Entro i limiti degli importi stanziati ogni anno, l’Inail rimborsa ai datori di lavoro fino a un massimo di 150mila euro per ciascun progetto personalizzato per la realizzazione degli accomodamenti ragionevoli previsti a garanzia dei principi di parità di trattamento delle persone con disabilità e di piena uguaglianza con gli altri lavoratori, in particolare:
- fino a 95mila euro per il superamento e l’abbattimento delle barriere architettoniche, con interventi edilizi, impiantistici e domotici,
- fino a 40mila euro per l’adeguamento e l’adattamento delle postazioni di lavoro, con arredi, ausili e dispositivi tecnologici, informatici e di automazione,
fino a 15mila euro per la formazione. È prevista la possibilità di richiedere una anticipazione fino al 75%.
La circolare specifica che il sostegno dell’Inail si applica ai contratti di lavoro subordinato o parasubordinato, anche flessibili o a tempo determinato. È escluso il lavoro di tipo autonomo previsto, invece, per gli interventi di conservazione del posto di lavoro.
Cosa deve fare il datore di lavoro e il lavoratore disabile?
Nella circolare sono illustrate le modalità e l’iter per la predisposizione del progetto di reinserimento lavorativo personalizzato da parte delle equipe multidisciplinari territoriali dell’Istituto, con il coinvolgimento del lavoratore e la partecipazione attiva del datore di lavoro.
Il datore di lavoro che intende assumere una persona con disabilità da lavoro, deve provvedere a comunicare la mansione specifica alla quale sarà adibito il lavoratore, la tipologia di contratto che intende attivare, la sua durata, la sede di lavoro e la relativa unità produttiva. Il disabile deve essere sottoposto a visita medica preventiva in fase preassuntiva da parte del medico competente in relazione alla mansione specifica alla quale deve essere adibito il lavoratore.
In seguito l’équipe competente procede a individuare, nell’ambito del Progetto di reinserimento lavorativo personalizzato, gli interventi necessari e appropriati per lo svolgimento della mansione per la quale si intende stipulare il contratto di lavoro.
Conclusa la predisposizione del progetto personalizzato, si procede a:
- elaborazione, da parte del datore di lavoro, del Piano esecutivo nel rispetto dei
limiti di spesa previsti dal Regolamento per ciascuna tipologia di intervento; - verifica di coerenza del Piano esecutivo con il Progetto di reinserimento lavorativo,
da parte dell’équipe multidisciplinare di I livello; - verifica amministrativa della rispondenza del Progetto di reinserimento personalizzato e del Piano esecutivo alle disposizioni regolamentari, a cura della Direzione territoriale competente.
A seguito dell’esito positivo delle verifiche, la Direzione regionale o provinciale adotta il
provvedimento che autorizza il datore di lavoro a procedere alla fase di realizzazione
degli interventi. Quest’ultimo può chiedere a questo punto l’anticipazione delle spese.
Vai al nostro speciale Inserimento lavoro disabili
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento