Alberto Pierobon
Alberto Pierobon
Sono un outsider.
Nonostante la mia travagliata esperienza lavorativa e professionale, incarichi istituzionali compresi, rimango un outsider: refrattario ad etichette, categorie, classificazioni, aggregazioni e altro. E me ne vanto assai.
Sicuramente sarei un “riccone” se avessi seguito la comoda scia e/o i modelli e/o le lusinghe dei potenti di turno (politici, boiardi, ruffiani, altri… non importa chi) oppure gli echi e le sirene del “palazzo” che rimane sempre tale ….
Ho quindi molti difetti: non mi piacciono i tipi “normali”, scontati, come nemmeno il pensiero “corto” e quello banale,“uguale”, calcolato per convenienza o per evitare di battagliare, per paura di farsi dei nemici. Al contempo amo le novità,i cambiamenti, l’agire per concretizzare nuove idee: “Non sei un generale, ma un condottiero” così mi definiva, generosamente, un fine penalista che mi difendeva dagli attacchi di chi ricorreva al discredito per marginalizzare, per espellere dai vari circuiti chi la pensa in modo diverso e/o chi non si presta ai vari giochetti….
Questa è, immodestamente, la mia grande forza e al contempo (ben si comprende), la mia debolezza.
Sono posseduto dai libri,dai viaggi (soprattutto africa, spero nel buen retiro), dagli incontri con il mondo e la gente.
Non sopporto gli stupidi, i maleducati e la cattiveria fine a sé stessa o sistematica. Professionalmente (che è anche culturalmente) non credo alle distinzioni tra materie, tra discipline, tra studi. Inoltre, la teoria è insieme esperienza e viceversa (conoscenza intellettuale e conoscenza affettiva alla Spinoza).
E il mio curriculum lo prova: sono passato dal penale, al finanziario, all’amministrativo, all’aziendale, all’ambientale, attraverso l’immersione nel concreto (polizia, banca, enti locali, aziende di pubblici servizi, ministero, consulenze e perizie, imprenditoria, eccetera). Tutto è per me vita: studio,lavoro, esperienza, apertura fuori da sé stessi e voglia di capire sempre più, collegando le idee, evitando di ripararsi dietro specialismi, settarismi, confini artificiosi o comodi, ideologie, etc.
In questo davvero splendido stato, cerco di capire la disciplina dei servizi pubblici e quella ambientale, assieme a tutto quello che mi attraversa la strada ….
Al contempo, coltivo la coscienza dei miei limiti (di metodo e di conoscenza) cercando di dire le cose per come si afferrano nel magico momento in cui i fantasmi appaiono…
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