Al di là delle comunicazioni dal sapore vagamente populistico e della legittima bile degli aspiranti – docenti , ci tocca-ahimè!- rammentatre che prima di intraprendere una qualsiasi azione giudiziale occorre trovare l’appiglio normativo che consenta di ottenere il rimborso da parte del Ministero!
Purtroppo ad oggi non esiste alcuna norma, regolamento, decreto che consenta l’ipotesi di rimborso per spese sostenute a causa di prove concorsuali rinviate: il rinvio disposto, causa maltempo, configurerebbe un interesse pubblico che rende legittimo e giustificato il rinvio!
In un ipotetico giudizio, molto probabilmente il Ministero la passerebbe liscia: sia perchè non c’è alcuna norma – nemmeno rinvenibile per analogia! – che tuteli il concorrente dinnanzi alla scelta dell’amministrazione di rinviare le prove concorsuali, sia perchè la scelta didcrezionale del Ministro è -almeno formalmente! – volta ad evitare rischi di scarsa e pericolosa mobilità e per agevolare la massima partecipazione dei concorrenti.
Cosa dire dunque? I partecipanti al Concorso possono inviare i moduli per il rimborso: non si sa mai che il Ministero- in un impeto di generosità- scelga di pagare!
In punto di diritto, però, è dovere di chi scrive, dirla franca: pare purtroppo che rinvio e spese inutili di viaggio configurino quasi un rischio tipico del concorsista!
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