Come cambierà l’importo dell’Assegno Unico nel 2024? Lo scorso 20 novembre il Decreto MEF – Ministero del Lavoro ha fissato, dal 1° gennaio 2024, la percentuale per il calcolo della perequazione delle pensioni al 5,4%, alla luce della variazione dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, rilevato dall’Istat.
Ad essere influenzato dalla variazione del costo della vita è anche l’Assegno Unico Universale, tanto nella sua somma – base mensile quanto nelle maggiorazioni (anch’esse mensili) oltre che nelle soglie Isee.
Pur essendo il 5,4% un valore provvisorio (per avere il dato definitivo è necessario attendere l’anno prossimo con le variazioni di ottobre, novembre e dicembre 2023) ipotizziamo come cambierà l’Assegno Unico nel 2024.
Indice
Rivalutazione Assegno Unico 2024: la norma
Il Decreto legislativo 29 dicembre 2021 numero 230 “Istituzione dell’assegno unico e universale per i figli a carico, in attuazione della delega conferita al Governo ai sensi della legge 1° aprile 2021, n. 46” all’articolo 4 “Criteri per la determinazione dell’assegno” ha stabilito che, per ciascun figlio minorenne ovvero con disabilità senza limiti di età, è previsto un importo pari a 175 euro mensili.
La somma in parola è riconosciuta in misura piena a fronte di un Isee pari o inferiore a 15 mila euro.
Al contrario, per livelli di Isee superiori, esso si riduce gradualmente secondo gli importi definiti nella tabella 1 allegata al decreto, fino a raggiungere un valore pari a 50 euro in presenza di un Isee pari a 40 mila euro. Per livelli di Isee superiori a 40 mila euro l’importo rimane costante.
Rivalutazione.
Il comma 11 dell’articolo 4 stabilisce che gli importi dell’Assegno Unico sopra citati e le relative soglie Isee sono “adeguati annualmente alle variazioni dell’indice del costo della vita”.
Cambiano anche le maggiorazioni
La normativa riconosce ai beneficiari dell’AUU, oltre alla somma – base parametrata all’Isee, una serie di maggiorazioni legate al numero e alle caratteristiche dei componenti il nucleo familiare.
Al pari della somma – base anche le maggiorazioni sono rivalutate nel loro importo mensile in funzione dell’indice Istat.
Peraltro, la maggiorazione spettante (rivalutata) è diversa a seconda delle soglie Isee, le stesse (anch’esse rivalutate) applicate per il calcolo della somma – base.
Assegno Unico e Universale: rivalutazione 2023
Come reso noto con la Circolare del 7 aprile 2023 numero 41, gli importi dell’assegno spettanti per l’annualità corrente sono determinati tenuto conto di quanto previsto dall’articolo 4, comma 11, del Decreto legislativo numero 230/2021. Di conseguenza, l’assegno e le relative soglie Isee sono adeguati annualmente alle variazioni dell’indice del costo della vita “ossia dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati” (Circolare).
I nuovi importi dell’Assegno Unico e le soglie Isee, aggiornati sulla base del comunicato Istat del 17 gennaio 2023, sono stati resi noti nell’Allegato numero 1 della citata circolare.
Nello specifico, applicando una rivalutazione dell’8,1%, l’Assegno Unico per i figli minori e disabili è passato da 175,00 a 189,20 euro mensili a beneficio dei nuclei con Isee pari o inferiore a 16.215,00 euro, valore anch’esso adeguato rispetto alla precedente soglia dei 15 mila euro. Al tempo stesso, l’importo minimo dell’AUU è passato a 54,01 euro mensili (contro i 50 euro dell’anno precedente) con riguardo ai nuclei con Isee superiore a 43.240,00 euro (40 mila euro nel 2022 cui somma la rivalutazione).
Cambia anche l’AUU per i figli maggiorenni
La normativa riconosce l’Assegno Unico:
- Per ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati, a partire dal settimo mese di gravidanza;
- Per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei ventuno anni di età, al ricorrere di determinate condizioni soggettive del figlio (frequenza di corsi di studio, tirocinio o attività lavorativa, assenza di impiego ovvero svolgimento del servizio civile universale);
- Per ciascun figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.
