A un anno dall’entrata in servizio a pieno regime, l’Assegno Unico 2023 vede una serie di importanti novità. La prima è stata introdotta dalla Legge di Bilancio 2023 e prevede l’aumento dell’importo dell’assegno per i nuclei con figli minori a carico, i nuclei numerosi e quelli con figli disabili.
Inoltre, analogamente a quanto accade per le pensioni, anche l’importo dell’Assegno Unico 2023 è stato rivalutato per adeguarlo all’inflazione. In particolare la percentuale di rivalutazione per gli importi 2023 è pari all’8,1%, e si applica sia sugli importi base che sulle maggiorazioni: questo vuol dire che l’importo-base per figli minorenni passa da 175 a 189 euro per quanto riguarda la soglia massima, mentre la soglia minima passa da 50 a 54 euro.
La Circolare Inps numero 41 del 7 aprile scorso ha fornito alcuni chiarimenti sull’Assegno Unico, sui requisiti, sulle modalità e termini per la presentazione dell’ISEE, nonché la tabella con tutti gli importi aggiornati per fasce di reddito. L’importo dell’Assegno Unico, infatti, varia in base all’ISEE, che va presentato ogni anno. La rivalutazione si applica anche alle soglie ISEE: se l’anno scorso si riceveva l’importo-base massimo con un ISEE pari o superiore a 15mila euro, quest’anno questa soglia viene estesa a 16,215 euro. L’importo minimo arriverà invece non più a partire da un ISEE di 40mila euro ma scatterà con un ISEE pari o superiore a 43,240 euro.
Per approfondire il tema di sussidi, politiche di welfare e tutela riservata alle persone fragili e invalide, consigliamo il libro “La tutela dei soggetti disabili” che, con taglio pratico, offre un supporto ai familiari e ai professionisti che si occupano dell’assistenza e della tutela di un soggetto disabile.
Cambia inoltre il calendario dei pagamenti: nel comunicato stampa dell’Istituto che ha fatto seguito alla circolare numero 41 si legge che le date di erogazione dell’Assegno Unico 2023 cambieranno e saranno divise in due finestre, a seconda del fatto che l’importo sia variato rispetto al mese precedente o meno.
Vediamo nei prossimi paragrafi cosa sapere sull’Assegno Unico 2023 alla luce degli ultimi chiarimenti Inps.
Indice
- Assegno Unico 2023: rivalutazione annuale
- Assegno Unico 2023: i nuovi importi e soglie Isee aggiornate
- Assegno Unico 2023: le nuove maggiorazioni
- Assegno Unico 2023: le novità della Legge di Bilancio
- Assegno Unico 2023: calendario pagamenti
- Assegno Unico 2023: esempi pratici
- Assegno Unico 2023: Isee entro il 28 febbraio
Assegno Unico 2023: rivalutazione annuale
Il Decreto Legislativo 29 dicembre 2021, n. 230 è la disposizione legislativa istitutiva dell’Assegno Unico, contenente tutte le norme che servono per il suo funzionamento. L’articolo 4 del suddetto Decreto, al comma 11 stabilisce che sia gli importi della prestazione che le relative soglie Isee “sono adeguati annualmente alle variazioni dell’indice del costo della vita“.
Assegno Unico 2023: i nuovi importi e soglie Isee aggiornate
Come anticipato, la rivalutazione annuale per il 2023 è dell’8,1%, e si applica sia agli importi che alle soglie Isee. Nella tabella seguente vediamo alcuni esempi di come cambiano importi-base e soglie Isee nel 2023, in base a quanto stabilito dalla Tabella 1 del decreto Legislativo 230/2021.
Soglia Isee 2022 | Soglia Isee 2023 | Importo-base 2022 | Importo-base 2023 |
Da 0 a 15mila euro | Da 0 a 16.215 euro | 175 euro | 189,20 euro |
Da 18mila a 18.100 euro | Da 19.458 a 19.566 euro | 159,50 euro | 172,42 euro |
Da 20mila a 20.100 euro | Da 21.620 a 21.728 euro | 149,50 euro | 161,61 euro |
Da 24 mila a 24.100 euro | Da 25.944 a 26.052 euro | 129,50 euro | 139,99 euro |
Da 35 mila a 35.100 euro | Da 37.835 a 37.943 euro | 74,50 euro | 80,53 euro |
Da 37 mila a 37.100 euro | Da 39.997 a 40.105 euro | 64,50 euro | 69,72 euro |
Oltre 40mila euro | Oltre 43.240 euro | 50 euro | 54,05 euro |
Nell’Allegato 1 alla Circolare Inps numero 41/2023, scaricabile nel box sottostante, è disponibile l’intera tabella degli importi 2023 rivalutati e delle maggiorazioni.
Assegno Unico 2023: le nuove maggiorazioni
La rivalutazione non si applica solo agli importi-base e alle soglie Isee, ma anche alle maggiorazioni: per fare alcuni esempi, l’importo massimo della maggiorazione per il terzo figlio, anch’essa legata all’Isee, passa da 85 a 91,90 euro, mentre l’importo relativo alla maggiorazione per giovani madri under 21 passa da 20 a 21,60 euro.
