Ape volontaria, tutte le novità del decreto

Nel testo si parla di retroattività facoltativa, importo minimo e massimo, estinzione anticipata

Redazione 27/09/17
Il decreto sull’Ape volontaria è stato firmato il 4 settembre scorso da Paolo Gentiloni, ma ancora nessuna traccia sulla Gazzetta ufficiale. In attesa della pubblicazione ecco alcune anticipazioni del testo del decreto che circolano già online.

Tra le novità la retroattività facoltativa, l’estinzione del prestito anticipata, l’importo minimo, gli adeguamenti alle aspettative di vita. Analizziamole nel dettaglio.

Retroattività facoltativa

Sembra confermata la retroattività dal 1° maggio 2017 che non è riconosciuta in automatico, ma deve essere richiesta dal lavoratore. La richiesta deve essere inoltrata entro 6 mesi dall’entrata in vigore del provvedimento.

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Come si presenta la domanda di Ape volontaria

Il lavoratore deve presentare domanda all’Inps, direttamente o attraverso un intermediario, compilando il modello allegato al decreto. Entro i 60 giorni successivi l’Inps risponde confermando o meno la certificazione dei requisiti e indicando l’importo minimo e massimo dell’anticipo.

Ottenuta la certificazione deve presentare la domanda vera e propria all’Inps, utilizzando l’dentità SPID, con firma elettronica, nella quale viene specificata la quota di anticipo richiesto, la proposta del contratto di finanziamento (con 12 rate annuali) e l’assicurazione in caso di morte anticipata. Nello stesso momento va presentata la domanda per la pensione di vecchiaia. Sarà a breve disponibile sul sito Inps un simulatore per calcolare la rata del prestito.

Importo minimo e massimo

Il provvedimento prevede che l’importo minimo dell’anticipo sia di 150 euro al mese e che il massimo non possa superare queste percentuali:

  • 75% della pensione se l’APe dura più di 3 anni,
  • 80% per una durata compresa fra 2 e 3 anni,
  • 85% se l’Ape dura da 1 a 2 anni,
  • 90% nel caso in cui si richieda un anticipo inferiore a 1 anno, ma almeno di 6 mesi.

La rata mensile di ammortamento non può superare il 30% della pensione, al netto di eventuali altri rate per debiti con il Fisco o assegni di mantenimento.

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Aumenti delle aspettative di vita

Ricordiamo che la domanda può essere presentata a 3 anni e 7 mesi dalla pensione di vecchiaia e vale la distanza nel momento in cui si fa la richiesta. Ai fini dei requisiti gli aumenti delle aspettative di vita non sono rilevanti, ma comportano un allungamento del periodo di anticipo pensionistico con rideterminazione del prestito e delle rate.

Estinzione anticipata del prestito

Secondo il nuovo decreto è possibile estinguere in ogni momento il prestito e di conseguenza la domanda della pensione di vecchiaia decade. Inoltre l‘Ape volontaria non è compatibile con altre pensioni dirette: se il lavoratore percepisce una pensione, l’anticipo viene interrotto con un ricalcolo del piano di ammortamento e una restituzione dell’assicurazione

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