Si ricorda che chi usufruirà della terza finestra temporale (16 luglio 2018 – 30 novembre 2018) l’accesso all’Ape social 2018 non è garantito al richiedente, in quanto la domanda potrà essere accolta solo se risulteranno risorse residue. Vediamo quindi nel dettaglio chi può accedere a quest’ultima opportunità, quali sono i requisiti da possedere e come fare per pensionarsi in anticipo.
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Ape social 2018: che cos’è
L’Ape sociale, disciplinato dall’articolo 1, co. 179 della legge 232/2016 (Legge di Bilancio 2017), è un sussidio economico (c.d. “reddito ponte”) rivolto ad alcune categorie di lavoratori meritevoli di una particolare tutela da parte del legislatore e che accompagna il pensionato fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia (per il 2018 pari a 66 anni e 7 mesi e per il 2019-2020 pari a 67 anni).
Ape social 2018: a chi spetta
L’anticipo pensionistico, entrato in vigore il 1° maggio 2017, può essere richiesto a condizione di aver raggiunto 63 anni di età e si rivolge:
- agli iscritti presso l’assicurazione generale obbligatoria (Ago) dei lavoratori dipendenti;
- ai fondi ad essa esclusivi o sostitutivi;
- le gestioni speciali dei lavoratori autonomi;
- e la gestione separata dell’INPS.
Quindi possono farne richiesta, sia i lavoratori del settore privato che pubblico, con esclusione dei liberi professionisti iscritti ad Albi professionali propri (es. Commercialista, Consulenti del lavoro, Avvocati, ecc.).
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Come anticipato, lo strumento è riservato esclusivamente ai lavoratori che versano in condizione di difficoltà, ed in particolare a quattro profili di tutela:
- disoccupati;
- invalidi (superiore o uguale al 74%);
- caregivers (soggetti che assistono parenti disabili da almeno sei mesi. Sono inclusi il coniuge o un parente di primo grado, parente o affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i 70 anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti);
- addetti a mansioni cd. gravose (contenuti nel Decreto 18 aprile 2018).
Ape social 2018: quali requisiti
Oltre ad appartenere a una delle predette categoria di tutela elencate, il richiedente deve:
- aver maturato entro il 31 dicembre 2018 almeno 30 anni (o 36 anni di contributi per i lavori gravosi), a seconda della categoria di appartenenza, con un massimo di 2 anni di sconto per le donne;
- aver cessato l’attività lavorativa;
- essere residenti in Italia;
- essere privo di una pensione diretta in Italia o all’estero;
- maturare una pensione di vecchiaia di importo non inferiore a 1,4 volte l’importo della pensione minima dell’INPS (710 euro circa).
Ape social 2018: come presentare la domanda
Si ricorda che la domanda in questione è un adempimento preliminare alla domanda vera e propria, che consiste nella certificazione dei requisiti d’accesso all’Ape sociale da parte dell’INPS stesso. Solo in seguito all’esito positivo dell’istanza è possibile procedere con la domanda di liquidazione, che decorrere dal mese successivo alla presentazione della stessa.
Ai fini operativi, l’istanza può essere inoltrata all’INPS:
- tramite Patronato;
- oppure direttamente dall’interessato attraverso il portale web dell’INPS, se in possesso delle credenziali di accesso (serve il PIN dispositivo).
Il servizio è disponibile seguendo il percorso: “Domanda di prestazione pensionistica: pensione, ricostituzione, ratei maturati e non riscossi, certificazione del diritto a pensione” -> “Nuova domanda”.
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