Assegno di inclusione di aprile 2025: le date di pagamento Inps

Il calendario è stato comunicato da Inps e comprende anche le mensilità arretrate ADI.

Paolo Ballanti 01/04/25

Il Messaggio INPS 4326/2024 ha fornito il calendario dei pagamenti che l’Istituto stesso effettuerà nel corso del 2024 a quanti beneficiano dell’Assegno di Inclusione (ADI), introdotto dal 1° gennaio 2024 a norma del Decreto Legge 4 maggio 2023, numero 48 (convertito con modificazioni dalla Legge 3 luglio 2023, numero 85).

L’ADI, previsto in sostituzione dell’abrogato Reddito di Cittadinanza, riveste l’importante funzione di contrasto alle situazioni di povertà, fragilità ed esclusione sociale, mediante un sostegno economico mensile, condizionato alla prova dei mezzi e all’adesione a un percorso personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa.

In presenza dei requisiti di cittadinanza, residenza, soggiorno ed economico-patrimoniali, l’ADI spetta previa domanda telematica trasmessa all’INPS, in alternativa dal soggetto interessato, a mezzo della piattaforma disponibile sul portale Inps oppure avvalendosi dei servizi offerti da patronati e centri di assistenza fiscale.

Le date di pagamento dell’ADI nel 2025, comunicate dall’Istituto con il Messaggio numero 4326/2024, sono opportunamente distinte tra primi pagamenti (per i nuovi beneficiari) e rinnovi mensile (soggetti già destinatari dell’ADI nei mesi precedenti).

Analizziamo in dettaglio quando sarà pagato l’ADI nel mese di aprile 2025.

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Indice

Nuovi beneficiari Assegno di inclusione ADI

I pagamenti ai soggetti che beneficiano per la prima volta dell’Assegno di inclusione saranno effettuati martedì 15 aprile, stando al calendario comunicato dall’INPS con il Messaggio numero 4326/2024.

La stessa data vale anche per le liquidazioni di eventuali mensilità arretrate spettanti ai beneficiari.

Rinnovi mensili Assegno di inclusione ADI

In sede di rinnovo mensile dell’ADI, vale a dire per coloro che già beneficiano del sussidio, i pagamenti di aprile sono previsti per sabato 26 aprile

Modalità pagamento ADI di aprile 2025

L’Assegno di Inclusione è erogato alle date sopra descritte a mezzo ricarica da parte dell’INPS della Carta di inclusione (Carta ADI).
Quest’ultima è uno strumento di pagamento elettronico ricaricabile rilasciato da Poste Italiane con già disponibile la somma relativa alla prima mensilità.

La Carta ADI consente di:

  • effettuare prelievi di contante presso gli sportelli automatici ATM postali e bancari, abilitati su circuito Mastercard in Italia, entro un limite mensile non superiore a 100,00 euro (soglia riproporzionata in ragione del numero dei componenti il nucleo familiare);
  • effettuare acquisti di beni e servizi presso i POS degli esercizi commerciali in Italia convenzionati con il circuito Mastercard che rientrano nelle categorie di spesa previste dalla normativa di riferimento;
  • pagare presso gli uffici postali le utenze domestiche, grazie a bollettini o MAV postali;
  • effettuare presso gli uffici postali un bonifico SEPA o un postagiro mensile a beneficio del locatore indicato nel contratto di affitto o dell’intermediario che ha concesso il mutuo.

L’ADI può essere erogato suddividendo l’importo spettante tra i componenti maggiorenni del nucleo familiare che esercitano le responsabilità genitoriali o sono considerati nella scala di equivalenza, riconoscendo a ciascuno la quota pro-capite.

Utilizzo carta ADI

La Carta di Inclusione, il cui utilizzo è consentito al solo soggetto titolare del sussidio, è dotata di un codice personale e segreto, consegnato insieme al dispositivo elettronico.

Per l’utilizzo della Carta presso POS e ATM è richiesta la digitazione del PIN.

Il supporto fisico, essendo dotato di tecnologia contactless, permette di effettuare pagamenti presso esercizi commerciali dotati di POS, senza la digitazione del PIN per importi inferiori a 50,00 euro.

Durata Assegno di inclusione

Il beneficio economico dell’ADI è erogato mensilmente per un periodo continuativo non superiore a diciotto mesi e può essere rinnovato, previa sospensione di un mese, per periodi ulteriori di dodici mesi.

Allo scadere dei periodi di rinnovo di dodici mesi è sempre prevista la sospensione di un mese. A causa della sospensione mensile nel 2025 l’ADI verrà pagato per 11 mesi.

Importi Assegno di inclusione 2025

La somma corrisposta a mezzo ricarica della Carta ADI è composta da:

  • il beneficio economico dell’Assegno di Inclusione ad integrazione del reddito familiare (quota A) fino alla soglia di 6.500,00 euro annui, ovvero di 8.190,00 euro annui se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni ovvero da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza (la quota è comunque moltiplicata per l’apposito valore risultante dalla scala di equivalenza);
  • un secondo beneficio economico (quota B) ad integrazione del reddito dei nuclei familiari residenti in abitazione concessa in locazione con contratto ritualmente registrato, per un importo pari all’ammontare del canone annuo previsto nel contratto di locazione, come dichiarato ai fini ISEE, fino a un massimo di 3.640,00 euro annui, ovvero di 1.950,00 euro annui se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni ovvero da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza.

Il beneficio economico non può, in ogni caso, essere inferiore ai 480,00 euro annui.

Leggi anche > Assegno di inclusione e SFL 2025, nuovi importi e proroghe

Il sostegno al pagamento del canone di locazione è attribuito al beneficiario intestatario del relativo contratto, indicato nella richiesta di individualizzazione, anche se diverso dai componenti maggiorenni del nucleo familiare che esercitano le responsabilità genitoriali o sono considerati nella scala di equivalenza.

In caso di più intestatari, in sede di invio della domanda è identificato, di comune accordo tra gli intestatari, il componente cui attribuire il sostegno.

A fronte di una mancata indicazione, l’ADI è attribuito al soggetto che ne ha trasmesso l’istanza.

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