L’ha ripetuto, stamattina, Marcello Veneziani, sempre sulle colonne del giornale di famiglia, parlando di “comparsate alluvionali in tv”.
In mezzo, è arrivata la sanzione.
“Violazione delle regole di pluralismo politico e di par condicio”, così l’Autorità di Garanzia delle Comunicazioni ha stigmatizzato ieri l’offensiva mediatica del presidente del consiglio, avvenuta venerdì scorso, in prima serata, su cinque telegiornali nazionali.
Condannati il TG1 di Augusto Minzolini e il TG4 di Emilio Fede, alla sanzione pecuniaria massima, ma anche il TG2, il TG5 e Studio Aperto (Italia Uno).
Di seguito, il comunicato stampa diramato da AGCom:
“La Commissione servizi e prodotti dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni nella sua riunione odierna, ha esaminato, anche alla luce degli esposti presentati, la situazione determinatasi nella giornata di venerdì 20 maggio, nella quale si è avuta la trasmissione, in prime time, da parte dei notiziari TG1, TG2, TG5, TG4 e Studio Aperto, di interviste al Presidente del Consiglio.
Sul punto l’Autorità aveva chiesto lo scorso 21 maggio chiarimenti urgenti alle emittenti interessate.
Considerate le osservazioni pervenute da RAI e Mediaset, la Commissione ha ritenuto che le interviste, tutte contenenti opinioni e valutazioni politiche sui temi della campagna elettorale, ed omologhe per modalità di esposizione mediatica, abbiano determinato una violazione dei regolamenti elettorali emanati dalla Commissione parlamentare di Vigilanza e dall’Agcom.
La Commissione ha pertanto deliberato, a maggioranza, di comminare a TG1 e TG4 la sanzione nella misura massima prevista dalla legge (258.230 euro), in quanto recidivi, e sanzioni di 100 mila euro ciascuno a TG2, TG5 e Studio Aperto.
L’Autorità ribadisce che vige il dovere di equilibrio e completezza di informazione fino alla conclusione della campagna elettorale con i ballottaggi in corso.
L’Autorità ha infine chiarito che il divieto di diffusione di sondaggi sulle intenzioni di voto rimane in vigore su tutto il territorio nazionale fino allo svolgimento del secondo turno delle elezioni amministrative.
Roma, 23 maggio 2011”
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