Acconto IMU 2024 in ritardo: cosa succede a chi paga dopo il 17 giugno

Redazione 18/06/24

Lunedì 17 giugno 2024 è scaduto il termine per il pagamento dell’acconto IMU 2024. Questa imposta, fondamentale per le casse comunali, rappresenta un onere per molti cittadini proprietari di immobili. Ma cosa succede se non si riesce a pagare l’acconto entro la scadenza prevista, quindi ha chi ha saltato la deadline del 17 giugno?

In questo articolo, spieghiamo le conseguenze del mancato pagamento, le possibili sanzioni e le opzioni disponibili per i contribuenti in ritardo.

Indice

Cos’è l’IMU 2024 e chi la paga

L’IMU (Imposta Municipale Unica) è un’imposta patrimoniale dovuta dai proprietari di immobili, terreni e fabbricati. Introdotta nel 2012, l’IMU è destinata a finanziare i servizi comunali ed è obbligatoria per:

– Proprietari di immobili residenziali e non residenziali.
– Proprietari di terreni agricoli.
– Proprietari di aree fabbricabili.

Sono esenti dal pagamento dell’IMU le abitazioni principali, ad eccezione di quelle di lusso (categorie catastali A/1, A/8 e A/9).

Leggi qui in dettaglio chi paga l’acconto IMU 2024

Scadenze per l’IMU 2024

La scadenza per il pagamento dell’acconto IMU 2024 è fissata al 17 giugno. Entro questa data, i contribuenti devono versare il 50% dell’imposta dovuta per l’anno in corso, calcolata sulla base delle aliquote e delle detrazioni stabilite dal comune di residenza. Il saldo finale dovrà essere versato entro il 16 dicembre.

Ricordiamo che I contribuenti hanno comunque la possibilità di versare l’IMU in un’unica soluzione, entro la scadenza del 17 giugno 2024.

Mancato pagamento IMU 2024 o pagamento tardivo

In caso di mancato pagamento, il comune invierà una comunicazione di sollecito, con la quale richiederà il pagamento dell’importo dovuto, comprensivo di sanzioni e interessi.

Se non si riesce a pagare l’acconto IMU 2024 entro la scadenza del 17 giugno, si incorre in una serie di conseguenze:

Sanzioni e interessi. Il mancato pagamento entro la scadenza fissata comporta l’applicazione di sanzioni e interessi. La sanzione base è pari al 30% dell’importo non versato, a cui si aggiungono gli interessi di mora, calcolati sulla base del tasso legale vigente.

Ravvedimento Operoso. Per attenuare le sanzioni, i contribuenti possono ricorrere al ravvedimento operoso, un istituto che permette di regolarizzare la propria posizione con una sanzione ridotta. Le modalità di ravvedimento sono diverse a seconda del tempo trascorso dalla scadenza:

Ravvedimento Sprint: entro 14 giorni dalla scadenza, la sanzione è pari allo 0,1% per ogni giorno di ritardo.
Ravvedimento Breve: dal 15° al 30° giorno, la sanzione è pari all’1,5% dell’importo dovuto.
Ravvedimento Medio: dal 31° al 90° giorno, la sanzione è pari all’1,67% dell’importo dovuto.
Ravvedimento Lungo: oltre i 90 giorni e fino a un anno, la sanzione è pari al 3,75% dell’importo dovuto;
– Oltre ai due anni di ritardo, ma prima che arrivi la contestazione, la percentuale è il 5,00%

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Come pagare in ritardo l’IMU 2024

Per chi non è riuscito a rispettare la scadenza, è importante regolarizzare la propria posizione il prima possibile. Ecco i passi da seguire:

Calcolo dell’importo dovuto. Calcolare l’importo dell’IMU non versato, aggiungendo le sanzioni e gli interessi dovuti in base al ravvedimento operoso.
Compilazione del Modello F24. Utilizzare il modello F24 per il pagamento, indicando il codice tributo relativo all’IMU e specificando il comune destinatario del versamento.
Pagamento. Effettuare il pagamento presso un ufficio postale, una banca o tramite i servizi di home banking.

In sostanza, dopo aver calcolato l’importo da dare, il versamento va effettuato tramite il modulo di versamento IMU (F24 o bollettino postale IMU), compilando la sezione “Imu ed altri tributi locali”.
Come detto, il pagamento dell’IMU 2024 deve essere effettuato tramite modello F24. Di seguito le istruzioni per compilare correttamente il modello:

1. Sezione “IMU e altri tributi locali”
2. Codice Ente/Codice Comune: Indicare il codice catastale del comune dove è situato l’immobile.
3. Ravv.: Barrare la casella se il pagamento è effettuato con il ravvedimento operoso (Ravv)
4. Numero immobili: Indicare il numero degli immobili per cui si effettua il pagamento.
5. Anno di riferimento: Inserire l’anno di imposta per cui si sta effettuando il pagamento (es. 2024).
5. Importi a debito versati: Indicare l’importo dovuto per ciascun codice tributo.

I codici tributo per l’IMU 2024 (da barrare in fase di pagamento)

Di seguito un elenco dei principali codici tributo da utilizzare in fase di pagamento dell’imposta mediante modello F24.

IMU su Abitazione Principale e Relative Pertinenze (solo per categorie catastali A/1, A/8 e A/9)
3912: IMU – imposta municipale propria su abitazione principale e relative pertinenze – COMUNE

IMU per Immobili Diversi dall’Abitazione Principale
3914: IMU – imposta municipale propria per terreni – COMUNE
3916: IMU – imposta municipale propria per aree fabbricabili – COMUNE
3918: IMU – imposta municipale propria per gli altri fabbricati – COMUNE

IMU per Immobili a Uso Produttivo (categoria catastale D)
3925: IMU – imposta municipale propria per immobili a uso produttivo classificati nel gruppo catastale D – STATO
3930: IMU – imposta municipale propria per immobili a uso produttivo classificati nel gruppo catastale D – INCREMENTO COMUNE

Codici per i Ravvedimenti
3923: IMU – INTERESSI DA ACCERTAMENTO – COMUNE
3924: IMU – SANZIONI DA ACCERTAMENTO – COMUNE

Consulta sul sito delle Entrate i codici tributo più ricorrenti

Chi è in difficoltà economica

Per i contribuenti che si trovano in difficoltà economica e non riescono a effettuare il pagamento entro la scadenza, alcune amministrazioni comunali offrono soluzioni di rateizzazione del debito. È importante verificare se il proprio comune prevede questa possibilità e quali sono le modalità di richiesta.

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