Consulta lo Speciale sulla Riforma pensioni
Secondo il rapporto dell’istituto con l’introduzione della cosiddetta Quota 100, che consentirebbe ai cittadini di andare in pensione calcolando una somma di età anagrafica e contributi, l’Italia avrebbe subito 750 mila pensionati in più.
Tenendo come soglia di ingresso quella dei 64 anni, l’uscita anticipata dal mercato del lavoro con quota 100 costerebbe 4 miliardi subito il primo anno e altri 8 miliardi e 8 miliardi a regime. Se invece si aggiunge la finestra pensionistica dei 41 anni di contribuzione maturata senza limiti d’età, il costo salirebbe a 11 miliardi il primo anno e 18 miliardi a regime. Per non parlare dei costi per l’aumento delle pensioni minime a 780 euro.
E sempre Tito Boeri si è attestato su una posizione che ha scatenato ancora di più la reazione di Matteo Salvini, che già i giorni scorsi aveva lanciato la frecciatina al presidente dell’Inps, lasciando intendere uno sfratto neanche tanto prossimo dalla sua poltrona. Il presidente Inps ha chiaramente affermato che il sistema pensionistico potrebbe essere a rischio collasso perché ci sono troppe persone anziane in pensione e troppi pochi giovani che invece non hanno un lavoro (e non possono quindi garantire i contributi necessari). Un sistema che ha bisogno degli immigrati regolari che apportano il loro contributo al sistema.
E ha aggiunto: “La storia ci insegna che quando si pongono forti restrizioni all’immigrazione regolare, aumenta l’immigrazione clandestina e viceversa: in genere, a fronte di una riduzione del 10% dell’immigrazione regolare, quella illegale aumenta dal 3 al 5%”. In presenza di decreti flussi del tutto irrealistici” la domanda di lavoro immigrato si riversa sull’immigrazione irregolare di chi arriva in aereo o in macchina, non coi barconi ma coi visti turistici, e rimane in Italia a visto scaduto”.
Parole che appunto hanno irritato il leghista Salvini, che si certo non può accogliere con plauso le parole di Boeri e che ha risposto polemicamente su Twitter: Vive su Marte?”.
Boeri sulle pensioni intanto ha fatto parlare i dati, presentandoli nel suo rapporti, da cui emerge come Quota 100 pura costerebbe fino a 20 miliardi all’anno, quota 100 con 64 anni minimi di età fino a 18 miliardi annui, che si ridurrebbero a 16 alzando il requisito anagrafico a 65 anni, quota 100 con 64 anni minimi di età e il mantenimento della legislazione vigente per quanto riguarda i requisiti di anzianità contributiva indipendenti dall’età costa fino a 8 miliardi”, ha spiegato. Ha però aggiunto: “Possiamo tuttavia permetterci una maggiore flessibilità di quella consentita dalla riforma Fornero” accelerando la transizione al metodo contributivo.
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