Ape social, troppe domande respinte dall’Inps: allarme dei sindacati

Redazione 14/10/17
Entro domani l’Inps dovrà comunicare gli esiti delle oltre 66mila domande presentate dai lavoratori per accedere all’Ape social e alla pensione anticipata per Lavoratori Precoci, ma, stando ai dati pervenuti ai sindacati, molte domande saranno respinte “ingiustamente”. Vediamo quali casi potrebbero essere respinti e cosa fare una volte ricevuta la risposta da parte dell’Ente previdenziale.

Rigetto delle istanze

Negli ultimi giorni i sindacati hanno lanciato l’allarme sulla possibilità di rigetto massivo delle istanze. Secondo il segretario Uil Domenico Proietti l’Inps dovrà procedere ad un riesame della domanda in caso di documenti mancanti se il lavoratore è in grado di fornirli o sono reperibili da altre amministrazioni pubbliche.

Il Patronato Inca Cgil ha diffuso un rapporto nel quale parla di “eccessive rigidità imposte da Inps, in contrasto con le intenzioni del legislatore e in alcuni casi addirittura contro legge”. Pur non avendo ancora dati precisi il patronato Inca parla di numeri non irrisori e elenca alcune segnalazioni di domande respinte:

  • requisito di riconoscimento dello stato di disoccupazione: chi ha lavorato anche 1 giorno con voucher dopo un periodo di disoccupazione, o con retribuzione inferiore per mantenere lo stato di disoccupazione, potrebbe perdere all’accesso all’Ape social,
  • lavoratori o lavoratrici licenziati senza ammortizzatori sociali per mancanza di requisiti o per non aver presentato la domanda entro il termine,
  • lavoratori con contributi esteri.

Il Patronato segnala che soprattutto per le categorie dei lavoratori addetti alle attività gravose non sono indicate motivazioni specifiche.

L’Inps ha respinto le accuse dei sindacati sulla rigidità delle valutazioni e in particolare sui contributi esteri ribadisce di aver esteso il beneficio, in accordo con il Ministero del Lavoro. Il Ministero Poletti ha intanto convocato un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali per lunedì prossimo.

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Cosa fare dopo la risposta dell’Inps

Se l’Inps ha accolto la domanda di riconoscimento delle condizioni di accesso al beneficio,  il lavoratore potrà presentare l’istanza di accesso all’APE social (documento in: Altre prestazioni, anticipo pensione, APE sociale), allegando le dichiarazioni sostitutive o autodichiarazioni (lettera di disoccupazione, di dimissioni, cessazione del rapporto di lavoro, ecc.)

L’erogazione dell’indennità partirà dal mese successivo alla presentazione della domanda di accesso. La legge prevede la retroattività, a partire dal primo maggio 2017: coloro che hanno i requisiti a partire da questa data, insieme alla prima mensilità riceveranno anche gli arretrati.

In caso di risposta negativa, il lavoratore potrà richiedere il riesame o, nel caso dell’Ape, presentare una nuova domanda entro il 15 novembre.

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