Bonus assunzioni in ristorazione, fino a 30mila euro: domanda entro il 31 ottobre

Paolo Ballanti 15/10/24
Allegati

Il Decreto del Ministero dell’agricoltura del 10 settembre 2024 ha disposto la riapertura dei termini di presentazione delle domande di contributo per il finanziamento dei contratti di apprendistato tra le imprese e i giovani diplomati nei servizi dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera: in soldoni, il bonus assunzioni in ristorazione, che si potrà richiedere entro il prossimo 31 ottobre.

I contributi vengono erogati in un’unica soluzione alle imprese, previa apposita domanda online, trasmessa sull’apposita piattaforma del portale di Invitalia.

La riapertura dei termini è stata disposta in virtù della presenza di 9 milioni di euro di risorse pubbliche residue, ancora a disposizione per coprire l’erogazione dei contributi alle imprese.

Analizziamo la novità in dettaglio. 

Indice

Il Fondo per il sostegno delle eccellenze della gastronomia e dell’agroalimentare italiano

La legge di bilancio 2022 (L. 234 del 30 dicembre 2021 – articolo 1, comma 868), al fine di promuovere le eccellenze della ristorazione e pasticceria italiana e valorizzare il patrimonio agroalimentare ed enogastronomico italiano, ha introdotto due fondi ad hoc, denominati rispettivamente:

  • Fondo di parte corrente per il sostegno delle eccellenze della gastronomia e dell’agroalimentare italiano;
  • Fondo di parte capitale per il sostegno delle eccellenze della gastronomia e dell’agroalimentare italiano.

Il decreto operativo sul bonus ristorazione

Per dettare le regole concrete di attuazione di questa misura, è stato poi varato nel 2022 il Decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali (dm 21 ottobre 2022, numero 538507), che ha definito criteri e modalità di utilizzo delle risorse pubbliche di cui al Fondo di parte corrente per il sostegno delle eccellenze della gastronomia e dell’agroalimentare italiano.

Partiamo dai requisiti.

Requisiti del bonus assunzioni in ristorazione fino a 30mila euro

I contributi finanziati dal Fondo di parte corrente spettano alle imprese in possesso dei seguenti requisiti:

  • Se operanti nel settore identificato dal codice ATECO 56.10.11 “Ristorazione con somministrazionesiano regolarmente costituite ed iscritte come attive nel Registro delle imprese da almeno 10 anni alla data di pubblicazione del D.M. 21 ottobre 2022 o, in alternativa, abbiano acquistato, nei dodici mesi precedenti la data di pubblicazione dello stesso D.M., prodotti certificati DOP, IGP, SQNPI, SQNZ e prodotti biologici per almeno il 25% del totale dei prodotti alimentari acquistati nello stesso periodo;
  • Se operanti nel settore identificato dal codice ATECO 56.10.30 “Gelaterie e pasticcerie” e dal codice ATECO 10.71.20 “Produzione di pasticceria fresca siano regolarmente costituite ed iscritte come attive nel Registro delle imprese da almeno 10 anni alla data di pubblicazione del D.M. 21 ottobre 2022 o, alternativamente, abbiano acquistato, nei dodici mesi precedenti la data di pubblicazione dello stesso D.M., prodotti certificati DOP, IGP, SQNPI e prodotti biologici per almeno il 5% del totale dei prodotti alimentari acquistati nello stesso periodo;
  • Che siano nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non si trovino in stato di liquidazione volontaria o giudiziale, né soggetti ad una procedura di concordato preventivo o altra procedura concorsuale con finalità liquidatorie dell’attività;
  • Non siano in situazione di difficoltà, così come definita al regolamento di esenzione;
  • Siano iscritte presso Inps o Inail e abbiano una posizione contributiva regolare, così come risultante dal documento unico di regolarità contributiva (DURC);
  • Siano in regola con gli adempimenti fiscali;
  • Abbiano restituito le somme eventualmente dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
  • Non abbiano ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione UE.

