A darne notizia era stata l’Inps con il Messaggio numero 274 del 20 gennaio 2022, con il quale si comunica inoltre che sono stati resi disponibili i moduli per le attestazione che i datori di lavoro devono rilasciare ai lavoratori fini della richiesta dell’Ape social per i dipendenti che svolgono lavori cd. gravosi da almeno 6 anni.
Con la Circolare numero 62 del 25 maggio 2022, inoltre, l’Istituto ha provveduto a fornire alcuni chiarimenti sulle novità introdotte dalla Legge di Bilancio.
Vediamo quindi nei prossimi paragrafi tutte le novità, i nuovi requisiti e come fare domanda per l’Ape social, alla luce degli ultimi chiarimenti Inps.
Scarica la Circolare Inps numero 62 del 25 maggio 2022
Ape social 2022: cos’è
L’Ape social è un’indennità, istituita come misura sperimentale dall’articolo 1, commi da 179 a 186, della legge di bilancio 2017 e s.m.i., che rappresenta una sorta di reddito ponte per alcune categorie di soggetti che viene erogata a partire dal 63° anno di età e fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia o di un trattamento di pensione anticipata.
Ape social 2022: requisiti e novità
Oltre al sopraccitato requisito legato all’età, sono diverse i requisiti che i richiedenti devono possedere al fine di accedere all’Ape social. Innanzitutto si ricorda che l’opzione in questione è rivolta ai lavoratori iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria dei lavoratori dipendenti (Ago) o alle forme sostitutive ed esclusive della stessa, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi, nonché alla Gestione Separata, che:
- si trovano in stato di disoccupazione;
- assistono, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità, un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i 70 anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti;
- hanno una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, superiore o uguale al 74%;
- sono lavoratori dipendenti, al momento della decorrenza dell’indennità, che abbiano svolto da almeno sette anni negli ultimi dieci ovvero almeno sei anni negli ultimi sette dei lavori cd. gravosi.
Inoltre, per poter richiedere l’indennità occorre:
- aver maturato entro il 31 dicembre 2022 almeno 30 anni di contributi (o 36 anni di contributi per i lavori gravosi), a seconda della categoria di appartenenza, con un massimo di 2 anni di sconto per le donne;
- aver cessato l’attività lavorativa;
- essere residenti in Italia;
- essere privo di una pensione diretta in Italia o all’estero;
- maturare una pensione di vecchiaia di importo non inferiore a 1,4 volte l’importo della pensione minima dell’INPS.
L’Inps ha chiarito che il recesso del datore di lavoro durante o all’esito del periodo di prova costituisce licenziamento individuale. Inoltre, devono essere accolte le domande di verifica delle condizioni di accesso all’APE sociale presentate dai soggetti disoccupati che abbiano cessato l’attività di lavoro a causa della cessazione dell’attività aziendale.
Per quanto riguarda l’anzianità contributiva, la Legge di Bilancio 2022 ha previsto una riduzione a 32 anni del requisito minimo per i seguenti lavoratori che svolgono mansioni gravose:
- operai edili,
- ceramisti
- conduttori di impianti per la formatura di articoli in ceramica e terracotta.
Al fine di potere beneficiare della riduzione contributiva in oggetto, il soggetto richiedente l’APE sociale deve avere svolto, per almeno sei anni negli ultimi sette anni o per almeno sette anni negli ultimi dieci anni, una o più delle attività sopra indicate. L’Istituto ha inoltre precisato che “nel caso di lavoratrici madri appartenenti alle categorie sopra elencate, la riduzione del requisito contributivo di dodici mesi per ciascun figlio, fino a un massimo di ventiquattro mesi, previsto dall’articolo 1, comma 179-bis, della legge n. 232/2016, opera con riferimento ai trentadue anni di anzianità contributiva.“
L’ultima manovra ha inoltre eliminato la condizione del decorso del trimestre in stato di disoccupazione per i disoccupati che intendono accedere all’indennità. Per quanto riguarda gli operai agricoli, in fase di calcolo dell’indennità di disoccupazione agricola spettante per i periodi di disoccupazione antecedenti la decorrenza dell’APE sociale, non sarà necessario considerare non indennizzabili i tre mesi antecedenti la decorrenza dell’APE social.
Ape social 2022: nuovi lavori gravosi
Altra novità introdotta dalla Legge di Bilancio 2022 è l’ampliamento dell’elenco dei lavori gravosi per i quali è possibile accedere all’Ape social 2022. Si passa da un elenco di 15 a 23 mansioni, di seguito elencate:
- Professori di scuola primaria, pre–primaria e professioni assimilate
- Tecnici della salute
- Addetti alla gestione dei magazzini e professioni assimilate
- Professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali
- Operatori della cura estetica
- Professioni qualificate nei servizi personali ed assimilati
- Artigiani, operai specializzati, agricoltori
- Conduttori di impianti e macchinari per l’estrazione e il primo trattamento dei minerali
- Operatori di impianti per la trasformazione e lavorazione a caldo dei metalli
- Conduttori di forni ed altri impianti per la lavorazione del vetro, della ceramica e di materiali assimilati
- Conduttori di impianti per la trasformazione del legno e la fabbricazione della carta
- Operatori di macchinari e di impianti per la raffinazione del gas e dei prodotti petroliferi, per la chimica di base e la chimica fine e per la fabbricazione di prodotti derivati dalla chimica
- Conduttori di impianti per la produzione di energia termica e di vapore, per il recupero dei rifiuti e per il trattamento e la distribuzione delle acque
- Conduttori di mulini e impastatrici
- Conduttori di forni e di analoghi impianti per il trattamento termico dei minerali
- Operai semiqualificati di macchinari fissi per la lavorazione in serie e operai addetti al montaggio
- Operatori di macchinari fissi in agricoltura e nella industria alimentare
- Conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento
- Personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna merci
- Personale non qualificato nei servizi di pulizia di uffici, alberghi, navi, ristoranti, aree pubbliche e veicoli
- Portantini e professioni assimilate
- Professioni non qualificate nell’agricoltura, nella manutenzione del verde, nell’allevamento, nella silvicoltura e nella pesca
- Professioni non qualificate nella manifattura, nell’estrazione di minerali e nelle costruzioni
Scarica il nuovo elenco dei lavori gravosi in pdf
Ape social 2022: domanda
Come anticipato, con il Messaggio numero 274 del 20 gennaio 2022 l’Inps ha comunicato di aver riaperto le domande di riconoscimento delle condizioni per l’accesso all’Ape social.
