Agenzia delle Entrate: Dirigenti ancora illegittimi, la storia continua

L’Agenzia delle Entrate con le Posizioni Organizzative Speciali e con le Posizioni Organizzative a Tempo di cui all’acronimo POS-POT persevera nelle nomine con la stessa metodologia degli incarichi dirigenziali fortemente censurati prima dalla Giustizia Amministrativa e successivamente dalla Corte Costituzionale.

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Il caso dell’Ing. Andrea Vaccaro è emblematico in quanto trattasi di un funzionario della carriera direttiva in servizio presso la Direzione provinciale di Siracusa dell’Agenzia delle Entrate, idoneo nell’ultimo concorso per dirigenti effettuato dal Ministero delle Finanze, per circa venti anni,  funzionario vicario e reggente dell’ufficio in caso di assenza o legittimo impedimento dei dirigenti che si sono succeduti nel corso degli anni.

La Dirstat, il sindacato dei dirigenti e direttivi della P.A. tempestivamente segnalò al direttore dell’Agenzia delle Entrate,Rossella Orlandi, il caso particolarmente anomalo allo scopo di evitare ulteriore contenzioso.

A seguito dell’interpello per l’assegnazione della delega di funzione (POT), il dirigente individua nell’ing. Vaccaro l’unico candidato idoneo sulla base dei curriculum presentati dai diversi candidati. Nel mese di dicembre 2015, l’ing. Vaccaro effettua il  colloquio di approfondimento delle motivazioni e delle caratteristiche attitudinali. Non gli viene assegnata la delega di funzione e si è apre un interpello su base regionale.

A seguito della nomina di un nuovo direttore a interim e della nuova riorganizzazione dell’Ufficio, si sospende l’interpello regionale e si riapre l’interpello provinciale.  Sulla base dei curriculum presentati, il nuovo Direttore provinciale,  individua sempre nell’ing. Vaccaro  l’unico candidato idoneo e lo convoca per il colloquio fissato l’8/2/2016. Anche questa volta dopo il colloquio non gli viene assegnata la POT. Si riapre quindi l’interpello regionale e, il 18/2/2016, la POT è  assegnata a un funzionario decaduto dall’incarico dirigenziale a seguito della sentenza n° 37/2015 della Corte Costituzionale.

E’ stato già contattato lo studio legale per impugnare la procedura posta in essere.

L’interrogazione parlamentare dell’on.le Rizzetto in netta sintonia con il comunicato stampa della Dirstat pone in evidenza che L’Agenzia delle Entrate con il pieno appoggio del Governo persevera nelle violazioni di leggi e regolamenti ignorando anche quanto statuito da una copiosa giurisprudenza della Giustizia Amministrativa  confermata dalla Corte Costituzionale.

CONSULTA QUI L’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE

SCARICA ANCHE “LA LEGGE DI STABILITA’ 2016: LE NOVITA’ PER IL PERSONALE DELLA PA” 

Pietro Paolo Boiano

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