Assegno Unico 2023: le novità della Legge di Bilancio
A seguito delle modifiche dell’ultima legge di bilancio, dal 1° gennaio 2023, per ciascun figlio di età inferiore a un anno, gli importi sono incrementati del 50%. L’aumento spetta inoltre per i nuclei con tre o più figli, per ciascun figlio di età compresa tra uno e tre anni, in presenza di Isee fino a 40 mila euro.
Aumentata del 50% anche la maggiorazione forfetaria per i nuclei con quattro o più figli, in precedenza pari a 100 euro mensili per nucleo, che passa a 150 euro.
Assegno Unico 2023: calendario pagamenti
Gli aumenti, operativi dal mese di aprile, sono automatici e hanno effetto retroattivo a partire da gennaio 2023. Cambia però il calendario dei pagamenti. L’Istituto, in un comunicato stampa dell’11 aprile 2023, annuncia infatti che:
- Dal 10 al 20 di ogni mese, sarà corrisposto l’importo degli assegni che non hanno subito variazioni rispetto al mese precedente;
- dal 20 al 30, quello per le nuove domande pervenute nel mese precedente e per gli assegni che – rispetto al mese precedente – subiscono variazioni in ragione di mutamenti delle condizioni del nucleo beneficiario e dell’Isee.
Assegno Unico 2023: esempi pratici
Nella Circolare Inps numero 41/2023 vengono inoltre forniti alcuni esempi pratici di importo in base alla situazione del nucleo familiare. Prendiamo in considerazione un nucleo familiare composto da 3 figli, dei quali nessuno con disabilità. Il primo figlio ha 25 anni e convive con i genitori, il secondo ha 14 anni e il terzo ha 2 anni. Il nucleo è in possesso di un ISEE 2023 pari a 25.000 euro. In questo caso spetterebbe:
- Nessuna somma per il primo figlio;
- 144,90 euro mensili per il secondo figlio;
- Per il terzo figlio, di età compresa nella fascia uno-tre anni, 217,35 euro calcolate nel modo seguente: importo (144,90) + 50% dell’importo (72,45)
- 67,00 euro mensili sempre per il terzo figlio, a titolo di maggiorazione figli ulteriori al secondo
Il totale sarebbe quindi di 429,25 euro mensili.
L’Istituto poi espone il caso di un nucleo familiare composto da 4 figli, dei quali nessuno con. Il primo figlio ha 20 anni ed è studente, il secondo ha 18 anni e un contratto di lavoro, il terzo figlio ha 14 anni e il quarto figlio è nato a gennaio 2023. Il nucleo è in possesso di ISEE 2023 pari a euro 28.000. In questo caso l’Assegno sarebbe così composto:
- Per il primo figlio spetta un assegno pari a 63,30 euro;
- Per il secondo figlio maggiorenne l’assegno non spetta in quanto ha un contratto di lavoro con un reddito presunto per il 2023 pari a 10.000 euro;
- Per il terzo figlio spettano 129,70 euro + 58,60 euro (maggiorazione figli ulteriori al secondo) per un totale di euro 188,30;
- Per il quarto figlio, nato a gennaio, spettano invece:
- 110 euro + 48,60 euro di maggiorazione figli ulteriori al secondo, per un totale di 158,60 euro per i mesi di novembre e dicembre 2022 (settimo e ottavo mese di gravidanza);
- 194,55 euro + 58,60 euro di maggiorazione figli ulteriori al secondo, per un totale di 253,15 euro da gennaio 2023.
Da gennaio 2023 spetta inoltre la maggiorazione di 150 euro mensili poiché in presenza di un nucleo familiare con 4 figli. Per conoscere l’importo dell’Assegno Unico 2023 è possibile utilizzare il simulatore rilasciato dall’Inps.
Libri consigliati sul tema
Assegno Unico 2023: Isee entro il 28 febbraio
L’Inps ha chiarito che “a partire dal 1° marzo 2023, per coloro che hanno già trasmesso la domanda di Assegno unico e universale all’INPS entro il 28 febbraio 2023, che non sia stata respinta né revocata, decaduta o oggetto di rinuncia, non sussiste l’onere di ripresentarne una nuova per continuare a fruire dell’Assegno medesimo per tutto il periodo 2023.“
Questo perché chi ha già fatto domanda l’anno scorso vedrà accreditato l’assegno automaticamente anche quest’anno. Resta tuttavia l’obbligo di presentare una DSU aggiornata ogni anno per avere un’attestazione ISEE valida. L’Isee va presentato entro il 28 febbraio di ogni anno, per non rischiare di ottenere solo l’importo minimo dell’Assegno. In ogni caso, se l’ISEE viene presentato in ritardo ma entro il 30 giugno 2023 si avrà diritto all’importo pieno e agli arretrati.
Iscriviti alla newsletter
Scegli quale newsletter vuoi ricevere
Autorizzo l’invio di comunicazioni a scopo commerciale e di marketing nei limiti indicati nell’informativa.
Presto il consenso all’uso dei miei dati per ricevere proposte in linea con i miei interessi.
Cliccando su “Iscriviti” dichiari di aver letto e accettato la privacy policy.
Grazie per esserti iscritto alla newsletter.