I soggetti che entro il 31 dicembre 2022 si trovino o potrebbero venire a trovarsi nelle condizioni previste dalla legge devono, preliminarmente alla domanda di prestazione, presentare domanda di riconoscimento delle condizioni di accesso al beneficio. In caso di accettazione della certificazione dei requisiti d’accesso all’Ape sociale da parte dell’INPS, sarà poi possibile procedere con la domanda di liquidazione, che decorrere dal mese successivo alla presentazione della stessa.
I termini entro i quali fare domanda sono:
- 31 marzo 2022,
- 15 luglio 2022.
Sarà comunque possibile fare domanda fino al 30 novembre 2022, ma le domande presentate dopo il 15 luglio e fino al 30 novembre saranno prese in considerazione esclusivamente se, all’esito del monitoraggio delle domande presentate entro i termini suindicati, residueranno le necessarie risorse finanziarie. L’Istituto comunicherà l’esito dell’istruttoria entro il:
- 30 giugno 2022, per le domande di verifica delle condizioni presentate entro il 31 marzo 2022;
- 15 ottobre 2022, per le domande di verifica delle condizioni presentate entro il 15 luglio 2022;
- 31 dicembre 2022, per le domande di verifica delle condizioni presentate oltre il 15 luglio 2022, ma entro il 30 novembre del medesimo anno.
È possibile presentare domanda:
- attraverso il portale Inps, accedendo con SPID, CNS o CIE al servizio “Domanda di Certificazione delle condizioni per l’accesso all’APE sociale“;
- tramite Contact center;
- attraverso i Patronati.
Scarica il Messaggio numero 274 del 20 gennaio 2022
Ape social 2022 e reddito di Cittadinanza
L’Inps chiarisce che il Decreto-legge 4/2019 che istituisce il Reddito di Cittadinanza non prevede alcuna incompatibilità con l’Ape social. Nella Circolare numero 62 del 25 maggio 2022 si legge che “in mancanza di un’espressa previsione normativa che vieti la contemporanea erogazione delle due prestazioni e in considerazione della natura dell’APE sociale quale prestazione a sostegno di particolari categorie di soggetti, le due prestazioni devono ritenersi compatibili.”
Tuttavia è da ricordare che la percezione dell’Ape social concorre alla formazione del reddito familiare, andando a incidere anche sul valore ISEE.
Ape social 2022: altre compatibilità
Il Reddito di emergenza (o Rem) era stato istituito come misura a sostegno dei nuclei familiari in condizioni di necessità economica in conseguenza dell’emergenza Covid, e non è più stato rinnovato. Tuttavia alcune mensilità sono ancora in pagamento. L’Inps chiarisce che il Reddito di emergenza non può essere riconosciuto al titolare di APE sociale e quindi il Rem in pagamento o già erogato, la cui percezione si sovrapponga o si è sovrapposta a quella dell’APE sociale, è considerato come prestazione indebita e, in quanto tale, è recuperato dall’Istituto.
Anche l’indennità ISCRO risulta incompatibile con la percezione dell’Ape sociale.
I percettori di APE sociale, poiché questa si prefigura come misura di accompagnamento alla pensione, potranno però accedere al bonus 200 euro previsto dal Decreto Aiuti.
Bonus 200 euro: tutti i beneficiari e come viene erogato, categoria per categoria
Ape social 2022: importo
L’indennità, in caso di iscrizione ad un’unica gestione, è pari all’importo della rata mensile di pensione calcolata al momento dell’accesso alla prestazione (se inferiore a 1.500 euro) o pari a 1.500 euro (se la pensione è pari o maggiore di questo importo). L’importo dell’indennità non è rivalutato, né integrato al trattamento minimo.
Se i soggetti che richiedono la prestazione hanno la loro contribuzione versata o accreditata presso più gestioni, il calcolo della rata mensile di pensione è effettuato pro quota per ciascuna gestione in rapporto ai rispettivi periodi di iscrizione maturati, secondo le regole di calcolo previste da ciascun ordinamento e sulla base delle rispettive retribuzioni di riferimento.
L’indennità decorrerà dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda di accesso, e verrà corrisposta ogni mese per 12 mensilità all’anno, fino all’età prevista per il conseguimento della pensione di vecchiaia o in alternativa fino all’ottenimento di un trattamento di pensione anticipata.
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