Artigiani e commercianti: al via il recupero delle rate scadute a febbraio e maggio 2024. Cosa fare

Paolo Ballanti 03/10/24
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Inizia il recupero crediti Inps per artigiani e commercianti che non hanno ancora pagato le rate contributive in scadenza a febbraio e maggio 2024.

I soggetti che esercitano un’attività di impresa finalizzata alla produzione di beni, anche semilavorati, ovvero alla prestazione di servizi (artigiani) e quanti svolgono attività commerciali (commercianti) sono tenuti ad iscriversi e a versare la contribuzione all’apposita Gestione speciale Inps.

A differenza dei lavoratori dipendenti, per i quali il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali, a carico degli stessi e dell’azienda, avviene ad opera di quest’ultima con modello F24, artigiani e commercianti devono procedere in autonomia al pagamento delle somme all’Inps.

La particolarità descritta può comportare l’omesso versamento dei contributi entro le date di scadenza annualmente previste, nello specifico quattro: febbraio, maggio, agosto e novembre.

Allo scopo di agevolare la regolarizzazione delle posizioni l’Inps sollecita con avviso bonario il pagamento delle somme a titolo di contributi arretrati, prima di procedere all’invio degli avvisi di addebito. Questi ultimi con valore di titolo esecutivo.

Con riguardo alle rate di febbraio e maggio 2024 l’Istituto ha comunicato l’invio degli avvisi bonari e gli strumenti a disposizione di artigiani e commercianti per il pagamento dei debiti contributivi.

Analizziamo la novità in dettaglio.

Indice

I contributi per artigiani e commercianti

I lavoratori autonomi artigiani e commercianti versano in autonomia i contributi destinati a finanziare le prestazioni IVS (Invalidità, Vecchiaia e Superstiti) e maternità.

I contributi IVS sono calcolati in misura percentuale sul reddito d’impresa imputabile al singolo contribuente.

Al contrario è previsto un contributo fisso a finanziamento delle prestazioni di maternità pari, per il 2024, a 0,62 euro mensili. Il contributo in parola dev’essere versato contestualmente e con le stesse modalità previste per i contributi IVS, che di seguito descriveremo.

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Il contenzioso contributivo con l’INPS

Questo volume, con un taglio giuridicamente rigoroso ma al tempo stesso pratico (attraverso la proposta di modelli di ricorsi), si presenta come un valido strumento per i professionisti (consulenti del lavoro, avvocati, commercialisti) che assistono le società o i lavoratori autonomi sia in una fase propedeutica sia nel predisporre e implementare una valida strategia difensiva (preventiva, in sede amministrativa o giudiziaria) nei confronti dell’INPS. La prima parte dell’opera guida il professionista all’interno dell’inquadramento della materia a livello normativo, nella suddivisione tra le varie gestioni (lavoro a tempo determinato, apprendistato, lavoro intermittente, lavoro marittimo e ex IPSEMA, giornalistico, di appalto, le prestazioni occasionali e il lavoro autonomo) e nell’analisi di vari istituti come le ispezioni, l’accesso agli atti e gli strumenti alternativi al contenzioso. Vengono affrontate le sanzioni che l’INPS può irrogare, il sistema di riscossione e le possibili tutele. Infine nella parte generale vengono illustrati i meccanismi di formazione del DURC, le differenze e gli strumenti di tutela sia contro il DURC esterno, che contro quello interno, fino ad arrivare al DURC negativo e la perdita delle agevolazioni contributive. La parte speciale esamina le fattispecie significative delle gestioni più rilevanti dell’INPS: AGO, Gestione Agricola, Gestione Artigiani e Commercianti (esaminando fattispecie come i familiari coadiutori, la doppia iscrizione dell’amministratore di SRL, i soci lavoratori, la cancellazione del liquidatore di società, l’artigiano di fatto, i gestori di case vacanza e b&b). Vengono approfondite le questioni di maggior rilevanza della Gestione Separata: gli iscritti alle professioni ordinistiche, la decorrenza della prescrizione, il limite reddituale di euro 5.000, i pensionati, gli sportivi non iscritti alle Gestioni ex ENPALS. L’ultimo capitolo, infine, esamina le Gestioni ex ENPALS, fornendo un inquadramento di queste particolari gestioni e, poi, specificando le questioni relative agli artisti dello spettacolo, alla cessione del diritto all’immagine e all’obbligo previdenziale degli autori delle opere letterarie o di altro genere. Il volume è arricchito da un utile corredo di materiale tecnico-operativo disponibile online. Questa seconda edizione è stata aggiornata con la giurisprudenza e la prassi pubblicata negli ultimi due anni e anche recentemente dall’INPS. Paolo Maria GangiLL.M., Avvocato iscritto all’Ordine degli Avvocati di Roma; esplica la propria attività professionale prevalentemente per le PMI italiane in materia di contenzioso previdenziale, contrattualistica nazionale e internazionale, privacy e compliance in genere. Ha pubblicato diversi articoli in ambito giuridico.Giuseppe Miceliha conseguito l’abilitazione alla professione di Avvocato nel 2008, presso la Corte d’Appello di Roma. Svolge attività di docenza presso Università e business School. È Curatore editoriale e Autore di numerosi volumi e saggi in materia di Antiriciclaggio e Privacy. Roberto Sarraha svolto la pratica forense presso l’Avvocatura Generale dello Stato ed è iscritto all’Ordine degli Avvocati di Roma, con abilitazione al patrocinio davanti le Giurisdizioni Superiori. Esplica la propria attività professionale prevalentemente nell’ambito del diritto del lavoro. Svolge attività di docenza presso Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica e LUMSA Università Libera Università Maria Santissima Assunta.

