Guida all’autorizzazione Inps obbligatoria per poter fruire dei permessi retribuiti riconosciuti dalla legge 104.
La normativa italiana, grazie all’articolo 33 della famosa Legge 104, riconosce ai lavoratori dipendenti portatori di handicap grave e a coloro che assistono familiari anch’essi con handicap in situazione di gravità, il diritto di assentarsi dal lavoro senza perdere quote di retribuzione.
Il trattamento economico, nei periodi non lavorati, è infatti a carico dell’Inps.
Tuttavia, la legittima fruizione dei permessi in parola è subordinata ad un’apposita procedura di richiesta e successiva autorizzazione da parte dell’Istituto.
La questione non è di poco conto, dal momento che l’assenza dal lavoro giustificata con la fruizione di permessi per cui non è presente l’autorizzazione Inps, comporta non solo spiacevoli conseguenze economiche per il lavoratore ma altresì la riqualificazione delle assenze stesse ad altro titolo, ad esempio attraverso il godimento di ferie (non più utilizzabili per esigenze e bisogni personali del dipendente).
In dettaglio cos’è e come funziona l’autorizzazione Inps ai permessi 104.
Leggi anche > La guida all’utilizzo dei Permessi 104.
Indice
- Permessi 104: autorizzazione Inps obbligatoria
- Come ottenere l’autorizzazione Inps ai permessi 104
- Come effettuare l’invio online in autonomia
- Domanda autorizzazione permessi Inps 104 inviata: cosa fare
- Accoglimento della domanda
- Cosa fare una volta ottenuta l’autorizzazione Inps ai permessi 104?
- Attenzione a non dimenticarsi la scadenza dell’autorizzazione
Permessi 104: autorizzazione Inps obbligatoria
La legittima fruizione dei permessi previsti dalla Legge numero 104/1992, tanto nell’ipotesi di fruizione da parte del lavoratore disabile quanto nei casi di assistenza di familiari con disabilità, è subordinata all’apposita autorizzazione rilasciata dall’Inps.
Per approfondire il tema del sostegno alle persone invalide, titolari di legge 104 in difficoltà consigliamo La tutela dei soggetti disabili una guida a supporto dei familiari e ai professionisti che si occupano dell’assistenza e della tutela di un soggetto disabile.
Come ottenere l’autorizzazione Inps ai permessi 104
Per ottenere l’autorizzazione Inps alla fruizione dei permessi in parola è necessario trasmettere apposita istanza telematica all’Istituto, collegandosi alla piattaforma disponibile su “inps.it – Lavoro – Indennità per permessi fruiti dai lavoratori per assistere familiari disabili in situazione di gravità o fruiti dai lavoratori disabili”.
Per accedere al servizio è necessario possedere le credenziali SPID, CIE o CNS.
In alternativa all’invio telematico è possibile inviare la domanda:
- chiamando il Contact center Inps al numero 803.164 (gratuito da rete fissa) ovvero allo 06.164.164 (da rete mobile);
- avvalendosi dei servizi di enti di patronato e intermediari dell’Istituto, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.
Come effettuare l’invio online in autonomia
Quanti scelgono di trasmettere in autonomia la domanda di permessi all’Inps, una volta raggiunta la pagina di presentazione della piattaforma (seguire il percorso “inps.it – Lavoro – Indennità per permessi fruiti dai lavoratori per assistere familiari disabili in situazione di gravità o fruiti dai lavoratori disabili”) devono cliccare su “Utilizza il servizio” e a seguire:
- inserire le credenziali SPID, CIE o CNS;
- selezionare dal menù a sinistra la voce “Disabilità”;
- nel menù a tendina cliccare su “Permessi Legge 104/1992”.
A questo punto l’utente ha nella colonna di sinistra una serie di voci, tra cui i servizi di:
- acquisizione domanda;
- comunicazione di variazione, per modificare domande già trasmesse;
- annullamento domande;
- consultazione domande, per visualizzare istanze già trasmesse.
Per proseguire nell’invio dell’istanza una volta selezionato “Acquisizione domanda per:” il sistema propone di scegliere tra permessi per lavoratore disabile e permessi, al contrario, per assistenza ai familiari disabili.
Domanda autorizzazione permessi Inps 104 inviata: cosa fare
Inviata la domanda tramite il sito Inps, come appena descritto, ovvero attraverso i canali alternativi (Contact center e intermediari / patronati) è necessario attendere il completamento dell’istruttoria.
I documenti immediatamente disponibili sul portale dell’Istituto una volta trasmessa l’istanza, nello specifico la ricevuta e il riepilogo della domanda, non legittimano infatti il dipendente a fruire dei permessi, essendo ancora pendente l’istruttoria Inps.
Una volta terminata l’istruttoria, l’Inps invia un’apposita comunicazione al lavoratore interessato in cui si precisa l’accoglimento o meno della domanda.
Accoglimento della domanda
La comunicazione di accoglimento della domanda è trasmessa dall’Istituto al lavoratore interessato e al suo datore di lavoro.
