Assegno di inclusione ADI, nel 2025 pagato solo per 11 mesi. Ecco perché

Dopo il primo ciclo di ADI deve esserci un mese di stop, durante cui rinnovare la domanda.

Redazione 26/11/24
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Brutte notizie per i beneficiari dell’Assegno di inclusione ADI, che dal 2025 si vedranno accreditare solo 11 rate di sussidio, anziché 12. I motivi sono inquadrati nella norma che ha introdotto l’assegno e i successivi rinnovi.

La misura, nata con decreto 48/2023, per sostituire il reddito di cittadinanza, vedrà un’erogazione annuale limitata quindi a 11 mensilità, con un mese di sospensione obbligatoria. Variazione prevista proprio da quel decreto.

Ecco i motivi e come funziona l’erogazione dell’ADI 2025.

Indice

Perché l’Assegno di inclusione ADI nel 2025 è pagato per 11 Mesi

La sospensione di un mese tra le erogazioni successive dell’Assegno di inclusione è stata introdotta per stabilire una distinzione chiara tra i cicli di pagamento. Questo meccanismo era previsto fin dall’inizio nella normativa e non verrà modificato dalla Manovra di bilancio 2025.

In pratica, dopo la conclusione del periodo di erogazione, è necessario un mese di pausa prima di presentare una nuova domanda e ricevere nuovamente il sostegno.

Ad esempio, chi riceverà l’ultima rata a marzo 2025 dovrà aspettare aprile per fare domanda di rinnovo e iniziare a ricevere il pagamento successivo da maggio 2025

Le differenze di erogazione tra ADI e RDC

Il meccanismo di rinnovo/sospensione dell’Assegno di inclusione è diverso rispetto a quello che era stato previsto per l’ormai ex reddito di cittadinanza, che in sostanza non prevedeva sospensioni.

  • il Reddito di cittadinanza prevedeva cicli di 18 mesi, rinnovabili al permanere delle condizioni di bisogno.
  • l’ADI, invece, prevede una prima erogazione di 18 mesi, ma i successivi rinnovi durano 12 mesi. Dopo ogni ciclo, c’è una pausa di un mese obbligatoria.

Come funziona il mese di pausa ADI 2025

Il mese di sospensione tra un ciclo e l’altro dell’ADI obbliga i beneficiari a presentare una nuova domanda. Questo procedimento mira a verificare che le condizioni di bisogno siano ancora presenti e che i requisiti siano rispettati.

Ecco un esempio pratico per capire meglio:

Un nucleo familiare che percepisce l’ultima mensilità a giugno 2025 deve:

  • presentare una nuova domanda a luglio 2025.
  • attendere il primo pagamento del nuovo ciclo ad agosto 2025.

Questa pausa crea inevitabilmente una riduzione delle mensilità percepite in un anno, che scendono a 11.

E’ lo stesso articolo 4 del decreto istitutivo dell’ADI a stabilire questa regola, nel punto in cui specifica che “Il beneficio economico decorre dal mese successivo a quello di sottoscrizione, da parte del richiedente, del patto di attivazione digitale”.

Tabella rinnovo Assegno di inclusione ADI 2025

Per chi ha l’ADI in scadenza quindi, è fondamentale conoscere le tempistiche e presentare la domanda di rinnovo in modo tempestivo.
La seguente tabella mostra il calendario di pagamento dell’ADI, includendo il mese di sospensione tra un ciclo e l’altro. È utile per i beneficiari per sapere quando presentare la domanda di rinnovo e aspettarsi i pagamenti sulla Carta ADI.

