Le nuove indennità sono state introdotte, si ricorderà, con la famosa riforma Fornero approvata in via definitiva nel luglio del 2012 ed entrata in vigore, per la parte relativa agli ammortizzatori sociali, a partire dal gennaio successivo.
Il campo, con l’entrata in vigore delle nuove norme, si è, al tempo stesso, semplificato e allargato. In primo luogo, infatti, le prestazioni sono state incluse sotto la sigla generale si Aspi – assicurazione sociale per l’impiego – sia per i casi di Cig che per coloro che abbiano perso il lavoro e richiedano il contributo relativo alla disoccupazione.
Dall’altro lato, poi, sono rientrati nell’alveo della prestazione di welfare alcuni soggetti precedentemente non compresi al paracadute sociale, come, ad esempio, i soci lavoratori delle cooperative, che abbiano rapporto di subordinazione nell’ente in cui prestano servizio, o, ancora, coloro che risultavano iscritti in precedenza all’Enpals, cioé all’ente di previdenza degli artisti e dello spettacolo, poi rientrati sotto l”ombrello del SuperInps.
Cosa prevede la circolare sugli importi Aspi
Con il nuovo documento emanato dall’ente guidato da Vittorio Conti, si vengono a chiarire gli aspetti operativi del decreto del 18 febbraio scorso, pubblicato nella Gazzetta del 23 maggio.
A questo proposito, la circolare chiarisce finalmente l’ammontare delle cifre, comprensivo di aliquota e relativa prestazione assistenziale, le informazioni per assicurare un conteggio più corrispondente ai reali diritti dei facenti richiesta, e tutte le istruzioni operative e burocratiche per la raccolta delel domande 2014, che siano state evase con percentuale risalente all’anno 2013.
Di fondamentale importanza, per i lavoratori, il capitolo che tratta delle modalità di calcolo degli assegni spettanti in presenza di versamenti regolari di contributi, che ricadano in ambito Aspi oppure della mini Aspi – in caso di richiesta di sussidio ridotta collegata a un periodo più breve di versamenti.
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