Tutto nelle previsioni, dunque. E non deve stupire che l’artefice dell’iniziativa sia nientemeno che la berlusconiana più sfegatata oltre il terzo grado di parentela del Cavaliere, quella Michaela Biancofiore che per foga apologetica nei confronti del leader più discusso potrebbe far invidia allo stesso Niccolò Ghedini.
Così, dopo il capolavoro della candidatura a premio Nobel per la pace, sicuramente sfuggito per la lobby svedese, ora abbiamo anche la battaglia per affidargli la massima carica dello Stato, e, di riflesso, anche la guida del Csm. Un quadro ai limiti dell’Apocalisse di san Giovanni Apostolo, che però pare tutt’altro che preoccupare la pasdaran Pdl e certo numero di fiancheggiatori che cercano di spingere il Cav nelle fasi decisive per la corsa al Colle.
Quella della Biancofiore, in realtà, è una battaglia di cui Bersani, Vendola e perché no anche Grillo dovrebbero essere grati perché, come attesta senza remore la berlusconiana doc “l’unico modo per aspirare ad un governo di sinistra e ad una netta vittoria in futuro, è eleggere Berlusconi al Quirinale. In caso contrario, tra due mesi sarà lui il nuovo Presidente del consiglio italiano.”
Chiaroveggenza, realpolitik, un accennato culto della personalità o semplicemente una smodato bisogno di farsi notare dal proprio capopartito: senza dubbio berlusconialquirinale.org suscita sentimenti numericamente contrapposti alle poche schermate che offre alla navigazione.
Ridotte, sì, ma succulente: basta aprire la home per imbattersi nella lettera d’intenti della promotrice dell’iniziativa, un atto d’amore e insieme una supplica: a confronto, Petrarca finisce per sembrare un cantante da Festivalbar. “Il presidente Silvio Berlusconi, che ha quasi vinto le elezioni, ha dimostrato durante tutto il periodo perso in tatticismi da parte della sinistra radicale di avere un solo interesse: l’Italia e gli italiani. Silvio Berlusconi sarebbe uno straordinario Presidente della Repubblica e, in fondo, lo sanno anche i rappresentanti della sinistra che lo hanno conosciuto e frequentato dalla sua discesa in campo del ’94.”
Insomma, l’unica via del riscatto nazionale passa da Arcore, non ci sono alternative che tengano: “Nessuno più di lui sarebbe vero Garante dell’Unità dello Stato, vero padre della Patria, vero paladino dell’Italia e degli italiani, come le cancellerie estere sanno bene e temono. Silvio Berlusconi sarebbe interprete autentico del ruolo sopra le parti che spesso ha dimostrato anche da Presidente del Consiglio. Basti pensare alla nomina di Lucia Nunziata – letterale, ndr – a Presidente della Rai durante il suo mandato.”
Chiusa questa struggente dichiarazione, è possibile scorrere in rassegna i comitati per il supporto della candidatura, che spuntano dall’Alto Adige – dove la Biancofiore è di casa – a Catania.
In basso, quindi, è tutto un commentare per esaltare la figura dell’Unto, tra qualche buontempone che ironizza e altri che invece sposano la causa appieno. Notiamo ad esempio un timido Luigi Tasca “mai dico MAI ha usato i suoi ruoli istituzionali e di governo per fini che fossero diversi da quelli indirizzati al bene comune di tutti i cittadini italiani. con mille difficoltà abbiamo fatto negli anni scorsi il legittimo impedimento, ma la metastasi magistratocratica imperversa e sparge schizzi di tumore, qua e la. Berlusconi potrebbe rilanciare all’estero la nostra immagine deturpata. Rinsaldando i rapporti con i cari amici Gheddafi, Putin, Lukashenko, Mubarak e Ben alì riporteremo l’italia nell’olimpo delle nazioni libere e democratiche”, oppure la fedele Tiziana Massaro, che ricorda “Non ha mai licenziato nessuno dalla sua azienda ed è un ottimo padre di famiglia”.
Quindi, le sezioni del sito spiegano dettagliatamente le funzioni costituzionali del Capo dello Stato, mentre una pagina a fianco riprende le gesta di Berlusconi in vita. L’ultima pagina, riguarda i “ragazzi del ’94” guidato da Alessandro Bertoldi, coloro che nacquero nell’anno della discesa in campo del Cavaliere e, oggi, hanno firmato la petizione per spingerlo al Quirinale.“Dio ci ha già aiutati mandandoci Papa Francesco , ora preghiamo perché il Paese trovi la forza di riconciliarsi con atti di riconoscimento reciproco fra la destra e la sinistra, che affidino il governo a Bersani e la Presidenza della Repubblica a Berlusconi.” La lettera non specifica se l’interpellato abbia fornito risposta o se ci stia ancora ragionando su.
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