A porre l’accento su questa forma di aiuto economico è stato il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, che parlando al question time di mercoledì 22 giugno alla Camera, è tornato su una misura già inserita, in via generale, nella Legge bilancio 2022, ma rimasta ad oggi inattuata.
“Siamo consapevoli che tanti lavoratori, in particolare quelli occupati nei settori del commercio, del turismo e dei servizi, destinatari di un part time verticale ciclico, spesso involontario, vedranno sospesa la loro attività e la loro retribuzione e attendono pertanto un sostentamento economico – ha ricordato – abbiamo pertanto attivato e concluso proprio in queste ore un tavolo di confronto fattivo con i sindacati, al fine di individuare, in maniera condivisa, l’analisi della possibile platea dei beneficiari e il perimetro dell’intervento”, ha ribadito il ministro.
Il bonus dovrebbe essere inserito nel Decreto Aiuti in fase di approvazione in Parlamento. Somma che, assieme al bonus 200 euro una tantum, andrà ad aiutare tutta la platea di dipendenti che prestano la loro attività lavorativa con contratti di tipo part time ciclico.
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Cos’è il Bonus di 550 euro lavoratori part time
Il ministro Orlando lo ha annunciato in parlamento lo scorso 22 giugno, ma in realtà la misura era già figlia di un comma della legge di bilancio 2022, che ha istituito un fondo specifico per i lavoratori con contratti di part time ciclico verticale, con la previsione di uno stanziamento di 30 milioni di euro per il 2022 e 2023, e demandandone l’attuazione a un apposito provvedimento normativo postumo. Cosa che ad oggi non è ancora avvenuta. Per questo chi lavora in part time verticale ciclico non ha ancora visto alcuna sorta di sostegno.
A tal fine, “non è sufficiente un decreto attuativo, in quanto la legge di bilancio si limita a stanziare delle risorse e prevede espressamente che debba essere un successivo intervento normativo, una legge, a regolarle”, ha spiegato Orlando, durante il question time alla Camera.
Ecco quindi che ha parlato di inserimento nel provvedimento di luglio – il prossimo Decreto Aiuti di un bonus una tantum della cifra di 550 euro per questa platea.
In collaborazione con l’Inps “abbiamo costruito una proposta normativa, ispirata a criteri di equità, che riesce a riconoscere, nel limite delle risorse stanziate, una misura rivolta alla platea più ampia possibile. La proposta – ha aggiunto Orlando – è stata già veicolata nel decreto aiuti in corso di esame in Parlamento e dovrà essere valutata dal Mef.
L’ipotesi normativa stabilisce che per l’anno 2022 ai lavoratori titolari di un contratto di lavoro a tempo parziale ciclico verticale nell’anno precedente quello di riferimento, che preveda periodi non interamente lavorati non inferiori alle 7 e non superiori alle 20 settimane, e che alla data domanda non siano titolari di altro rapporto di lavoro dipendente, ovvero percettori di Naspi o di trattamento pensionistico, sarà riconosciuta un’indennità un tantum pari a 550 euro, che non concorrerà alla formazione del reddito e sarà erogata dall’Inps”.
Il ministro ha specificato che l’indennità, pur essendo una tantum (cioè versata una sola volta) e sperimentale, potrà essere ripetuta anche nel 2023 (perché il fondo da 30 milioni stanzia soldi anche per il prossimo anno).
A chi spetterà il bonus di 550 euro
Come spiegato sopra, l’indennità non sarà per tutti i lavoratori, ma solo per quelli con un contratto a tempo parziale ciclico verticale nell’anno precedente quello di riferimento, quindi il 2021. Questi lavoratori riceveranno il bonus a patto che:
- abbiano nel 2021 periodi non interamente lavorati non inferiori alle 7 e non superiori alle 20 settimane,
- non abbiano nessun altro tipo di contratto di lavoro (alla data della domanda),
- non percepiscano la Naspi
- non percepiscano altri trattamenti pensionistici.
Quando arriva il bonus di 550 euro per lavoratori
Ad oggi si sa che l’indennità una tantum per lavoratori a part time verticale ciclico sarà discussa con il Decreto Aiuti, e arriverà entro il 2022.
Cos’è il part time ciclico verticale
Il part time ciclico (o multi-periodale) è un contratto di lavoro a tempo parziale un po’ particolare. Prevede che il dipendente, in costanza di rapporto di lavoro presso la stessa azienda, lavori solo in alcuni periodi dell’anno e resti a casa per quelli restanti, in base alle esigenze dell’azienda.
Potrebbe accadere ad esempio nel comparto turistico-alberghiero o in particolari industrie, con un picco di produzione in determinati periodi.
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