Spunta un Bonus badanti fino a 3mila euro per chi assume un badante di persone anziane over 80. La novità nel Decreto PNRR approvato dal Consiglio dei ministri il 26 febbraio 2024.
Non tutti possono chiederlo, ma solo chi ha un Isee basso e se assume o regolarizza un collaboratore di una persona anziana over 80 non autosufficiente.
Verrà erogato sottoforma di sgravio sui contributi previdenziali e assistenziali, al pari del bonus per mamme lavoratrici. Sarà una decontribuzione totale fino al 2025, che spetta solo in caso la persona anziana non autosufficiente sia over 80 e già titolare di indennità di accompagnamento.
Indice
Cos’è il Bonus badanti fino a 3mila euro
Approvando il Decreto PNRR lo scorso 26 febbraio, il governo ha deciso di introdurre un bonus per datori di lavoro (le famiglie) che assumono un/una badante per assistere una persona anziana dagli 80 anni in su non autosufficiente.
Il bonus viene erogato sottoforma di esonero dal versamento totale (del 100 per cento) dei contributi previdenziali ed assicurativi a carico del datore di lavoro domestico con Isee basso fino a 6mila euro, in caso di assunzioni o trasformazioni a tempo indeterminato di contratti di lavoro domestico con mansioni di assistente a soggetti anziani, con una età anagrafica di almeno ottanta anni, già titolari dell’indennità di accompagnamento.
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Chi può chiedere il Bonus badanti fino a 3mila euro
Possono usufruire dell’esonero contributivo tutti i cittadini e famiglie che hanno bisogno di un assistente per familiari anziani non autosufficienti.
Per ottenere il bonus (sottoforma di decontribuzione totale) si devono però rispettare questi paletti:
- avere un Isee basso;
- avere intenzione di regolarizzare o assumere a tempo indeterminato badanti;
- il badante deve essere assunto per assistere anziani over 80, quindi dagli 80 anni in su;
- l’anziano assistito deve inoltre essere già titolare di indennità di accompagnamento.
Bonus badanti fino a 3mila euro: importante l’Isee
Il bonus badanti non potrà essere richiesto da tutti i potenziali datori di lavoro, ma solo quelli con Isee basso, che non superi i 6 mila euro.
Oltre questa soglia non si potrà più essere beneficiari della decontribuzione.
Bonus badanti solo per over 80 non autosufficienti
L’abbiamo già detto, ma lo ribadiamo. Il bonus in questione è pensato solo per l’assistenza di persone anziane over 80 e che siano già titolari dell’indennità di accompagnamento.
Sotto questa età lo sgravio non vale. E non vale neppure se l’anziano in questione è sano e autosufficiente.
Ricordiamo che, nel novero delle politiche di welfare, il Consiglio dei ministri dello scorso 25 gennaio ha anche approvato un decreto con una serie di “disposizioni in materia di politiche in favore delle persone anziane”: il cosiddetto Decreto anziani 2024. Tra le misure inserite:
- strumenti di sanità preventiva e di telemedicina nell’erogazione delle prestazioni assistenziali;
- progetti di servizio civile a beneficio delle persone anziane;
- accesso alle cure palliative garantito a tutti i soggetti anziani non autosufficienti, affetti da patologia evolutiva ad andamento cronico ed evolutivo, per la quale non esistono terapie;
- un assegno di accompagnamento rafforzato, fino a 1.380 euro. Si tratta della La Prestazione Universale (PU) in presenza di questi:
- età anagrafica di almeno 80 anni;
- livello di bisogno assistenziale gravissimo, definito dall’Inps, sulla base di determinati indicatori;
- Isee per le prestazioni agevolate di natura sociosanitaria, in corso di validità, non superiore a 6 mila euro.
La prestazione universale si caratterizza per essere riconosciuta come misura sperimentale dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026.
Importo del Bonus badanti 2024/25
Per quanto riguarda le cifre del bonus badanti 2024/25 previsto dal Decreto PNRR, questo viene erogato sottoforma di sgravio contributivo totale: una decontribuzione previdenziale e assistenziale del 100%, nel limite massimo di 3.000 euro su base annua.
Bonus badanti fino a 3mila euro: scadenze e durata
Dovrebbe partire tutto ad aprile 2024 per proseguire fino al 2025: un totale di circa 2 anni di contribuzione totale per il datore di lavoro.
Il taglio dovrebbe iniziare dal 1° aprile 2024 fino al 31 dicembre 2025 per un periodo massimo di 24 mesi.
Qui la nota stampa di Palazzo Chigi con le altre misure inserite nel Decreto PNRR.
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Foto copertina: istock/MartinPrescott