Arbitrato avvocati, le novità dopo la riforma del decreto 132

Redazione 07/10/14
Contro il protrarsi delle cause in sede civile, il decreto sulla riforma della giustizia numero 132 non ha solo introdotto correttivi di peso sulle possibilità dei ricorsi in tribunale, nonché sul negoziato, ma ha aggiornato anche la disciplina relativa agli arbitrati.

Si tratta di una misura che, in realtà, non apporta modifiche radicali al Codice attualmente in vigore, ma consente a chi è coinvolto in un procedimento al momento in primo o secondo grado, di rivolgersi al procedimento arbitrale.

Quali sono le condizioni

Oggetto della vertenza devono essere i cosiddetti diritti disponibili, a esclusione di quelle controversie che riguardino materie di lavoro, previdenza o assistenza sociale.

La richiesta delle parti in causa andrà presentata in modalità congiunta, secondo quanto contenuto nel titolo VIII del libro IV del Codice di procedura civile.

A tal proposito, il decreto 132 altrimenti noto come riforma della giustizia civile, pubblicato in Gazzetta ufficiale lo scorso 12 settembre indica come gli arbitri vadano identificati come accordo tra i due litiganti oppure su indicazione del presidente del Consiglio dell’ordine, tra i professionisti che abbiano maturato almeno tre anni di presenza nell’albo dell’ordine circondariale.

In aggiunta, l’articolo 1 prevede che la controversia approdata in sede giudiziaria, di fronte alla contestuale richiesta delle parti, debba proseguire davanti agli arbitri. Restano fermi gli effetti sostanziali e processuali prodotti dalla domanda giudiziale e il lodo ha gli stessi effetti della sentenza.”

Da sottolineare, comunque, la previsione del comma 4 che fissa il paletto all’emanazione del lodo entro i 120 giorni dall’accettazione della nomina da parte del collegio per cause pendenti in sede di appello, il punto dell’iter giudiziale in cui arenano la maggior parte delle vertenze.

I compensi. Ancora non si conoscono con esattezza gli importi che spetteranno agli arbitri nominati, che saranno elencati con apposito decreto del ministero della Giustizia.

Di questo e altri argomenti si discuterà nel convegno del prossimo 7 novembre. QUI TUTTE LE INFORMAZIONI

 

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