Dopo mesi di sondaggi, indagini demoscopiche, rilevazioni e dati statistici, dunque, i guru che fiancheggiano Berlusconi nelle sue decisioni politiche hanno definito il “ritorno al passato” come la carta migliore per rilanciare il centrodestra italiano il quale, comunque, anche nel suo periodo di minore forza elettorale, è comunque riuscito ad andare al governo insieme agli “avversari” del Partito democratico.
E’ stato lo stesso Berlusconi, attraverso un messaggio sulla sua pagina ufficiale di Facebook, a rendere ufficiale una scelta che era già nell’aria da diverso tempo. Questo il messaggio integrale pubblicato sul profilo del Cav: “Abbiamo deciso di tornare a Forza Italia perché vorremmo, come ci riuscì 20 anni fa, rivolgerci ai giovani e ai protagonisti del mondo del lavoro per chiedere di interessarsi al nostro comune destino. Non è giusto che solo alcuni si interessino del nostro Paese e gli altri guardino da lontano criticando chi invece si impegna. Spero che con il lancio di Forza Italia nel mese di settembre possano aggiungersi a noi tanti italiani con il loro entusiasmo e loro passione.”
Oltre a qualche piccolo refuso nella pubblicazione, dunque, pare sia già iniziato il reclutamento tra le fila di Forza Italia 2.0, con il Pdl che, in tutta fretta, si appresta ad andare in soffitta dopo l‘annuncio a sorpresa del 2008 a piazza San Babila, a poche settimane dalle elezioni politiche che videro sconfitto il candidato del centrosinistra Walter Veltroni.
L’appuntamento più atteso, però, per Berlusconi è un altro, e arriverà ben prima di settembre: il 30 luglio, come risaputo, è infatti fissata l’udienza della Cassazione che dovrà pronunciarsi sul processo Mediaset, dove l’ex premier è già stato condannato sia in primo grado che in appello, con tanto di interdizione dai pubblici uffici.
Se il responso della Suprema Corte sarà sfavorevole al Cavaliere, dunque, è possibile che la nuova versione di Forza Italia non riesca a vedere la luce. In caso contrario, qualora la Cassazione finisca per rinviare le carte in Appello o, ancor più incredibilmente, decida di annullare la sentenza senza rinvio, allora la vecchia-nuova creatura di Berlusconi potrà cercare di ripercorrere i fasti della versione originale.
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Guarda il video che annuncia la rivoluzione del predellino nel 2008: la nascita del Pdl
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