Assegno di mantenimento: quando non scatta l’addebito della separazione?

Luisa Camboni 08/08/16
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I Giudici della Corte di Cassazione hanno deciso che non sussiste l’addebito e riconoscono in capo alla moglie il diritto all’assegno di mantenimento.

Sulla problematica dell’addebito della separazione si sono spesso pronunciati i Giudici della Corte di Cassazione, anche di recente.

La Cassazione [1] ha ritenuto che non sussiste l’addebito della separazione se la moglie abbandona il tetto coniugale giorni prima dell’udienza di separazione. Difatti, tale abbandono non costituisce causa della rottura del rapporto di coniugio in quanto lo stesso il più delle volte si frattura per intollerabilità della convivenza. E, ancora, non è affatto semplice far dichiarare l’addebito se non vi sono delle prove valide a sostenere l’eventuale tradimento del coniuge.

Dal punto di vista economico l’addebito della separazione comporta il venir meno del diritto all’assegno di mantenimento, mentre, se vi sono i presupposti, sussiste il diritto agli alimenti.

Se l’allontanamento dalla casa coniugale giorni prima dell’udienza di separazione non comporta addebito, conseguentemente, non verrà meno il diritto all’assegno di mantenimento.

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Sulla base di quale giudizio e principio verrà determinato l’assegno?

Prima di tutto si procederà ad un giudizio di comparazione della situazione reddituale di ciascun coniuge per, poi, applicare il principio secondo cui il coniuge più debole economicamente ha diritto a mantenere il medesimo tenore di vita di cui godeva in costanza di matrimonio.

In pratica

Non sempre l’allontanamento dal tetto coniugale comporta addebito della separazione. Occorrono prove valide a supportarlo e violazione di quelli che sono i doveri di assistenza materiale e morale che stanno alla base del rapporto di coniugio.

E, ancora, l’allontanamento dal tetto coniugale prima della separazione mantiene fermo il diritto all’assegno di mantenimento.

Note

[1] Cass. Ord. n° 11785/2016.

Luisa Camboni

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