Un provvedimento che ha stabilito per un mese un taglio del costo del carburante di 25 centesimi, a cui devono adeguarsi dal 22 marzo tutti i distributori; e che ha poi introdotto una serie di crediti d’imposta a favore delle aziende, a causa degli spropositati aumenti delle bollette di luce e gas.
Possono beneficiarne le imprese con contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW. Prevista anche la cessione a intermediari finanziari e istituti di credito.
>> Qui tutti gli aiuti stabiliti con il Decreto taglia prezzi
Vediamo in dettaglio in cosa consiste il bonus bollette per le imprese, a chi viene erogato, in quali modalità e la potenza energivora.
Bonus bollette imprese: erogato come credito d’imposta
Prima cosa da rimarcare è che il sopra citato bonus bollette inserito nel “Taglia prezzi” potrà essere utilizzato dalle imprese con la modalità del credito d’imposta: cioè sottoforma di sconto sulle imposte dovute a fine anno al fisco. Si tratta infatti di un credito che le aziende vantano nei confronti dello Stato.
A chi spetta il bonus bollette imprese 2022
Ma quali aziende potranno ottenere questo credito d’imposta in bolletta? In dettaglio, potranno ottenere l’agevolazione questa tipologia di azienda:
- le imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, diverse dalle imprese a forte consumo di energia elettrica,
- le imprese diverse da quelle a forte consumo di gas naturale, per l’acquisto del gas, consumato nel secondo trimestre solare dell’anno 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici, solo se il prezzo di riferimento del gas naturale (riferito al 1° trimestre 2022) abbia subito un aumento superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019.
A quanto ammonta il bonus bollette 2022 per le imprese
Il credito d’imposta e la percentuale erogata si diversificano a seconda della tipologia di azienda sopracitata. Lo schema è questo:
TIPOLOGA IMPRESA | CREDITO D’IMPOSTA EROGATO |
imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, diverse dalle imprese a forte consumo di energia elettrica, | credito pari al 12% della spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica effettivamente utilizzata nel secondo trimestre del 2022. Viene riconosciuto se il prezzo della spesa, calcolato sulla base della media riferita al primo trimestre 2022, abbia subito un incremento del costo per kWh superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019; |
Imprese diverse da quelle a forte consumo di gas naturale, per l’acquisto del gas, consumato nel secondo trimestre solare dell’anno 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici, solo se il prezzo di riferimento del gas naturale (riferito al 1° trimestre 2022) abbia subito un aumento superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019. | Credito pari al 20% della spesa sostenuta per l’acquisto del gas, consumato nel secondo trimestre solare dell’anno 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici, qualora il prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come media, riferita al primo trimestre 2022, dei prezzi di riferimento pubblicati dal Gestore dei mercati energetici (GME), abbia subito un incremento superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019 |
Restano poi confermati e incrementati i crediti d’imposta già riconosciuti dal decreto-legge n. 17/2020:
- quello a favore delle imprese energivore (dal 20% al 25%);
- quello a favore delle imprese a forte consumo di gas naturale (dal 15% al 20%).
Il credito d’imposta sulle bollette è cedibile
Chi usufruisce del bonus bollette 2022 sottoforma di credito d’imposta potrà cedere il credito ad altri soggetti. Come spiegato nel decreto taglia prezzi infatti:
“Il credito d’imposta relativo ai consumi di energia elettrica è cedibile ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari, senza facoltà di successiva cessione, fatta salva la possibilità di due ulteriori cessioni solo se effettuate a favore di banche e intermediari finanziari, società appartenenti a un gruppo bancario ovvero imprese di assicurazione autorizzate ad operare in Italia.
La cedibilità è possibile anche per il credito d’imposta già riconosciuto alle imprese energivore e a forte consumo di gas naturale ai sensi del decreto-legge n. 4/2022 e n. 17/2022.
Pagamento bollette in 24 rate
Oltre al credito di imposta, le aziende avranno la possibilità di pagare le bollette ricevute in più rate, fino a un massimo di 24. Le imprese con sede in Italia, clienti finali di energia elettrica e di gas naturale, possono infatti richiedere ai propri fornitori la rateizzazione degli importi dovuti per i consumi energetici relativi ai mesi di maggio 2022 e giugno 2022. Il numero massimo di rate mensili non può essere superiore a 24.
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