Nel documento è peraltro indicata:
- la data a partire dalla quale il dipendente ha diritto di fruire della misura;
- la data di fine validità del provvedimento di concessione o, al contrario, la precisazione che trattasi di un’autorizzazione a tempo indeterminato;
- l’indicazione del familiare da assistere;
- le modalità di erogazione delle spettanze economiche (a carico dell’Inps) dovute per i periodi di assenza del dipendente.
Cosa fare una volta ottenuta l’autorizzazione Inps ai permessi 104?
Ottenuta l’autorizzazione Inps il dipendente può a questo punto assentarsi legittimamente dal lavoro, giustificando l’assenza con la fruizione dei permessi in parola.
A seconda del tipo di pagamento delle spettanze economiche, le somme a titolo di permessi ex Legge numero 104/1992 vengono riconosciute:
- di norma, dal datore di lavoro, per conto dell’Inps, direttamente in cedolino insieme alle altre competenze del mese interessato;
- dall’Inps direttamente al lavoratore beneficiario, nelle ipotesi (residuali) di pagamento diretto.
Le somme in questione sono da considerarsi:
- esenti da trattenute per contributi previdenziali e assistenziali a carico del dipendente;
- esenti da contributi previdenziali e assistenziali a carico azienda;
- soggette alle trattenute fiscali per Irpef e relative addizionali.
Attenzione a non dimenticarsi la scadenza dell’autorizzazione
Nel documento Inps con cui viene autorizzato il dipendente alla fruizione dei permessi può essere indicato che la validità del provvedimento di autorizzazione:
- è a tempo indeterminato;
- è soggetta a una data di scadenza.
In questa seconda ipotesi, in assenza di una nuova domanda inviata all’Inps e accolta dall’Istituto, dal giorno successivo la data di scadenza il dipendente non ha più alcun titolo per fruire legittimamente dei permessi.
Leggi anche > Permessi 104 fruiti con autorizzazione Inps scaduta: cosa succede?
Di conseguenza, è di fondamentale importanza che il lavoratore non dimentichi la data di scadenza comunicata dall’Inps.
Eventuali permessi fruiti dal dipendente in assenza di autorizzazione comportano:
- la trattenuta in busta paga, da parte del datore di lavoro, delle somme anticipate per conto dell’Inps a titolo di permessi non spettanti;
- la restituzione all’Inps, ad opera del datore di lavoro e tramite modello F24, delle somme trattenute in cedolino;
- la qualificazione dei periodi di permesso ex Legge numero 104/1992 (non spettante) con un’altra causale di assenza (ad esempio ferie).
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Libro utile
La tutela dei soggetti disabili
L’opera, con taglio eminentemente pratico, si propone come valido supporto ai familiari e ai professionisti che si occupano dell’assistenza e della tutela di un soggetto disabile.Il testo offre soluzioni operative, allegando laddove possibile lo strumento, sia esso rappresentato dall’istanza per la nomina dell’amministratore di sostegno, dal ricorso in sede giurisdizionale per l’accertamento tecnico preventivo in materia previdenziale, o infine e per quanto occorra, dall’atto istitutivo di un trust ex lege 112/2016.Ragioni di ordine sistematico hanno inoltre suggerito di analizzare le problematiche dell’inserimento nel mondo del lavoro dei soggetti svantaggiati, dando spazio all’esperienza di alcune cooperative sociali, impegnate quotidianamente nel perseguire l’inclusione sociale, valorizzando l’importanza di “fare rete”, tra istituzioni, famiglie ed enti del Terzo settore.La parte finale del testo è integralmente dedicata agli strumenti con cui il legislatore ha inteso favorire la costituzione di patrimoni separati nel “Dopo di Noi”, analizzando non solo le agevolazioni fiscali, all’uopo previste, ma ponendo in risalto le difficoltà operative che ha incontrato la legge 112/2016.Il volume fornisce non solo un utile supporto redazionale per gli atti esaminati nel testo ma, individuando i limiti propri dei negozi su base individuale, enfatizza la centralitàassunta dall’aspetto assistenziale, proponendo il ricorso al “trust collettivo”, declinato in un’ottica mutualistica, per superare i suddetti limiti, e al contempo per rafforzare l’importanza assunta dal progetto di vita che verrebbe così monitorato e garantito dalle competenze dell’Ente assistenziale.Marco Avanza, Paola Baldini, Fernando Bellelli, Piero Bertolaso Brisotto, Marta Bregolato, Daniele Corrado, Michele Falzone, Nabila Grisa, Marilena Hyeraci, Alessandro Jacobi, Nicola Pietrantoni, Giammatteo Rizzonelli I diritti d’autore e una parte del ricavato ottenuto dalla vendita di questo libro verranno devoluti ad associazioni di volontariato che operano per il sostegno dei soggetti disabili e delle loro famiglie.
A cura di Piero Bertolaso Brisotto e Giammatteo Rizzonelli | Maggioli Editore 2022
32.80 €
Foto copertina: istock/BrianAJackson