Bonus 200 euro: come funziona per lavoratori neo assunti

Paolo Ballanti 29/07/22
Recentemente convertito in Legge 15 luglio 2022 numero 91, il Decreto Aiuti (D.L. 17 maggio 2022 numero 50) ha previsto un bonus di 200 euro una tantum da riconoscere a lavoratori dipendenti, pensionati e ad una vasta platea di altri soggetti, tra cui figurano i nuclei beneficiari del Reddito di Cittadinanza e quanti percepiscono le indennità di disoccupazione NASpI e DIS-COLL.

L’erogazione del bonus in favore dei dipendenti avverrà da parte del singolo datore di lavoro, il quale anticiperà in busta paga l’importo, salvo poi recuperarlo sui contributi da versare all’INPS con modello F24.

La platea degli aventi diritto comprende tutti coloro che sono in forza nel mese di luglio 2022 ed hanno altresì presentato all’azienda una dichiarazione in cui attestano di non essere già titolari del bonus in quanto pensionati o destinatari del Reddito di Cittadinanza.

Un fac-simile di dichiarazione è stato diffuso dall’INPS con il Messaggio del 24 giugno 2022 numero 2559. Lo stesso Istituto ha poi fornito alcuni importanti chiarimenti sul diritto al bonus 200 euro con la Circolare sempre del 24 giugno 2022, numero 73.

Posto che la quasi totalità dei dipendenti riceverà l’indennità una tantum nelle prossime settimane con la retribuzione di competenza di luglio (erogata di norma ad agosto), analizziamo in dettaglio come avviene il pagamento in favore di coloro che sono stati assunti negli ultimi mesi, quali sono i requisiti richiesti e come devono comportarsi lavoratori ed aziende interessate.

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Bonus 200 euro neo assunti: requisiti

Il Decreto Aiuti nel disciplinare all’articolo 31 il bonus 200 euro in favore dei lavoratori dipendenti, non fa alcuna differenza tra lavoratori già in forza all’inizio dell’anno e quanti sono stati assunti nei successivi mesi del 2022.

I requisiti per poter legittimamente fruire dell’indennità sono, ricordiamolo:

  • Essere in forza nel mese di luglio 2022;
  • Aver beneficiato della riduzione pari allo 0,80% dei contributi previdenziali a carico dipendente (introdotta dalla Manovra 2022) nel periodo 1° gennaio – 23 giugno 2022;
  • Aver presentato all’azienda una dichiarazione in cui si attesta di non essere titolare della prestazione in quanto pensionato o beneficiario del Reddito di Cittadinanza.

Bonus 200 euro, neo assunti in forza nel mese di luglio

Il bonus 200 euro spetta anche ai lavoratori neoassunti nel corso del 2022, a patto che siano in forza nel mese di luglio.

La Circolare INPS numero 73 sottolinea infatti che l’indennità deve essere erogata a condizione che sussista “il rapporto di lavoro (a tempo determinato o indeterminato) nel mese di luglio”.

Bonus 200 euro neo assunti: esonero contributi 0,80%

Tra i requisiti obbligatori per aver diritto all’indennità una tantum di 200 euro, figura l’aver beneficiato, per almeno un mese, della riduzione dei contributi previdenziali a carico del lavoratore, pari allo 0,80%, nel periodo 1° gennaio – 30 aprile 2022 (data, quest’ultima, estesa al 23 giugno ad opera della Circolare INPS numero 73).

L’esonero 0,80%, ricordiamolo, è stato introdotto in via eccezionale per i periodi di paga dal 1° gennaio 2022 al prossimo 31 dicembre, ad opera dell’ultima legge di bilancio (Legge 30 dicembre 2021 numero 234).

Possono accedervi i dipendenti con retribuzione imponibile ai fini previdenziali, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non superiore ad euro 2.692,00.

Mentre i datori di lavoro possono agevolmente verificare quali lavoratori hanno beneficiato dell’esonero, se gli stessi sono stati in forza ininterrottamente dal 1° gennaio scorso, lo stesso non si può dire per i lavoratori neoassunti.

Si pensi a chi ha avviato il rapporto in data 1° luglio 2022. In questa ipotesi risulta naturalmente rispettato il requisito dell’essere in forza nel mese di luglio, ma cosa dire dell’esonero 0,80%?

In tal caso assume importanza la dichiarazione resa dal lavoratore, secondo il fac-simile diffuso dall’INPS con il Messaggio del 24 giugno 2022 numero 2559.

