Con la suddetta sperimentazione, infatti, si consentirà di unificare le diverse anagrafi locali, di far partire il domicilio digitale e la famiglia anagrafica e di contribuire, in sostanza, alla nascita del “cittadino digitale”. Come precisato dal direttore generale dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, la nuova Anagrafe consentirà un notevole risparmio economico attraverso la semplificazione dei database, garantendo contemporaneamente un livello più alto, in termini di certezza e chiarezza, dei dati anagrafici.
“Una volta che tutti i Comuni saranno entrati nel sistema – ha spiegato Orlandi – le informazioni anagrafiche saranno complete, standardizzate e prive di duplicazioni. Ciò in quanto i dati su questi eventi arriveranno all’Anagrafe tributaria non più dalle singole anagrafi comunali, ma direttamente da quella nazionale”.
Le comunicazioni di nascita, ad esempio, permettono di acquisire in Anagrafe Tributaria i dati dei neonati certificati dai Comuni. Nonostante sia già attivo un servizio che, grazie a questo dato, permette di attribuire il codice fiscale e di inviare direttamente a casa la tessera sanitaria, senza che il cittadino si rechi negli appositi uffici, “l’auspicio – osserva il direttore generale delle Entrate- è che, con il nuovo sistema, il flusso delle dichiarazioni di nascita, dalle strutture sanitarie ai Comuni competenti alla registrazione, sia ancora più rapido”. Stesso principio si applica anche alle comunicazioni di decesso.
Anche per i cambi di residenza si prevedono tempistiche più snelle; tutti i cittadini inoltre potranno usufruire del domicilio digitale, ossia l’indirizzo di posta elettronica certificata che gli stessi possono indicare quale esclusivo mezzo di comunicazione con la pubblica amministrazione.
Mediante l’Anagrafe nazionale della popolazione residente, infine, l’amministrazione fiscale potrà disporre anche dei dati attinenti la famiglia anagrafica allo scopo di potenziare le politiche fiscali di sostegno al reddito familiare, migliorando anche i controlli sulla capacità contributiva, connessa non più al singolo contribuente, ma a tutto l’ambito familiare.
Allo stesso modo con l’ Anpr si potrà “verificare la spettanza di detrazioni/deduzioni per i familiari a carico; garantire il regolare pagamento di tributi legati alla composizione della famiglia; oltre che migliorare la qualità dei dati forniti al Sistema Tessera Sanitaria”.
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