Imprese escluse dal bonus

Sono in ogni caso escluse dalle agevolazioni del bonus assunzioni nella ristorazione le imprese:

  • nei cui confronti sia stata applicata una sanzione interdittiva;
  • i cui legali rappresentati o amministratori, alla data di presentazione della domanda, siano stati condannati, con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’articolo 444 del Codice di procedura penale, per i reati che costituiscono motivo di esclusione di un operatore economico dalla partecipazione a una procedura di appalto o concessione.

Bonus per le assunzioni di personale in ristorazione

Per poter accedere al contributo erogato grazie al bonus assunzioni, in questo caso è necessario che i giovani diplomati, assunti con contratto di apprendistato, siano in possesso dei seguenti requisiti:

    • aver conseguito un diploma di istruzione secondaria superiore presso un Istituto Professionale di Stato per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera (IPSEOA) da non oltre 5 anni;
    • non aver compiuto, alla data di sottoscrizione del suddetto contratto di apprendistato, i 30 anni di età.

    Quali sono le spese agevolabili

    Sono ammissibili al contributo statale le spese relative alla remunerazione lorda riguardanti l’inserimento nell’impresa, con contratto di apprendistato, di uno o più giovani diplomati nei servizi dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, in possesso dei requisiti poc’anzi citati.

    I contratti di apprendistato devono avere una durata minima di un anno ed una massima di tre anni oltre ad essere stipulati, a pena di decadenza dalle agevolazioni, dopo la data di pubblicazione del D.M. 21 ottobre 2022 e non oltre 60 giorni dalla data di pubblicazione del decreto di concessione.

    Non sono ammesse le spese sostenute prima della presentazione della domanda di contributo.

    I pagamenti delle spese devono essere effettuati esclusivamente attraverso conti correnti dedicati intestati all’impresa e con modalità che consentano la piena tracciabilità del pagamento.

    A quanto ammonta il contributo pubblico

    A valere sulla dotazione finanziaria di 20 milioni di euro il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali concede alle imprese un contributo in conto corrente non superiore:

    • al 70% delle spese totali ammissibili;
    • A 30 mila euro per singola impresa.

    I contributi sono concessi nell’ambito del Regolamento de minimis.
    Le agevolazioni non sono cumulabili con altre misure pubbliche concesse per le medesime spese.

    Come si accede al contributo

    Le agevolazioni sono concesse previa presentazione di apposita domanda da parte delle imprese in possesso dei requisiti descritti.

    Le istanze devono essere trasmesse esclusivamente a mezzo dell’apposita piattaforma telematica disponibile collegandosi a “invitalia.it – Cosa facciamo – Rafforziamo le imprese – Fondo per il sostegno eccellenze gastronomia e agroalimentare italiano – Giovani diplomati – Presenta la domanda” in possesso delle credenziali SPID, CIE o CNS.

    Le imprese possono presentare una sola domanda di agevolazione, corredata del piano di formazione degli apprendisti, della copia della comunicazione di assunzione e del titolo di studio, per ciascuna delle risorse professionali.

    Una volta trasmessa la domanda il sistema rilascia l’attestazione di avvenuta presentazione della stessa, riportante la data e l’ora di invio.
    All’impresa è poi rilasciato il Codice unico di progetto (CUP) che dev’essere riportato su ciascun giustificativo di spesa connesso al programma di investimento agevolato.

    I contributi sono concessi in un’unica soluzione e con idoneo provvedimento, tenuto conto dell’ordine cronologico di presentazione delle domande di agevolazione, sulla base della data e dell’orario di trasmissione dell’istanza, come risultante dalla ricevuta di attestazione.

    Entro quando presentare le domande

    A seguito della riapertura dei termini di presentazione delle domande, come reso noto dal Decreto Direttoriale del 10 settembre 2024, numero 428460, le istanze possono essere trasmesse attraverso l’apposita piattaforma telematica dalle ore 10:00 del 1° ottobre 2024 e fino alle ore 12:00 del 31 ottobre 2024.

    Sono fatte salve le domande di contributo già inviate entro la precedente scadenza del 13 maggio 2024, ore 12:00.
     

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    Foto copertina: istock/Charday Penn

    Paolo Ballanti