Bitcoin e la bull run all’orizzonte: ecco lo scenario attuale

Redazione 18/05/22
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Un po’ tutti gli appassionati di economia e di finanza, abituati a investire sulle criptovalute come Bitcoin con Plus500, piattaforma valida e sicura, sanno alla perfezione come gli equilibri siano molto precari quando c’è di mezzo la valuta digitale più famosa al mondo.

Insomma, non è facile fare sempre la scelta giusta e qualche mossa potrebbe rivelarsi infelice. Non c’è da preoccuparsi, dal momento che le criptovalute sono per loro natura decisamente volatili. Ci sono però buone e importanti notizie, da non prendere sottogamba, che riguardano proprio Bitcoin.

Bitcoin e l’halving: qual è la situazione

Secondo gli esperti, la valuta digitale più nota al mondo sembra sia ormai indirizzata verso una riduzione, per l’ennesima volta, del suo tasso di inflazione. Sta crescendo il numero di addetti ai lavori convinti che tale situazione ben presto si tradurrà in un altro aumento dei prezzi di natura parabolica.

Ad esempio, un profilo Twitter, denominato Progress Until Next Halving, che si dedica a controllare il tempo che serve prima che le varie ricompense per i blocchi di Bitcoin subiscano un nuovo taglio del 50%, ha pubblicato un post piuttosto interessante.

All’interno del tweet, infatti, veniva specificato come la rete sia praticamente al 50% della strada intrapresa verso il prossimo halving, che è stato fissato a calendario tra 730 giorni. Bisogna mettere in evidenza come la rete della criptovaluta più famosa in tutto il mondo viene organizzata da parte di quei soggetti che vengono ribattezzati “miner”.

Questi ultimi sono deputati al pagamento di bollette particolarmente care in riferimento al consumo di energia elettrica per provvedere alla realizzazione dei blocchi e per ottenere in cambio le ricompense. Queste ultime non sono altro che serie di Bitcoin, che adesso ha un valore inferiore a 30 mila euro, del tutto nuovi che vengono consegnate ai miner e che diminuiscono di continuo.

L’importanza degli halving di Bitcoin

Nel momento in cui la rete della ben nota valuta digitale è stata implementata nel 2009 per la prima volta nella sua storia, ecco che ciascun blocco lanciava 50 Bitcoin. Da quel momento ci sono tre date che hanno segnato tale percorso. Il 2012, dove c’è stato il primo halving che ha ridotto tale soglia a 25 Bitcoin, mentre quattro anni dopo si è arrivati a dimezzare tale somma, pari a 12.5 Bitcoin. L’ultimo halving è avvenuto nel 2020, tagliando ancora una volta tale valore del 50%, che adesso è pari a 6.25 Bitcoin.

Il prossimo halving, di conseguenza, dovrebbe con ogni probabilità svolgersi nel mese di marzo del 2024 e, di conseguenza, dovrebbe apportare un altro taglio a tale cifra, portandola a soli 3,125 Bitcoin.

Tutti questi eventi, che sono stati oggetto di programmazione all’interno del software di Bitcoin e poi pianificati fin dal momento in cui è nata questa rete, rivestono un ruolo di importanza capitale. Svolgono una funzione fondamentale in riferimento alla determinazione del valore della ben nota valuta digitale. E ogni volta che si verifica un halving, ecco che l’inflazione dell’asset subisce un taglio del 50%.

Un altro aspetto molto importante legato agli halving di Bitcoin è che rappresenta la base del ben noto modello stock-to-flow. Quest’ultimo si pone come obiettivo di riuscire a prevedere il prezzo della valuta digitale nel corso dei prossimi anni, fino ad arrivare al 2026.

Si tratta di un modello quantitativo che si è deciso di usare a partire dai primi tre mesi del 2019 ed è arrivato a concordare, quasi a sorpresa, con il prezzo storico di Bitcoin, provocando un andamento di natura parabolica di Bitcoin dopo ciascun halving che viene effettuato.

Redazione

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