Nel sottoscrivere la dichiarazione, l’interessato attesta infatti di “essere consapevole che l’indennità una tantum di 200 euro spetta ai lavoratori destinatari dell’esonero di cui alla legge n. 234/2021 (esonero di 0,8 punti percentuali sulla quota a carico del lavoratore)”.

Per verificare di aver fruito dello sgravio introdotto dalla Manovra 2022 il dipendente potrà:

  • Passare in rassegna i cedolini pagati elaborati dal precedente datore di lavoro, al fine di ricercare la voce di sgravio 0,80%;
  • In alternativa, sincerarsi direttamente con il precedente datore di lavoro, sull’effettivo riconoscimento dell’esonero in parola.

Bonus 200 euro: beneficiari e come e quando viene erogato, categoria per categoria

Bonus 200 euro per chi non ha fruito della riduzione 0,80% 

Una casistica possibile è quella del lavoratore neo-assunto che, nel periodo dal 1° gennaio al 23 giugno 2022, non ha fruito dell’esonero 0,80% (pur spettante) per un errore del datore di lavoro nell’elaborazione del cedolino.

In questi casi, secondo l’interpretazione fornita dall’INPS con la Circolare numero 73/2022, il bonus 200 euro spetta in quanto il lavoratore ha maturato il diritto alla riduzione 0,80% nel periodo interessato (1° gennaio – 23 giugno) pur non avendola materialmente goduta.

La stessa interpretazione consentirebbe, con tutta probabilità, di includere tra i beneficiari del bonus anche quei lavoratori che, destinatari di un esonero totale dal versamento dei contributi (compresi quelli a loro carico), non hanno fruito dello sgravio 0,80% (non essendo logicamente presenti contributi da abbattere) pur avendone teoricamente diritto.

È il caso, ad esempio, dei dipendenti cosiddetti “svantaggiati” di cui all’articolo 4 comma 1 Legge numero 381/1991, assunti da cooperative sociali di tipo B, per i quali spetta uno sgravio completo dal versamento dei contributi previdenziali, tanto per la parte da trattenere al lavoratore quanto per quella a carico azienda.

Bonus 200 euro, neo assunti con più rapporti di lavoro

La normativa (articolo 31, comma 2, Decreto – legge numero 50/2022) afferma chiaramente che il bonus 200 euro spetta “ai lavoratori dipendenti una sola volta, anche nel caso in cui siano titolari di più rapporti di lavoro”.

Di conseguenza, il lavoratore titolare di più contratti, dovrà “presentare la dichiarazione” al solo “datore di lavoro che provvederà al pagamento dell’indennità” (così l’INPS nella Circolare numero 73/2022).

Facciamo l’esempio del lavoratore Mario, assunto il 1° maggio 2022 dall’azienda Beta. Avendo fruito dell’esonero 0,80% presso Beta ed essendo in forza in luglio, Mario avrebbe diritto al bonus 200 euro.

Tuttavia, dal 1° settembre 2014, Mario ha attivo un altro rapporto di lavoro con l’azienda Gamma.

Mario, a questo punto, scegliendo di ricevere il bonus 200 euro da Gamma, dovrà:

  • Presentare a Gamma la dichiarazione di cui al Messaggio INPS numero 2559;
  • Non presentare alcuna dichiarazione a Beta che, in assenza del documento, non potrà riconoscere il bonus 200 euro.

Nell’ipotesi in cui dovesse comunque risultare, per il medesimo lavoratore dipendente, che più datori di lavoro abbiano compensato in UniEmens l’indennità di 200 euro, l’INPS “comunicherà a ciascun datore di lavoro interessato la quota parte dell’indebita compensazione effettuata, per la restituzione all’Istituto e il recupero verso il dipendente, secondo le istruzioni che verranno fornite con successivo messaggio” (Circolare INPS numero 73).

Bonus 200 euro: busta paga di luglio

Sempre l’Istituto (Circolare del 24 giugno 2022) precisa che l’indennità dev’essere erogata, sussistendo il rapporto di lavoro nel mese di luglio e gli altri requisiti richiesti dall’articolo 31, con la “retribuzione di competenza del mese di luglio 2022 (anche se erogata ad agosto)”.

Fanno eccezione quanti, in ragione della particolare articolazione dell’orario di lavoro (è il caso dei part-time ciclici con periodi di sospensione dell’attività) o delle previsioni del CCNL applicato, hanno ricevuto il bonus con la retribuzione erogata nel mese di luglio 2022 (anche se di competenza del mese di giugno 2022).

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Paolo Ballanti

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