Con riguardo al secondo punto, l’AUU spetta secondo i seguenti importi rivalutati, descritti in tabella:
Anno | Isee | Importo mensile AUU |
Importo originario Decreto legislativo numero 230/2021 | Fino a 15 mila euro (*) | 85,00 euro |
Importo originario Decreto legislativo numero 230/2021 | Superiore a 40 mila euro | 25,00 euro |
2023 | Fino a 16.215,00 euro (soglia 15.000,00 euro rivalutata dell’8,1%) (*) | 91,90 (85,00 euro + rivalutazione 8,1%) |
2023 | Superiore a 43.240,00 euro (soglia 40 mila euro rivalutata dell’8,1%) | 27,00 (25,00 euro + rivalutazione 8,1%) |
Maggiorazione: alcuni esempi di rivalutazione 2023
Alla luce di quanto sopra descritto, ecco alcuni esempi di rivalutazione 2023 applicata alle maggiorazioni.
Anno | Isee | Importo mensile | ||
Maggiorazione figli ulteriori al secondo | Maggiorazione figli per madre di età inferiore a 21 anni | Bonus secondo percettore di reddito | ||
Importo originario Decreto legislativo numero 230/2021 | Fino a 15 mila euro (*) | 85,00 euro | 20,00 euro | 30,00 euro |
Importo originario Decreto legislativo numero 230/2021 | Superiore a 40 mila euro | 15,00 euro | 20,00 euro | / |
2023 | Fino a 16.215,00 euro (soglia 15.000,00 euro rivalutata dell’8,1%) (*) | 91,90 euro | 21,60 euro | 32,40 euro |
2023 | Superiore a 43.240,00 euro (soglia 40 mila euro rivalutata dell’8,1%) | 16,20 euro | 21,60 euro | / |
Assegno Unico e Universale: Rivalutazione 2024
Il Decreto del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, di concerto con la Ministra del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Elvira Calderone, datato 20 novembre 2023, ha previsto dal 1° gennaio 2024 un adeguamento provvisorio del 5,4% per il calcolo della perequazione delle pensioni, calcolato sulla base della variazione percentuale dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati (senza tabacchi) rilevata dall’Istat.
Il suddetto valore è stato ottenuto ipotizzando una variazione dell’indice pari a -0,1, -0,2 e +0,1 per i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2023. Da qui la natura provvisoria del +5,4%. Il dato definitivo sarà disponibile soltanto nel 2024.
Figli minori e disabili
Considerando il suddetto valore del 5,4% (pur con la riserva di un adeguamento una volta noto l’indice definitivo) ecco una previsione dei valori delle somme – base dell’AUU per il prossimo anno:
- Per i figli minori e disabili 199,40 euro mensili a beneficio dei nuclei con Isee pari o inferiore a 17.090,00 euro;
- Importo minimo dell’AUU pari a 57,02 euro mensili con riguardo ai nuclei con Isee superiore a 45.575,00 euro.
Per approfondire il tema delle politiche di welfare in ottica disabilità consigliamo il libro “La tutela dei soggetti disabili” che, con taglio eminentemente pratico, opera come valido supporto ai familiari e ai professionisti che si occupano dell’assistenza e della tutela di un soggetto disabile.
Figli maggiorenni
Per ciascun figlio maggiorenne a carico nel 2024 spetteranno i seguenti importi (ipotetici):
- Euro 96,90 mensili a beneficio dei nuclei con Isee pari o inferiore a 17.090,00 euro;
- Importo minimo dell’AUU pari a 28,50 euro mensili con riguardo ai nuclei con Isee superiore a 45.575,00 euro.
Le maggiorazioni
Riprendendo la tabella precedente, ecco le previsioni di rivalutazione delle maggiorazioni dell’AUU per il 2024.
Anno | Isee | Importo mensile | ||
Maggiorazione figli ulteriori al secondo | Maggiorazione figli per madre di età inferiore a 21 anni | Bonus secondo percettore di reddito | ||
2023 | Fino a 16.215,00 euro (*) | 91,90 euro | 21,60 euro | 32,40 euro |
2023 | Superiore a 43.240,00 euro | 16,20 euro | 21,60 euro | / |
2024 | Fino a 17.090,00 euro (*) | 96,90 euro | 22,80 euro | 34,10 euro |
2024 | Superiore a 45.575,00 euro | 17,10 euro | 22,80 euro | / |
Per restare aggiornato su tutte le novità in tema di welfare iscriviti gratuitamente alla nostra Newsletter cliccando sul box qui in basso:
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento