Con l’entrata in vigore della Legge di bilancio 2024 (L. 30 dicembre 2023 numero 213) si è completato il quadro degli aiuti e bonus 2024, in vigore quindi quest’anno.
In particolare si segnalano le misure su mutui, bollette, acquisto di beni di prima necessità e rette degli asili nido, senza dimenticare la riduzione dei contributi previdenziali ed assistenziali a carico delle lavoratrici madri.
A tutto questo si aggiungono le misure che hanno raccolto il testimone del Reddito e della Pensione di cittadinanza, questi ultimi abrogati a decorrere dal 1° gennaio 2024. Stiamo parlando dell’Assegno di inclusione e del Supporto per la formazione e il lavoro, introdotti dal Decreto Lavoro.
Ecco di seguito un’analisi dettagliata dei principali sussidi ed agevolazioni contemplati dalla normativa per il 2024.
Indice
Fondo mutui prima casa
Tra i bonus 2024, citiamo anzitutto il Fondo Prima Casa si rivolge a tutti i cittadini che, alla data di presentazione della domanda di mutuo per l’acquisto della prima casa, non siano proprietari di altri immobili ad suo abitativo (anche all’estero), salvo il caso in cui il mutuatario abbia acquisito la proprietà per successione causa morte, anche in comunione con altro successore, e che siano ceduti in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli.
L’ammontare del finanziamento non deve eccedere i 250 mila euro.
Il Fondo, in particolare, prevede una garanzia pubblica del 50% sul mutuo per l’acquisto della prima casa.
Categorie prioritarie
Alle seguenti categorie di soggetti è riconosciuta priorità nell’accesso al Fondo oltre all’applicazione di un tasso effettivo globale non superiore al tasso effettivo globale medio (TEGM) pubblicato trimestralmente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze:
- giovani coppie coniugate ovvero conviventi more uxorio che abbiano costituito nucleo da almeno due anni;
- nuclei familiari mono-genitoriali con figli minori conviventi;
- conduttori di alloggi di proprietà degli istituti autonomi per le case popolari comunque denominati;
- giovani di età inferiore a trentasei anni.
Sul punto è intervenuta la Manovra 2024 prevedendo all’articolo 1 comma 9, per l’anno corrente, l’inclusione tra le categorie prioritarie di:
- nuclei familiari che includono tre figli di età inferiore a 21 anni con un Isee non superiore a 40 mila euro annui (articolo 1, comma 9, lettera a);
- nuclei familiari con quattro figli di età inferiore a 21 anni ed Isee non superiore a 45 mila euro annui (articolo 1, comma 9, lettera b);
- nuclei familiari con cinque o più figli di età inferiore a 21 anni ed Isee non eccedente i 50 mila euro annui (articolo 1, comma 9, lettera c).
Per i citati nuclei familiari, di cui all’articolo 1, comma 9, lettere a), b) e c) con riguardo alle domande di finanziamento con limite di finanziabilità (comprensivo degli oneri accessori) superiore all’80%, presentate a decorrere dal trentesimo giorno dalla data di entrata in vigore della Manovra 2024 e fino al prossimo 31 dicembre, la garanzia del Fondo Prima Casa è rilasciata nella misura massima:
- dell’80% della quota capitale, per i nuclei familiari di cui all’articolo 1, comma 9, lettera a);
- dell’85% della quota capitale, per i nuclei previsti dall’articolo 1, comma 9, lettera b);
- del 90% della quota capitale, per i nuclei di cui all’articolo 1, comma 9, lettera c).
Garanzia all’80%
Il Decreto Sostegni-bis (D.L. 25 maggio 2021 numero 73) ha previsto la possibilità di richiedere l’innalzamento della garanzia pubblica all’80%, per tutti coloro che, rientrando nelle categorie prioritarie, hanno un Isee non superiore a 40 mila euro e richiedono un mutuo superiore all’80% del prezzo d’acquisto dell’immobile, comprensivo degli oneri accessori.
La previsione in parola, già prorogata fino al 31 dicembre 2023 ad opera del D.L. 29 settembre 2023 numero 132, è stata ulteriormente estesa fino al prossimo 31 dicembre dall’articolo 1, comma 7 dell’ultima Legge di bilancio.
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Carta spesa Dedicata a te
Introdotta dalla Manovra 2023 (articolo 1, commi 450 – 451-bis) la Carta Dedicata a Te si concretizza in un sussidio, riconosciuto a mezzo di un’apposita carta elettronica di pagamento nominativa rilasciata da Poste Italiane, a beneficio dei soggetti titolari di un Isee pari o inferiore a 15 mila euro. Questo aiuti rientra quindi tra i bonus 2024.
Nello specifico, la Carta è utilizzata per l’acquisto di beni di prima necessità, carburanti o, in alternativa alle due categorie citate, abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale.
La recente Legge di bilancio (articolo 1, comma 2) ha rifinanziato la misura con 600 milioni di euro a valere per l’anno 2024.
Bonus bolletta Luce
La Manovra 2024 riconosce per il primo trimestre dell’anno corrente un contributo straordinario ai clienti domestici titolari di bonus sociale elettrico, con le stesse modalità di cui all’articolo 3, comma 1, del Decreto – legge 30 marzo 2023 numero 34, convertito, con modificazioni dalla Legge 26 maggio 2023 numero 56.
La misura in parola può contare su un’autorizzazione di spesa di 200 milioni di euro per quest’anno.
Fondo alimentare persone indigenti
In considerazione del permanere di condizioni di disagio sociale ed economico, il Fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti, di cui all’articolo 58 del Decreto – legge 22 giugno 2012, numero 83, convertito, con modificazioni, dalla Legge 7 agosto 2012 numero 134, è incrementato, per l’anno 2024, di 50 milioni di euro.
Bonus 2024: asilo nido
Previa domanda all’Inps è possibile fruire, nell’anno 2024, del bonus per la frequenza di asili nido. Introdotto dalla Legge 232 del 2016, si tratta di un supporto alle famiglie nel pagamento delle rette per la frequenza di asili nido pubblici o privati autorizzati, ovvero per le forme di assistenza domiciliare in favore dei bambini al di sotto dei tre anni di età, affetti da gravi patologie croniche.
Il contributo per il nido rientra quindi a pieno titolo nella mappa dei bonus 2024, ed è riconosciuta direttamente ai soggetti beneficiari secondo una somma – base pari a 1.500,00 euro annui, cui si sommano:
- 1.500,00 euro in presenza di un Isee fino a 25 mila euro;
- 1.000,00 euro a fronte di un Isee da 25.001 a 40 mila euro.
Cosa cambia con la Manovra 2024
Anche per il bonus nido si segnala un intervento della Manovra 2024 che all’articolo 1, comma 177, lettera b), fissa a 2.100 euro la somma aggiuntiva, determinando così un contributo totale di 3.600,00 euro annui (somma – base 1.500,00 + 2.100,00 di bonus supplementare).
L’incremento in questione spetta con riguardo ai nati a decorrere dal 1° gennaio 2024 in nuclei familiari con Isee fino a 40 mila euro, dove è già presente almeno un figlio di età inferiore ai dieci anni.
Bonus mamme lavoratrici 2024
Sempre in tema di bonus 2024, l’ultima Legge di bilancio ha introdotto un abbattimento totale dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico delle lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato con tre o più figli. E’ anche detto sgravio al 100% per le mamme lavoratrici.
La riduzione contributiva, nel rispetto comunque di un tetto massimo annuo di tremila euro, spetta per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 e, in ogni caso, fino al mese di compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo.
In via sperimentale, con riguardo ai periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, l’esonero in argomento è garantito anche alle lavoratrici madri di due figli, sempre con contratto a tempo indeterminato. In quest’ipotesi la riduzione contributiva è riconosciuta fino al mese di compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo.
Il Decreto Lavoro (D.L. 4 maggio 2023 numero 48) ha introdotto a partire dal 1° gennaio 2024 l’Assegno di inclusione quale misura di contrasto alla povertà, fragilità ed esclusione sociale delle fasce deboli della popolazione.
Previa domanda ed in presenza dei requisiti patrimoniali, di residenza, cittadinanza, soggiorno, Isee, reddito familiare, nonché di composizione del nucleo familiare, spetta un sussidio (erogato attraverso la Carta di inclusione, strumento di pagamento elettronico ricaricabile) comunque non inferiore a 480 euro annui.
Sempre il Decreto Lavoro ha previsto dal 1° settembre 2023 l’erogazione di un’indennità mensile da parte dell’Inps, pari a 350 euro (per un massimo di dodici mensilità non rinnovabili) a beneficio di quanti partecipano a progetti di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro e di politiche attive del lavoro comunque denominate.
La prestazione in parola, denominata Supporto per la formazione e il lavoro, è anch’essa riconosciuta, previa istanza all’Inps, in presenza di una serie di requisiti personali ed economico – patrimoniali del soggetto beneficiario.
Bonus psicologo
Tra i bonus 2024 è confermato anche il contributo per sessioni di psicoterapia per i cittadini fino a una certa soglia Isee. Sono infatti stati sbloccati i fondi da 5 milioni di euro per il 2023 e rifinanziato con soli 8 milioni per quest’anno.
Il contributo massimo arriverà a:
– 1.500 euro, e sarà valido per chi ha un Isee inferiore a 15.000 euro, con un massimo di 50 euro per ogni seduta;
– 1.000 euro per Isee compresi tra 15.000 e 30.000 euro, sempre con limite massimo di 50 euro per seduta;
– 500 euro per chi ha un Isee tra 30.000 e 50.000 euro.
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