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Come e quando si versano i contributi

Artigiani e commercianti provvedono al pagamento dei contributi all’Inps, nell’anno di competenza, a titolo di acconto. Il conguaglio definitivo è versato l’anno successivo.

Il pagamento delle somme avviene a mezzo modello di versamento unificato F24, nel rispetto delle seguenti scadenze, relative all’anno corrente:

Tipologia di contributi dovutiScadenze anno 2024
Sul minimale di redditoPrima rata: 16 maggio (primo trimestre)
Seconda rata: 20 agosto (secondo trimestre)
Terza rata: 18 novembre (terzo trimestre)
Quarta rata: 17 febbraio 2025 (quarto trimestre)
Sui redditi eccedenti il minimale di redditoEntro i termini previsti per il pagamento delle imposte sui redditi delle persone fisiche a titolo di saldo 2023, primo acconto 2024 e secondo acconto 2024

I dati e gli importi utili per il versamento dei contributi sono pubblicati nell’apposito “Cassetto previdenziale”, sezione “Dati del mod. F24”. L’accesso al servizio può essere effettuato direttamente dal contribuente (in possesso delle credenziali SPID, CIE o CNS) ovvero da un suo delegato.

Leggi anche > Indebiti Inps: come simulare e rateizzare online gli importi dovuti

Rate non pagate di febbraio e maggio 2024

Con il il messaggio 3189 del 26 settembre 2024 l’Inps ha reso noto che sono in corso le elaborazioni per l’emissione degli avvisi bonari relativi alle rate riguardanti la contribuzione fissa con scadenza nei mesi di febbraio e maggio 2024, per gli autonomi iscritti alle citate Gestioni Artigiani e Commercianti.

Cos’è l’avviso bonario

L’avviso bonario ha la funzione di consentire al contribuente di regolarizzare la posizione debitoria nei confronti dell’Inps, evitando così il ricorso all’Avviso di addebito.

Quest’ultimo, a differenza dell’avviso bonario, rappresenta infatti un’azione di recupero che ha valore di titolo esecutivo. Ciò significa che possono essere attivate procedure di recupero coattivo necessarie al soddisfacimento del credito.

Dove visualizzare gli avvisi bonari

Gli avvisi bonari sono a disposizione del contribuente all’interno del servizio “Cassetto previdenziale artigiani e commercianti” disponibile al seguente percorso: “inps.it – Imprese e Liberi Professionisti – Cassetto previdenziale artigiani e commercianti”.
Per accedere al servizio è necessario il possesso delle credenziali SPID, CIE o CNS.

Invio email alert

Contestualmente alla messa a disposizione online degli avvisi bonari, l’Inps provvede all’invio di apposite e-mail di alert ai titolari della posizione contributiva e ai loro intermediari.

Gli intermediari interessati dall’invio delle e-mail sono coloro i quali abbiano fornito, tramite il Cassetto previdenziale, il proprio indirizzo di posta elettronica.

Pagamento effettuato: come fare?

I contribuenti che ricevono l’avviso bonario, e provvedono al pagamento delle somme (entro i termini imposti dall’Istituto), possono segnalarlo all’Inps grazie all’apposita piattaforma online, disponibile al seguente percorso: “inps.it – Imprese e Liberi Professionisti – Cassetto previdenziale artigiani e commercianti – Comunicazione bidirezionale – Comunicazioni – Invio quietanza di versamento”.

Pagamento non effettuato: come fare?

Artigiani e commercianti che, nonostante l’avviso bonario, non versano le somme richieste dall’Inps entro i termini previsti vedranno recapitarsi un Avviso di Addebito con valore di titolo esecutivo.

Come evitare gli avvisi bonari in futuro?

I contribuenti possono, in futuro, evitare l’emissione di avvisi bonari nei loro confronti semplicemente sfruttando i dati presenti nel “Cassetto previdenziale artigiani e commercianti”.

La piattaforma telematica Inps permette infatti di consultare i dati relativi alla posizione contributiva, come:

  • estratto contributivo;
  • dati del modello F24 per il versamento dei contributi;
  • estratto debitorio;
  • elenco versamenti;
  • ruoli / Avvisi di Addebito;
  • avvisi bonari / Comunicazioni di debito / Codeline per regolarizzazione.

Grazie ai servizi descritti, il contribuente ha la possibilità di visualizzare i dati utili al versamento della contribuzione dovuta, con la predisposizione dei relativi modelli F24 precompilati.

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