Con il Messaggio numero 2397 del 13 giugno 2022 l’Istituto ha fornito infatti le prime istruzioni per l’esposizione del relativo credito, da parte dei datori di lavoro, sul flusso Uniemens. Nel Messaggio si legge che le istruzioni per l’erogazione del bonus 200 euro per le categorie per le quali sarà erogato direttamente dall’Inps arriveranno con una successiva circolare.
Vediamo quindi nei prossimi paragrafi i primi chiarimenti dell’Istituto, e le istruzioni operative rivolte ai datori di lavoro per le sezioni del flusso Uniemens.
Bonus 200 euro: tutti i beneficiari e come viene erogato, categoria per categoria
Bonus 200 euro nel Decreto Aiuti
Com’è noto, l’articolo 31 del Decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50 ha istituito un’indennità una tantum per i lavoratori dipendenti, il cosiddetto bonus 200 euro. Il bonus non è però rivolto a tutti i dipendenti. Il testo dell’articolo 31 recita infatti:
“Ai lavoratori dipendenti di cui all’articolo 1, comma 121, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, non titolari dei trattamenti di cui all’articolo 32 e che nel primo quadrimestre dell’anno 2022 hanno beneficiato dell’esonero di cui al predetto comma 121 per almeno una mensilità, è riconosciuta per il tramite dei datori di lavoro nella retribuzione erogata nel mese di luglio 2022, una somma a titolo di indennità una tantum di importo pari a 200 euro. Tale indennità è riconosciuta in via automatica, previa dichiarazione del lavoratore di non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 32, commi 1 e 18.“
La Legge 30 dicembre 2021 numero 234 (Legge di Bilancio 2022) ha previsto in via eccezionale per i periodi di paga dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022 un esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti, a carico del lavoratore, corrispondente a 0,8 punti percentuali. Il suddetto sgravio contributivo è riservato a quanti totalizzano una retribuzione imponibile ai fini previdenziali, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non eccedente i 2.692,00 euro, maggiorata per la competenza del mese di dicembre del rateo di tredicesima.
In base a quanto stabilito dal Decreto Aiuti, quindi, possono accedere al bonus solo quei dipendenti che nei primi 4 mesi del 2022 hanno beneficiato dello sgravio previsto dalla Legge di Bilancio 2022 per almeno una mensilità, e che abbiano una retribuzione imponibile ai fini previdenziali pari o inferiore a 2.692,00 euro mensili, parametrato su tredici mensilità.
L’Inps precisa che possono comunque accedere all’indennità “tutti i lavoratori dipendenti di datori di lavoro, pubblici e privati, a prescindere dalla circostanza che assumano o meno la natura di imprenditore.“
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Bonus 200 euro dipendenti: istruzioni Inps
Sempre secondo il sopraccitato articolo 31 si stabilisce che l’indennità “è riconosciuta per il tramite dei datori di lavoro nella retribuzione erogata nel mese di luglio 2022” e che “nel mese di luglio 2022, il credito maturato per effetto dell’erogazione dell’indennità […] è compensato attraverso la denuncia” Uniemens.
Questa indennità verrà erogata quindi in automatico dal datore di lavoro, c’è tuttavia una condizione alla quale bisogna sottostare: “Tale indennità – si legge nell’articolo – è riconosciuta in via automatica, previa dichiarazione del lavoratore di non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 32, commi 1 e 18”.
I lavoratori che hanno diritto all’indennità devono quindi produrre un’autodichiarazione nella quale si indica che gli stessi non sono beneficiari di:
- uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione;
- Reddito di Cittadinanza.
Questo perché queste due categorie riceveranno già il bonus in automatico.
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Bonus 200 euro dipendenti: cosa fare in caso di più rapporti di lavoro
L’Inps ha chiarito nel messaggio numero 2397 che il lavoratore, “laddove titolare di più rapporti di lavoro, potrà chiedere il pagamento dell’indennità una tantum a un solo datore di lavoro, dichiarando a quest’ultimo di non avere fatto analoga richiesta ad altri datori di lavoro.“
In questo caso quindi, oltre all’autodichiarazione di cui al paragrafo precedente, occorrerà dichiarare al datori di lavoro al quale si intende chiedere il bonus di non averlo già richiesto agli altri.
Se risulterà che per lo stesso lavoratore più datori di lavoro avranno corrisposto il bonus da 200 euro, l’Inps provvederà a comunicare a ciascun datore di lavoro interessato la quota parte dell’indebita compensazione effettuata, per la restituzione all’Istituto e il recupero verso il dipendente. L’importo indebitamente riconosciuto al lavoratore, ai fini del recupero, sarà suddiviso in parti uguali tra i diversi datori di lavoro interessati alla restituzione.
Scarica il Messaggio Inps numero 2397 in pdf
Bonus 200 euro dipendenti: istruzioni per i datori di lavoro
L’erogazione dell’indennità una tantum genererà un credito che il datore di lavoro potrà compensare in sede di denuncia contributiva mensile. All’interno del Messaggio Inps numero 2397 sono presenti le istruzioni per la compilazione delle sezioni del flusso Uniemens:
- <PosContributiva>
- <PosPA> per i datori di lavoro di lavoratori iscritti alla Gestione Pubblica;
- <PosAgri> per i datori di lavoro agricoli.
Per quanto riguarda le istruzioni contabili, l’Inps comunica che al fine di rimborsare i datori di lavoro che hanno erogato il bonus 200 euro è stato istituito il conto GAZ30141 – per rilevare l’indennità una tantum corrisposta ai lavoratori dipendenti di cui all’art. 1, comma 121 della L.234/2021 anticipata dai datori di lavoro tenuti alla presentazione delle denunce Uniemens – art. 31, comma 1, del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50.
Lo stesso conto verrà utilizzato per la rilevazione delle indennità una tantum corrisposte ai dipendenti iscritti alle Gestioni dei dipendenti pubblici e ai lavoratori dipendenti del settore agricolo.
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