenni portatori di handicap grave, conviventi, che non abbia ricevuto l’assegno di mantenimento per inadempienza dovuta all’incapacità a provvedervi del genitore o del coniuge o del convivente che vi era tenuto e che in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 ha cessato, ridotto o sospeso la propria attività lavorativa a decorrere dall’ 8 marzo 2020 per una durata minima di 90 giorni o per una riduzione del reddito di almeno il 30% rispetto a quello percepito nel 2019, è istituito presso il Ministero dell’economia e delle finanze per il successivo trasferimento al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri un fondo con una dotazione di 10 milioni di euro per l’anno 2021.

Il bonus per genitori separati potrà quindi essere richiesto dal genitore tenuto a provvedere al mantenimento, per garantire il pagamento dell’assegno di mantenimento al genitore in stato di bisogno.

Bonus genitori separati: requisiti

L’articolo 2 del DPCM 23 agosto 2022 con le istruzioni per ricevere il bonus chiarisce che questo spetta al genitore in stato di bisogno che deve provvedere al mantenimento proprio e dei figli minori, nonché dei figli maggiorenni portatori di handicap grave, conviventi, che non abbia ricevuto, del tutto o in parte, l’assegno di mantenimento a causa dell’inadempienza del genitore o del coniuge o del convivente che vi era tenuto, dovuta all’incapacità a provvedervi in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, per effetto della quale ha cessato, ridotto o sospeso la propria attività lavorativa a decorrere dall’8 marzo 2020 per una durata minima di novanta giorni o per una riduzione del reddito di almeno il 30 per cento rispetto a quello percepito nel 2019.

Nel testo si parla di genitore o coniuge o convivente tenuto a provvedere al mantenimento. Questo di fatto estende la possibilità di richiedere il bonus anche a quelle coppie che sono separate ma che non si sono mai sposate. Un allargamento considerevole rispetto al testo precedente.

Viene poi chiarito che:

• il contributo è erogato esclusivamente a favore dei genitori che risultino conviventi con figli minori o maggiorenni portatori di handicap grave alla data della mancata percezione dell’assegno successivamente all’8 marzo 2020;

• l’handicap è considerato grave quando la persona necessita di un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione ai sensi dell’art. 3 comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104;

• ai fini della individuazione dei criteri per lo stato di bisogno, il reddito del richiedente relativo all’anno di mancata o ridotta corresponsione del mantenimento deve essere inferiore o uguale all’importo di euro 8.174,00.

• Il contributo è erogato esclusivamente ai genitori che non abbiano ricevuto l’assegno di mantenimento o lo abbiano ricevuto in maniera parziale nel periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022, data nella quale è venuto a cessare lo stato di emergenza.

Bonus genitori separati: come funziona

Le risorse serviranno a erogare una somma che coprirà una parte o l’intero assegno di mantenimento che spetta al genitore in stato di bisogno. Il bonus verrà corrisposto in una soluzione unica e avrà un importo massimo di 800 euro mensili, per un periodo massimo di un anno, fino all’esaurimento delle risorse.

Il contributo verrà “erogato esclusivamente ai genitori che non abbiano ricevuto l’assegno di mantenimento o lo abbiano ricevuto in maniera parziale nel periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022“.

Assegno unico universale: le regole per genitori separati

Bonus genitori separati: come richiederlo

Il genitore in stato di bisogno che vorrà richiedere il bonus per genitori separati dovrà inoltrare apposita istanza. L’avvio della procedura sarà comunicato attraverso un avviso sul sito del Dipartimento delle politiche per la famiglia all’indirizzo “www.famiglia.gov.it“.

All’interno della domanda occorrerà indicare anche l’importo dell’assegno di mantenimento e l’ammontare delle somme non versate dall’ex coniuge o convivente, nonché gli estremi del proprio conto corrente bancario o postale sul quale verrà poi erogato il bonus, e la dichiarazione attestante “il nesso di causalità tra l’inadempienza e l’emergenza epidemiologica da COVID-19 quale fattore determinante la cessazione, la riduzione o la sospensione dell’attività lavorativa del coniuge obbligato, nei termini indicati dalla legge“.

Alla domanda si dovranno allegare inoltre una copia del documento d’identità del richiedente e la copia del titolo che fonda il diritto all’assegno di mantenimento.

Leggi anche “Assegno unico universale: come fare domanda con l’app Inps”

Alessandro Sodano

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento