Conto alla rovescia per inviare le spese sostenute nell’ambito del Bonus acqua potabile.
La Legge di bilancio 2020, con l’obiettivo di razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo dei contenitori di plastica ha introdotto un credito d’imposta calcolato sulle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare E 290, finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti: il cosiddetto Bonus Acqua potabile.
La misura, inizialmente prevista dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2022, è stata successivamente prorogata sino al 31 dicembre 2023 dalla Legge 30 dicembre 2021 numero 234.
A seguito della proroga, a partire dal 1° febbraio e fino al 28 febbraio 2024 è possibile comunicare l’ammontare delle spese agevolabili sostenute nel 2023.
Ecco in sintesi come fare, le tempistiche e le modalità di utilizzo del bonus entro oggi.
Indice
Come funziona il Bonus acqua potabile
Lo conosciamo come bonus, ma è di fatto un credito d’imposta che, A norma dell’articolo 1, comma 1087, Legge numero 178/2020, viene calcolato in misura pari al 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di:
- Sistemi di filtraggio;
- Mineralizzazione;
- Raffreddamento;
- Addizione di anidride carbonica alimentare E 290;
per il miglioramento qualitativo delle acque destinate al consumo umano erogate da acquedotti.
Bonus acqua potabile: gli importi
L’importo massimo delle spese su cui determinare l’agevolazione è fissato a:
- 1.000 euro per ciascun immobile, per le persone fisiche;
- 5 mila euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali (compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti).
A chi spetta il bonus
Il credito d’imposta, come anticipato, è riconosciuto a:
- persone fisiche;
- soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni e agli enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti.
Il bonus spetta ai soggetti citati che sostengono le spese agevolabili su immobili posseduti o detenuti in base ad un titolo idoneo.
Trattasi, nello specifico, di quanti:
- Posseggono l’immobile in qualità di proprietari o titolari di altro diritto reale;
- Sono titolari di contratto di locazione, affitto d’azienda e comodato d’uso.
Nelle ipotesi di comproprietà, contitolarità di altro diritto reale e contitolarità del contratto di locazione, affitto e comodato d’uso, il credito d’imposta è ripartito tra gli aventi diritto in misura proporzionale alle spese effettivamente sostenute da ciascuno di essi.
Come si utilizza il credito di imposta
A seconda del tipo di contribuente cambia la modalità di utilizzo del credito d’imposta, come descritto in tabella.
Contribuente | Modalità di utilizzo del credito d’imposta |
---|---|
Persona fisica non esercente attività d’impresa o di lavoro autonomo | Dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di sostenimento delle spese agevolabili e in quelle successive fino a quando non se ne conclude l’utilizzo |
Altri soggetti beneficiari | Compensazione tramite modello F24 |
Da notare che il bonus spetta nel limite complessivo di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022, nonché nel limite di 1,5 milioni di euro per l’anno 2023.
Comunicazione spese agevolabili
Per poter legittimamente fruire del credito d’imposta i soggetti interessati sono tenuti ad inviare un’apposita comunicazione telematica all’Agenzia Entrate, avente ad oggetto l’ammontare delle spese che danno diritto al bonus.
Il modello da utilizzare per la comunicazione (e le relative istruzioni) sono disponibili collegandosi a “agenziaentrate.gov.it – Cittadini – Agevolazioni – Bonus acqua potabile – Modello e istruzioni”.
Bonus acqua potabile: come inviare le spese effettuate
Invio del modello
Il modello chiamato “COMUNICAZIONE DELLE SPESE PER IL MIGLIORAMENTO DELL’ACQUA POTABILE” dev’essere trasmesso all’Agenzia delle entrate direttamente dal beneficiario (o tramite un intermediario), utilizzando uno dei seguenti canali:
- Servizio web disponibile nell’area riservata del portale “agenziaentrate.gov.it – Cittadini – Agevolazioni – Bonus acqua potabile – Modello e istruzioni” (una volta effettuato l’accesso all’area riservata, la piattaforma è raggiungibile seguendo il percorso “Servizi – Agevolazioni – Credito di imposta per il miglioramento dell’acqua potabile”);
- Canali telematici dell’Agenzia Entrate, nel rispetto dei requisiti definiti dalle specifiche tecniche.
Una volta presentata la comunicazione il sistema rilascia una ricevuta che ne attesta la presa in carico, ovvero lo scarto alla luce dei controlli formali dei dati in essa contenuti.
Scadenza invio 28 Febbraio 2024
La comunicazione dei costi sostenuti può essere presentata dal 1° febbraio al 28 febbraio dell’anno successivo a quello di sostenimento delle spese agevolabili.
Di conseguenza, i soggetti interessati hanno tempo entro oggi 28 febbraio per segnalare all’AE le spese meritevoli del bonus, sostenute nel 2023.
Documentazione delle spese sostenute
Le spese di cui si è fatto carico il contribuente devono essere documentate da una fattura elettronica o un documento commerciale contenente il codice fiscale del soggetto che richiede il credito.
Per i privati e in generale i soggetti diversi da quelli esercenti attività d’impresa in regime di contabilità ordinaria, il pagamento dev’essere effettuato con versamento bancario o postale, ovvero con altri sistemi di pagamento diversi dai contanti.
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