Pagamento InizialeUltimo PagamentoStop (Mese di Pausa)Nuova DomandaPrimo Pagamento Successivo
Gennaio 2024Giugno 2025Luglio 2025Luglio 2025Agosto 2025
Febbraio 2024Luglio 2025Agosto 2025Agosto 2025Settembre 2025
Marzo 2024Agosto 2025Settembre 2025Settembre 2025Ottobre 2025
Aprile 2024Settembre 2025Ottobre 2025Ottobre 2025Novembre 2025
Maggio 2024Ottobre 2025Novembre 2025Novembre 2025Dicembre 2025
Giugno 2024Novembre 2025Dicembre 2025Dicembre 2025Gennaio 2026
Luglio 2024Dicembre 2025Gennaio 2026Gennaio 2026Febbraio 2026
Agosto 2024Gennaio 2026Febbraio 2026Febbraio 2026Marzo 2026
Settembre 2024Febbraio 2026Marzo 2026Marzo 2026Aprile 2026
Ottobre 2024Marzo 2026Aprile 2026Aprile 2026Maggio 2026
Novembre 2024Aprile 2026Maggio 2026Maggio 2026Giugno 2026
Dicembre 2024Maggio 2026Giugno 2026Giugno 2026Luglio 2026

I requisiti per l’ADI 2025

Chi vuole ricevere l’Assegno di inclusione nel 2025 deve mantenere gli stessi requisiti richiesti per il 2024. Ogni variazione economica o di nucleo familiare deve essere comunicata in modo tempestivo

Il sussidio viene erogato alle famiglie che abbiano almeno un componente in una delle seguenti condizioni:

  • con disabilità;
  • minorenne;
  • con almeno 60 anni di età,
  • in condizione di svantaggio e inserito in programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione.

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La tutela dei soggetti disabili

L’opera, con taglio eminentemente pratico, si propone come valido supporto ai familiari e ai professionisti che si occupano dell’assistenza e della tutela di un soggetto disabile.Il testo offre soluzioni operative, allegando laddove possibile lo strumento, sia esso rappresentato dall’istanza per la nomina dell’amministratore di sostegno, dal ricorso in sede giurisdizionale per l’accertamento tecnico preventivo in materia previdenziale, o infine e per quanto occorra, dall’atto istitutivo di un trust ex lege 112/2016.Ragioni di ordine sistematico hanno inoltre suggerito di analizzare le problematiche dell’inserimento nel mondo del lavoro dei soggetti svantaggiati, dando spazio all’esperienza di alcune cooperative sociali, impegnate quotidianamente nel perseguire l’inclusione sociale, valorizzando l’importanza di “fare rete”, tra istituzioni, famiglie ed enti del Terzo settore.La parte finale del testo è integralmente dedicata agli strumenti con cui il legislatore ha inteso favorire la costituzione di patrimoni separati nel “Dopo di Noi”, analizzando non solo le agevolazioni fiscali, all’uopo previste, ma ponendo in risalto le difficoltà operative che ha incontrato la legge 112/2016.Il volume fornisce non solo un utile supporto redazionale per gli atti esaminati nel testo ma, individuando i limiti propri dei negozi su base individuale, enfatizza la centralitàassunta dall’aspetto assistenziale, proponendo il ricorso al “trust collettivo”, declinato in un’ottica mutualistica, per superare i suddetti limiti, e al contempo per rafforzare l’importanza assunta dal progetto di vita che verrebbe così monitorato e garantito dalle competenze dell’Ente assistenziale.Marco Avanza, Paola Baldini, Fernando Bellelli, Piero Bertolaso Brisotto, Marta Bregolato, Daniele Corrado, Michele Falzone, Nabila Grisa, Marilena Hyeraci, Alessandro Jacobi, Nicola Pietrantoni, Giammatteo Rizzonelli I diritti d’autore e una parte del ricavato ottenuto dalla vendita di questo libro verranno devoluti ad associazioni di volontariato che operano per il sostegno dei soggetti disabili e delle loro famiglie.

A cura di Piero Bertolaso Brisotto e Giammatteo Rizzonelli | Maggioli Editore 2022

Oltre a ciò ovviamente occorre avere alcuni requisiti specifici, tra cui:

  • una soglia ISEE non superiore a 9.360 euro;
  • nessun componente del nucleo familiare deve essere intestatario di:
    • autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc., immatricolati la prima volta nei ventiquattro/trentasei mesi antecedenti la richiesta, esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità ai sensi della disciplina vigente;
    • imbarcazioni da diporto;
    • patrimonio immobiliare ai fini Imu con un valore oltre i 150 mila euro, con l’esclusione della prima casa;
    • conti in banca con importi superiori a 10mila euro.

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Foto copertina: istock/AlexSecret

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